7 maggio 2016
di Simone Nardone
Di sicuro è stato un successo l’evento a palazzo Caetani, svoltosi giovedì 5 maggio e organizzato dal circolo locale del Partito Democratico e che ha visto intervenire il senatore pontino Claudio Moscardelli e il collega e presidente della commissione Bilancio Giorgio Tonini.
Un’occasione per i democratici locali di farsi notare, per riempire una sala e per dimostrare anche un certo seguito, almeno rispetto al passato. Interessanti anche i temi trattati dai due rappresentanti delle istituzioni. Il senatore Moscardelli, intervenuto dopo il segretario di circolo Danilo Pallisco, è entrato nei tecnicismi dei provvedimenti e delle manovre del governo Renzi. Sono stati fatti cenni sulla tassazione della casa, come anche sulla pressione fiscale e sul lavoro.
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Più tecnico nella prima parte, più politico nella seconda, l’intervento del senatore Tonini. Inizialmente, infatti, il presidente della commissione bilancio si è soffermato sull’importanza dei documenti contabili dello Stato, spiegando anche in parole povere cos’è il DEF, ovvero il Documento di Economia e Finanza, facendo riferimento anche a come l’iter per l’approvazione di un bilancio di un Paese come l’Italia, di fatto dura un intero anno.
Nella seconda parte, il senatore Tonini ha usato parole più politiche, spiegando qual è la terza via che il governo Renzi vuole proporre in Europa. Una terza via che vede al centro il concetto della crescita e del lavoro che va a contrapporsi a quella della Germania e a quella della Grecia. Tanti altri i riferimenti che il presidente della commissione bilancio a palazzo Madama, in merito alle tematiche della politica nazionale. Tra tutte, quella inerente alla riforma della Costituzione, ma anche un riferimento chiaro a quanta ricchezza del nostro Paese è stata bruciata in questi anni di crisi economica. Stiamo parlando di circa il 10% del reddito nazionale, pari a circa 160 miliardi di euro.
Interessanti anche i molti interventi del pubblico, tra chi ha sollevato dubbi sulla terza via europea, a chi ha fatto riferimento alla direttiva Bolkstein a chi invece, ha chiesto una vera riforma fiscale. Un pubblico attento e partecipe, mentre sempre più i democratici tendono ad essere visti come forza moderata più che di centrosinistra.