lunedì 17 ottobre 2011

Fondi, Notte di incendi

16/10/11 - Paura in via Fossato Piano. Le fiamme lambiscono abitazioni


L’incendio dei giorni scorsi sembrava un vero evento eccezionale, viste le temperature miti, ma quello che si è visto nella serata di venerdì nella Piana di Fondi è degno di un set cinematografico. Purtroppo, però, non si trattava di finzione e la fiamme che da Fondi città erano ben visibili sulle principali montagne attorno Fondi hanno mandato in fumo decine e decine di ettari, impegnato notevolmente le operazioni di spegnimento e di soccorso e generato paura tra gli abitanti. L’incendio più grande e allo stesso tempo più difficile da domare è stato quello che si è sviluppato intorno alle 17,30 in località Sant’Andrea in via Fossato Piano, poco distante da via Appia lato Itri. L’allarme scattato appunto nel pomeriggio ha visto l’immediato intervento dei Falchi della Protezione Civile coordinati dal presidente Mario Marino, che li ha visti impegnati addirittura con cinque squadre. Impossibile l’intervento dei mezzi aerei visto l’arrivo della notte, sul posto sono giunti anche i Vigili del Fuoco e gli uomini del Corpo Forestale dello Stato. Quando l’incendio ha iniziato ad allargarsi a macchia d’olio e con una velocità a dir poco impressionante, come hanno spiegato alcuni dei presenti, c’è stata la grande paura che le fiamme potessero addirittura minacciare le abitazioni. A quel punto sul posto sono giunti anche i Carabinieri della stazione di Fondi, nonché alcune autorità politiche a dare manforte alle operazioni e coraggio ai residenti. Gli intervenuti hanno addirittura dovuto mettere i propri mezzi con le autobotti tra le case e le fiamme che si avvicinavano minacciosamente. Alla fine, il tutto si è risolto con solo tanta paura e molto verde andato in fumo. Situazione analoga, anche se meno grave, a San Raffaele, sempre a Fondi ancora in zona Molelle, dove per il terzo giorno consecutivo si sono alzata fiamme alte sospinte da forti raffiche di vento. Infine un terzo fronte del fuoco è stato registrato su una delle montagne che affaccia sulla contrada San Magno. In tutti e tre i casi si ipotizzano cause dolose.
Simone Nardone