01/10/11 - La conta dei danni si è fermata a circa 15 mila euro. Analogie con il caso di Monte San Biagio
Proseguono le indagini per individuare i responsabili dell’incendio che la notte tra mercoledì e giovedì ha mandato completamente distrutto il chiosco di fiori situato nel piazzale antistante il cimitero di Lenola. I Carabinieri continuano a lavorare mantenendo il massimo riserbo sulle indagini, e basandosi sui dettagli che hanno fornito i Vigili del Fuoco di Terracina che sono intervenuti poco dopo le due di quella notte. Il conteggio dei danni dell’attività di rivendita di fiori, di proprietà di un uomo originario di Pico ammonta intorno ai 15 mila euro e come già era apparso in un primo momento la pista più accreditata rimane quella dolosa. A dare manforte a questa tesi, fin dai primi concitati attimi è stato i fatto che nella piccola struttura non arriva la corrente elettrica e che dunque era impossibile si trattasse di un corto circuito. La situazione è molto analoga a quella dello scorso agosto a Monte San Biagio, quando delle fiamme dolose avevano mandato interamente distrutto un’altra rivendita posta accanto ad un altro cimitero. Mentre i Carabinieri della locale stazione continuano ad acquisire elementi utili per le indagini anche l’opinione pubblica e i cittadini di Lenola come quelli di Monte San Biagio continuano a interrogarsi su quali strani interessi possano girare intorno al commercio floreale dinanzi ai cimiteri della zona.
Simone Nardone