“Siamo ben lieti – dichiarano il sindaco di Fondi Salvatore
De Meo e l’assessore ai servizi sociali Arcangelo Peppe – che gli anziani di
Dachau abbiano valutato molto positivamente l’ospitalità che l’amministrazione
comunale di Fondi ha riservato loro nel settembre scorso in occasione del
soggiorno nella nostra città”. La nota arrivata dall’Ente fondano fa
riferimento alla lettera arrivata nei giorni scorsi direttamente da dacia e a
firma della presidentessa Thea Zimmer. Ma gli amministratori non lasciano in
secondo piano la questione del centro anziani fondano, con il presidente
Giovanni Spirito che proprio dopo la missiva aveva richiesto alla politica di
fare “un passo indietro” sul commissariamento del comitato di gestione che
verrà votato la settimana prossima in consiglio comunale. “Nell’esprimere al
signor Spirito anche la nostra riconoscenza per il meticoloso lavoro di
preparazione all’accoglienza degli anziani di Dachau e per il tempo e la
passione ad essi dedicati per far sì che la loro visita a Fondi trascorresse
nel miglior modo possibile – spiegano dal Comune - gli riconosciamo una
notevole dedizione alla causa del Centro anziani, che ha presieduto con
entusiasmo e impegno promuovendo numerose iniziative molto gradite agli
iscritti. Per le note e spiacevoli vicende che hanno contrassegnato negli
ultimi mesi la vita associativa del sodalizio – proseguono De Meo e Peppe –
purtroppo il Comitato di gestione del centro vivrà presumibilmente una breve
fase di commissariamento, una eventualità prevista dal regolamento in vigore
dal 2010. Tale commissariamento – mettono in evidenza dal Comune - non dovrà
essere inteso assolutamente come un atto conseguente ad una gestione negligente
da parte del presidente, nei confronti del quale ribadiamo il nostro giudizio
positivo, ma sarà esclusivamente riconducibile agli insanabili dissapori
maturati tra gli iscritti del Centro anziani. Anzi abbiamo apprezzato –
concludono - i numerosi tentativi del presidente Spirito di evitare il
commissariamento, tentando una pacificazione delle opposte fazioni”.
Simone Nardone