lunedì 7 novembre 2011

Furti, Madonna degli Angeli privata dei suoi "angioletti"

07/11/11 - A Itri, invece, portano via 700 euro da un bar facendoli vedere al titolare



Ancora emergenza furti a Fondi e Itri, nel week-end. Il "colpo" che ha destato maggior scalpore è stato quello messo a segno nella notte tra sabato e domenica alla chiesa Madonna degli Angeli, a Fondi, nell’omonima contrada. Il furto sacrilego ha permesso ai malviventi di portare via tre “angioletti” che facevano parte della statua della madonna che si trova nella chiesa. A rendersene conto lo stesso parroco don Guerino Piccione, che domenica mattina recandosi ad aprire il luogo sacro ha notato che qualcosa non andava. Avvicinandosi ha visto la mancanza di alcuni elementi caratterizzanti della statua, ovvero dei due angioletti posti alla base e di quello collocato sulla spalla della madonna. “Un lavoro pulito”, hanno commentato i primi che sono giunti sul posto. Nulla di rotto e nessuno sfregio, con il ladro o i ladri, che  avrebbero addirittura rimesso a posto il vaso di fiori dinanzi la statua prima di andare via. Sulla faccenda indagano i Carabinieri di Fondi i quali, escludono la pista del furto a scopo di estorsione. Più accreditata quella del “colpo” al fine di lucro rivendendo le statuette al mercato nero. L’intera statua di cartongesso è componibile, quindi si pensa che gli angioletti siano stati semplicemente svitati per essere trafugati. Ad Itri, invece, i ladri hanno deciso di cambiare obiettivo. Nel giro di una settimana, infatti, è stato nuovamente messo a segno un furto ad un bar. Sabato è toccato al Bar dello Sport di Corso Vittorio Emanuele III, dove due malviventi se ne sono andati con un bottino di 700 euro. L’elemento più curioso è stata la dinamica del furto. I due, infatti, si sarebbero spacciati per accaniti giocatori di slot machine, appartandosi per diverso tempo nella stanza secondaria e forzando con un particolare arnese una di queste. Il bello, se così si può dire, è che una volta recuperati i 700 euro in monete da uno e due euro sono andati alla cassa chiedendo dei bicchieri dove collocare quelli che avevano definito “proventi di una fortunata vincita”. Solo qualche tempo dopo, il giocatore successivo si è accorto di cosa era accaduto avvisando i titolari.
Simone Nardone