venerdì 30 gennaio 2015

Fiction Quirinale

Seguire uno spoglio di schede è sempre intrigante. Sembra che tutto vada per un verso, ma di fatto non ti rendi mai conto di ciò che accade realmente fin quando le schede nell’urna tendono a terminare e l'esito diventa pronosticabile. 

Lo sanno bene Bersani e Prodi, e molti si domandano se domani Renzi e Mattarella (curiosità istituzionale, forse è la prima volta che candidato al Quirinale e Premier non votano per il Colle) si daranno una risposta.

Tante sono le polemiche di questi giorni. Dall’accusa della frangia Pd a Renzi per la prassi a cui si è arrivati a partorire il nominativo fino al plauso e l’applauso di tutto il centrosinistra al nome di Mattarella. Dalle garanzie di mediazione di Forza Italia al senso di tradimento che si dice esprima Berlusconi; dall’alleanza con Alfano al rischio di ricompattare il centrodestra.

mercoledì 28 gennaio 2015

Elezioni a Fondi: è de Luca l’anti De Meo?

Da sinistra: Salvatore De Meo, Luigi de Luca
Tutti, o quasi, si aspettavano come da tradizione, che durante il cenone della vigilia di Natale si parlasse in famiglia dei principali sfidanti dell’amministrazione uscente di Fondi. E invece, sul tavolo della politica locale è rimasto solo il sindaco Salvatore De Meo con la compagnia di Gianfranco Antonetti. Quest’ultimo alla fine è anche riuscito ad incassare il sostegno di Alternativa Fondana, ma tutti aspettano gli altri nomi

Un ritardo vero o un attendismo assurdo? Probabilmente entrambe. Tra nomi di ex sindaci di ogni epoca che tornano in voga, ed ex leader alla finestra per tornare attuali, i due presunti schieramenti dell’opposizione - quello di centrosinistra e quello di centrodestra – sembra si aspettino a vicenda. In questo clima, sicuramente influenzato dalla forza politica dell’amministrazione da una parte e dai dati elettorali in controtendenza delle ultime tornate dall’altra, a fare da protagonista sono le indiscrezioni.

lunedì 26 gennaio 2015

Aforismi: L'indecisione

Pensate vagamente a come ci si sente a quando si è fortemente indecisi sul prendere una decisione: affannati dalla paura di sbagliare e speranzosi che la scelta porti a qualcosa di positivo. Una speranza che di fatto rappresenta una certezza. Una certezza che allo stesso tempo non completa il sentimento della scelta, che necessita sempre di coraggio per poter essere presa. Da qui la visione, se volete un po' poetica di vedere come l'indecisione come una figlia quasi non voluta o non riconosciuta, di una coppia, che invece sembra fatta l'uno per l'altra. La speranza che non va da nessuna parte senza il coraggio, e il coraggio, così a rischio di diventare incoscienza senza la speranza. Entrambi, così indissolubilmente uniti nell'unica cosa che mostra nel suo contenuto un segno di maturità, ma allo stesso tempo di debolezza: l'indecisione.

"L'indecisione è figlia di una ragazza madre che si chiama speranza e di un padre che non ha mai conosciuto: il coraggio" - Simone Nardone

giovedì 22 gennaio 2015

Pre-Conclave repubblicano

Sono giorni ormai, che rifletto sulla figura del futuro Presidente della Repubblica con uno spirito quasi da pre Conclave, più che da analisi politica. Credo che mai come questa volta, visti i precedenti dell'ultima elezione e visto il livello della politica in Italia servirebbe lo spirito delle riunioni delle congregazioni più che quello dei patti nei palazzi, dei sondaggi on line o le pagine sui social network intitolate a fantomatiche figure adatte a ricoprire la più alta carica dello Stato.
Al contrario, sarebbe opportuno individuare che tipologia di figura serve al Paese più che parlare di nomi.
Tanti, ad esempio fanno i nomi di illustri economisti, che personalmente malgrado l'altissimo spessore professionale non credo offrano al Paese la garanzia e la sicurezza che un Presidente della Repubblica deve trasmettere ai suoi cittadini in questo particolare e delicato momento storico.

Aforismi: Educare

In ogni frase, ogni gesto che noi compiamo nel nostro vivere sociale, siamo da esempio per qualcun'altro. Questo essere da esempio ha una caratteristica positiva quando puntiamo ad educare qualcuno, a formarlo alla vita. Per questo la caratteristica dell'educazione diretta, nell'immaginario collettivo affidata a genitori ed insegnanti, è di primaria importanza nella crescita e nella definizione di ogni individuo al di là dell'età anagrafica. Educare significa insegnare degli accordi musicali. Toccare delle corde anziché altre. Far apprezzare l'ascolto di un piacevole suono piuttosto che quello di un rumore indefinito. Ma educare, rende implicito un atto di fede, non per forza in senso religioso, ma comunque un atto di fede. Non si può educare se non si crede in un essere superiore, in un domani migliore, in una società più giusta o in un'umanità più fraterna. Nessun aspetto implica la presenza dell'altro e nessuno è più importante di qualcun altro. Ma l'assenza di un concetto di "credo", di obiettivo di vita, etico e morale, difficilmente porta ad una formazione ed educazione degna di questo alto contenuto di spirito.

"Educare è la prima virtù del credere" Simone Nardone

venerdì 9 gennaio 2015

Aforismi: La storia

Ogni volta che si rincorrono eventi tragici in giro per il mondo mi torna in mente uno dei miei aforismi più datati. 
"La storia non si ripete, ha solo dei tragici punti in comune"
Un corso e ricorso storico, un dato di fatto e allo stesso tempo un fattore emotivo che accomuna le varie tragedie dell'umanità. Che sia una calamità naturale, una guerra, un atto di terrorismo, la verità è una sola: che dopo tutto non è vero che la storia si ripete, perché tutti gli attori storici, tentano di mettere sempre la propria firma. Al contrario, i punti in comune, le similitudini tra vari "fatti" è quasi inquietante per quanto questi si somiglino tragicamente l'un l'altro.

"La storia non si ripete, ha solo dei tragici punti in comune" Simone Nardone

lunedì 5 gennaio 2015

Fondi, Scenari in vista delle amministrative

Dal TG di Canale 7 
05/01/2015

Il panorama politico fondano in vista delle elezioni amministrative di maggio si fa sempre più interessante. Spunta un eventuale accordo “Anti De Meo” in caso di ballottaggio. A riportarlo è il Quotidiano di Latina.

Secondo quanto si mormora, potrebbe esserci un accordo implicito tra la compagine di centrosinistra, e quella del centrodestra “non ufficiale” che fa capo a l’ex sindaco Luigi Parisella e a Nuovo Centro Destra, con un solo dicktat: prendere più voti possibili al primo turno e poi andare uniti nell’eventuale ballottaggio. In questa ipotetica strategia giocherebbero un ruolo di primaria importanza anche i presunti non allineati: vedi i 5 Stelle che hanno annunciato che correranno con una propria lista, e vedi Gianfranco Antonetti con Fondi ci Chiama che dovrebbe correre come candidato a sindaco. Della serie: Tutti contro l’attuale sindaco Salvatore De Meo. 

Una strategia di differenziazione dell’offerta elettorale che in altri Comuni della Provincia ha fatto fallire quello che alla vigilia del voto appariva come un risultato scontato. E’ altrettanto vero, però, che a circa quattro mesi dalla tornata elettorale sembra si parli solo di fanta-politica con la campagna elettorale ancora lontana.
Simone Nardone