sabato 30 luglio 2011

La Coldiretti prepara la protesta

30/07/11 - A Roma venerdì per manifestare contro la speculazione dei prezzi


E’ nata in modo quasi spontaneo, ieri mattina in Via Capratica a Fondi, un'assemblea della Coldiretti. Il tema centrale della discussione dell’associazione che racchiude il maggior numero di agricoltori della Piana, come sempre la speculazione sui prezzi che vede vittime sia i consumatori che i produttori. Per questo gli agricoltori locali sono davvero su tutte le furie. Così, già si pensa a quale potrebbe essere una delle iniziative da mettere in cantiere: una manifestazione di protesta. Ma non stiamo parlando di una manifestazione qualsiasi come se ne sono fatte già tante nel corso degli anni, bensì una manifestazione di impatto, niente di meno che a Roma. “E' diventato impossibile – ha spiegato Lino Conti segretario fondano della Coldiretti – che per esempio i pomodorini ciliegini vengono pagati all'agricoltore, quando va bene, 50 centesimi e che nei negozi vengono venduti a 3 euro. C’è una tale speculazione sui prezzi, di cui il consumatore non ne è neppure a conoscenza e che sta finendo per impoverire il nostro settore”. Per tale motivo, gli agricoltori fondani si dicono pronti a recarsi a Roma. Una manifestazione in grande stile, è quella che stanno preparando gli agricoltori fondani, che pensano addirittura, in uno spostamento a bordo di camion pieni di merci. Merci, di frutta e verdura, che potrebbero essere regalate o vendute al dettaglio, per far capire ai consumatori effettivamente qual è il vero guadagno dei produttori agricoli. Naturalmente, come spiegato dalla Coldiretti fondana, tutto ciò deve avvenire nel più grande clima pacifico e quindi tale manifestazione avrà luogo solo se ci saranno tutte le autorizzazioni. L’idea, appare realmente quella di riuscire a fare rumore, anche nei pressi, se possibile, dei palazzi che contano. Difficile dare torto anche a questi numerosi piccoli imprenditori agricoli che da anni ormai denunciano un sistema di cui sono sia l’anello principale che allo stesso tempo le prime vittime. Una crisi agricola che ormai dura da diversi anni e che nel corso degli ultimi due si è sommata alla crisi economica mondiale, la quale al posto che calmierare i prezzi, ha portato ad uno spaventoso incremento della speculazione. Produttori sempre meno pagati e prezzi al consumatore sempre più alti, nonché una filiera che continua ad allungarsi al posto che essere accorciata.
Simone Nardone