20/11/11 - Fondi, Zona Tumulito. Sporta denuncia contro ignoti
Ancora abusivismo sul litorale di Fondi. Un blitz degli
uomini dell’Arma dei Carabinieri ha permesso di scoprire una costruzione in
cemento di 12 metri quadrati, appena al di là della duna. Gli uomini agli
ordini del luogotenente Emilio Mauriello sono tornati ad effettuare controlli
sul litorale contrastando l’abusivismo edilizio. Questo è avvenuto a seguito di
un controllo preventivo degli agenti della Polizia Municipale coordinati dal
comandante Massimo Marini, che nei giorni scorsi erano tornati nei luoghi di
Tumulito dove anni a dietro erano state effettuate numerose demolizioni. Nello
specifico in via Guado Bastianelli, gli uomini delle forze dell’ordine hanno
dovuto riscontrare una grande recinzione accanto ad un vecchio fabbricato
abbattuto a seguito del riscontro di abusivismo edilizio. Accanto a questo
terreno i Carabinieri di Fondi hanno scoperto una nuova e imponente recinzione
nonché il manufatto in cemento armato di 12 metri quadrati, tutto su terreno
gravato da uso civico. Immediate sono scattate le denunce contro ignoti. I
militari sarebbero dell’opinione che le voci dei mesi scorsi che vedevano
rincorrersi ipotesi di condoni edilizi nel decreto sviluppo del governo
Berlusconi avrebbero potuto indurre molti alla cementificazione selvaggia del
litorale, convinti che nel giro di pochi mesi sarebbe stato possibile sanare il
tutto. Un’ipotesi che è andata a morire con le dimissioni dell’ormai ex
presidente del consiglio del ministri. Le forze dell’ordine, però, non
escludono che nel corso di nuovi controlli dei prossimi mesi possano emergere
nuove costruzioni abusive appena iniziate e ora lasciate in stato di abbandono.
Al momento solo due sono le certezze. La prima è che entro Natale dovrebbero
essere abbattuti i manufatti abusivi scoperti. La seconda è che questo ennesimo
caso di abusivismo sul litorale mette in evidenza come sui terreni di uso
civico, sono ancora molti coloro che sono pronti a speculare e che dunque è di
primaria importanza che le polemiche politiche sul delicato tema vengano appianate
affinché si possa arrivare ad una soluzione positiva per l’intera collettività.
Simone Nardone