19/10/11 - La precaria situazione del nosocomio si somma alle polemiche politiche
L’Ospedale di Fondi perde un altro pezzo. Con il pensionamento della dottoressa Elisabetta Buonomo, al San Giovanni di Dio chiude l’ambulatorio di Neurologia e di conseguenza non potranno più effettuarsi gli elettroencefalogrammi sia per i ricoverati che per gli esterni. Con l’ennesimo depotenziamento e problema che avvolge il nosocomio fondano, dopo i vari casi di difficoltà del Pronto Soccorso e di altri reparti, la questione passa necessariamente attraverso la politica. A tornarci sopra è il consigliere comunale di opposizione Egidio Turchetta che attacca: “Il nostro ospedale, difeso caparbiamente per tanti anni dai cittadini dell’intero comprensorio e trasferito in via San Magno grazie all’abnegazione e al sacrificio di tutto il personale, non può permettersi di perdere un altro pezzo. Eppure il manager della Asl di Latina, Renato Sponzilli e il sindaco di Fondi, Salvatore de Meo, sollecitati da una mia precedente interrogazione consiliare – ha ribadito l’ex assessore – avevano comunicato che il problema era risolto e che la chiusura di questo servizio era scongiurata. Ai proclami – chiude Turchetta – purtroppo per i cittadini, non sono seguiti i fatti”. Fondi, effettivamente è stato per anni l’unico riferimento tra Formia e Latina con pazienti provenienti da tutta la provincia e persino da fuori per fare l’esame con l’elettroencefalografo. “Da considerare che da più di 3 anni non viene rimpiazzato il primario del reparto di ostetricia e ginecologia, insieme ad altri dirigenti collocati in pensione. Il San Giovanni di Dio continua la sua lenta ma inesorabile agonia. Dove sono i nostri rappresentanti politici ai più alti livelli? – conclude l’esponente di Progetto Fondi polemicamente – come mai Fondi non ha più il suo rappresentante in seno al Consiglio Regionale del Lazio che decide le sorti della sanità pubblica?”
Simone Nardone