lunedì 31 ottobre 2011

Itri, La politica riparte questa settimana

31/10/11 - Udc alle prese con le "tessere ribelli" e Mario Petrillo. Il sindaco De Santis giovedì in conferenza stampa relazionerà sui primi 5 mesi di amministrazione


Qualche giorno di tranquillità per la politica itrana, ma già con l’inizio di questa settimana le dinamiche potrebbero subire un’inversione di tendenza. Gli sguardi sono tutti rivolti all’opposizione e ai centristi che sono alle prese con il doppio nodo dell’uscita dall’Udc del gruppo che si rifà all’assessore Elena Palazzo, che anche se amministrando con Pd, Idv, Fli e Api, si è drasticamente riavvicinata al Pdl e anche con le divergenze interne che vedono le strane prese di distanza dal partito del consigliere comunale Mario Petrillo che continua a guardare con interesse alla maggioranza amministrativa e alla nascita del Terzo Polo. Idea che a quanto pare non va giù agli altri dirigenti centristi locali che difendono la linea del segretario provinciale Michele Forte dichiarandosi contrari anche ad Itri sulla nascita dell’aggregazione che in campo nazionale vede convergere Fini, Casini, Rutelli e Lombardo. Infatti, proprio il segretario Forte pare abbia espresso la volontà di incontrare in settimana sia il commissario Aristide Iacotucci che i dirigenti locali Pietro Di Mascolo, Mario Petrillo e Igor Ruggieri. Secondo indiscrezioni vorrebbe riappianare i rapporti tra i referenti locali e capire meglio la questione che riguarda Elena Palazzo e Pasquale Manzo, con le famose “tessere ribelli” che vorrebbero spostarsi a destra nel Pdl. A tutto questo si sommano le questioni della maggioranza, che giovedì alle ore 18,30 terrà una conferenza stampa con il sindaco Giuseppe De Santis, per fare il punto sui primi cinque mesi di amministrazione. Un bilancio dei mesi passati, ma anche sul futuro dell’amministrazione, dove si spera che il primo cittadino del comune aurunco detti anche dei tempi sull’approvazione del nuovo Prg, per evitare rischi di tensioni su varianti e lottizzazioni in futuro, come è accaduto il mese scorso su Licciano e Santa Miribella.
Simone Nardone