09/07/2011 - Una signora va a ritirare l'indennità, ma la pensione non è disponibile: ancora polemiche fino in comune
Ancora problemi alle poste ad Itri. I disagi agli uffici postali non accennano a finire e la situazione si fa sempre più incandescente con i cittadini che denunciano la cosa sia pubblicamente che alle autorità competenti. Ultimo caso solo in ordine cronologico si è registrato giovedì. Protagonista una pensionata del luogo che recatasi allo sportello per riscuotere la propria pensione si è sentita dire che la cifra non era disponibile perché doveva essere riscossa entro mercoledì alla luce dei nuovi cambiamenti registrati nella turnazione del pagamento delle rate pensionabili. Alla richiesta di spiegazioni, sul quando poteva incassare quanto spettante, i dipendenti dell'ufficio postale non hanno saputo dare molte informazioni, facendo scaturire una discussione abbastanza veemente che ha richiesto l'ennesimo intervento pacificatore dei carabinieri. La signora, però, sconvolta anche dalla dirigente dell'ufficio che secondo alcuni testimoni avrebbe chiuso bruscamente la discussione per evitare di creare disagio agli altri sportelli, si è recata in Comune per cercare di illustrare le problematiche al primo cittadino Giuseppe De Santis, il quale non l'ha potuta ricevere perché impegnato in un'altra delicata riunione. Dal canto suo, però, il sindaco itrano è entrato nel merito della questione spiegando: “Risolverò il caso parlandone direttamente con la direzione provinciale delle poste”. Un intervento che ha fatto fare un sospiro di sollievo agli itrani che continuano a mettere in evidenza come la popolazione cittadina è di 10.500 abitanti e che, d'estate, le presenze in paese raggiungono le 14.000 unità che si riversano a Itri per quanto riguarda i servizi come le Poste. Da qui l'esigenza di un secondo ufficio postale, inutilmente richiesto da anni. Questa volta, però, il sindaco itrano sembra volersi realmente impegnare e portare il malcontento dei cittadini dinanzi ai dirigenti provinciali di Poste Italiane che continuano a ignorare i problemi itrani, che ormai vanno avanti da mesi.
Simone Nardone