domenica 17 luglio 2011

Quote rosa, dopo Roma scatta l'allarme

17/07/11 - In zona "bocciate" Fondi, Lenola e Monte San Biagio. Meglio Sperlonga. Perfetta parità a Itri


La questione “quote rosa” non lascia in pace neppure i comuni del sud pontino. Anche se non si tratta di un problema normativo, richiamante la dottrina amministrativa come invece era per il Comune di Roma, la questione “quote rosa” fa restare vigili le opposizioni che denunciano un’assenza o una scarsa rappresentanza di donne nelle amministrazioni comunali. E’ il caso di Fondi, soprattutto, dove non si scorge nessuna rappresentante del gentil sesso tra gli otto assessori della giunta con a capo il sindaco Salvatore De Meo. Unica presenza femminile di spessore nell’amministrazione fondana la troviamo alla presidenza del consiglio comunale con la professoressa Maria Luigia Marino. Situazione leggermente migliore a Sperlonga, dove a fare compagnia a Joseph Maric, Toni De Simone e Francesco Antonio Faiola nell’amministrazione a guida di Rocco Scalingi, c’è anche una donna: Lorena Cogodda. Molto meglio è la faccenda “quote rose” a Itri, dove tra gli assegnatari delle deleghe del sindaco Giuseppe De Santis, c’è una perfetta parità: a fronte di Italo La Rocca e Giovanni Ialongo, in giunta hanno trovato spazio anche Paola Ruggieri e Elena Palazzo. Purtroppo non si può dire bene anche di Lenola e Monte San Biagio, che anche se sono amministrazioni più “vecchie” nel senso che sono quasi a fine mandato, non hanno rappresentanza femminile in giunta. Sei uomini nell’amministrazione del comune ad un passo dalla Ciociaria guidato da Gian Battista De Filippis e sei deleghe di colore azzurro anche nell’altra giunta di centrodestra che affaccia sulla Piana di Fondi e con a capo Gesualdo Mirabella.
Simone Nardone