lunedì 24 ottobre 2011

Itri, "Terzo polo? Non può nascere senza Udc"

24/10/11 - Parola del commissario di circolo Iacotucci che "bacchetta" e prende le distanze da Petrillo


“Il Terzo Polo, quello serio, quello vero, non nasce dall'idea di racimolare qualche umiliante poltrona in amministrazione, passando dall'opposizione alla maggioranza senza il consenso degli elettori, per un proprio tornaconto personale”. Quella che avete appena letto è uno dei passaggi più delicati della nota con il quale il segretario dell’Udc di Itri Aristide Iacotucci prende le distanze dalla riunione di alcuni giorni fa che alcuni esponenti locali hanno fatto e da molti vista come un primo passo verso la costituzione del Terzo polo. Di fatto le parole di Iacotucci non cadono lontano dal proprio partito, perché con ogni probabilità sono rivolte direttamente al collega e capogruppo consiliare Udc Mario Petrillo che ha preso parte a titolo personale e non con un mandato dalla segreteria di circolo alla riunione con esponenti di Fli, dell’Api ed altri indipendenti. Una cosa che deve aver mandato su tutte le furie i dirigenti del partito locale, con il commissario locale che ha fatto partite una nota fiume per spiegare le ragioni della nascita del Terzo Polo in campo nazionale e soprattutto perché non aderire ad un progetto locale che sulla base si ispira a quello messo in campo da Casini, Fini, Rutelli e Lombardo. Secondo il responsabile itrano dei centristi, l’Udc è il propulsore di un movimento che punta a rompere gli equilibri del bipolarismo. Allo stesso tempo, sembra quasi voler dire che non può esistere Terzo Polo senza l’Udc, e spiega l’assenza dei centristi dal progetto itrano giustificandola come un atto di coerenza verso l’elettorato, poiché avvicinarsi ad esponenti di Api e Fli a Itri vorrebbe dire cercare un’intesa con chi è in maggioranza, mentre l’Udc siede all’opposizione. Una presa di posizione dovuta quella di Iacotucci, che con ogni probabilità, però, finirà per incrinare ancor più i rapporti con Mario Petrillo, che appare sempre più sull’orlo di fare il salto della staccionata passando tra le fila della maggioranza del sindaco Giuseppe De Santis.
Simone Nardone