mercoledì 4 maggio 2016

Mitilicoltura e inquinamento, a Terracina lo scontro diventa elettorale

3 maggio 2016

di Simone Nardone

A pochi giorni dalla chiusura delle candidature e dalla presentazione delle liste, a creare dibattito a Terracina è la polemica attorno alla questione degli allevamenti ittici in mare al confine con San Felice Circeo.

Malgrado non è una questione che ha coinvolto direttamente gli aspiranti primi cittadini, possiamo dire che si tratta del primo grande tema scaturito in questa campagna elettorale, che ha fatto muovere da una parte addirittura il senatore Claudio Fazzone, che si sta spendendo elettoralmente per Gianluca Corradini di Forza Italia, e la Regione Lazio a guida centrosinistra, che attraverso l’assessore all’agricoltura Carlo Hausmann e quello all’ambiente Mauro Buschini, sono intervenuti sul tema. 

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L’antefatto riguarda la concessione marittima demaniale a scopo di allevamento mitili bivalvi, tradotto di cozze, per lo specchio acqueo di 500.000 metri quadrati dinanzi al territorio di Terracina, precisamente tra Porto Badino e Foce Sisto, al confine con San Felice Circeo. In realtà la questione è addirittura partita da quest’ultimo, che preoccupato della qualità delle acque ha scritto al Parco, spiegando come la qualità delle acque non può preoccupare solo il Comune di Terracina.

La preoccupazione, riguarda come abbiamo detto soprattutto le acque, a maggior ragione dopo la determina della Regione per la balneazione delle spiagge per la stagione estiva 2016. Un documento che non ha tranquillizzato turisti e imprenditori locali, che si sono visti classificare come “maglia nera” della Provincia di Latina con qualità delle acque quasi ovunque appena sopra la sufficienza e solo in alcuni punti definita buona, ma mai eccellente. Definizioni e riscontri che vanno anche ad impattare con quella bandiera blu che Terracina era riuscita ad ottenere anche per la stagione scorsa, ma che come ben sappiamo non è solo assegnata sulla qualità dello specchio marino, bensì anche sui servizi. 

Tornando all’allevamento dei militi, la preoccupazione dei più è che un’area così vasta possa andare ad inquinare, o comunque ad intorbidire le acque del litorale, preoccupando per l’appunto sia Terracina che San Felice Circeo. In questo contesto di preoccupazioni, lettere ed interventi incrociati e trasversali, si sono andate ad inserire le parole degli assessori regionali Hausmann e Buschini, che hanno specificato attraverso una nota l’intenzione da parte dell’Ente regionale di pensare ad un Piano regolatore del mare, che ben si sposa con la posizione del candidato sindaco del centrosinistra Alessandro Di Tommaso, che nei giorni scorsi aveva chiesto espressamente di pensare ad un piano di prossimità delle acque marine, di cui è competente la Regione.

A gamba tesa l’intervento dell’ex sindaco Nicola Procaccini in campo con Fratelli d’Italia, che a seguito della nota della Regione a firma dei due assessori ha definito imbarazzante la posizione dei due amministratori, che a suo parere, non solo non hanno dato risposte ma con l’eventualità del Piano marino rinviano il problema.

Di parere diverso il senatore Claudio Fazzone, che ha deciso di superare istituzionalmente la Regione, annunciando un interrogazione al ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galetti, per chiedere un tavolo tecnico per verificare, se l’intero iter riguardante la realizzazione dell’impianto di mitili si sia svolto nel rispetto della normativa vigente.