domenica 4 dicembre 2011

Itri, Ignoti nella stanza del sindaco

04/12/11 - Il consigliere Di Mascolo pone l'attenzione sui fatti dello scorso luglio. Il primo cittadino fa cambiare le serrature


Sono passati ormai diversi mesi dallo scorso luglio, ma a seguito dell’interrogazione del consigliere comunale di opposizione Pietro Di Mascolo, una questione che in pochi avevano notato quella notte tra il 22 e il 23 luglio scorso è tornata di grande attualità. Per chi non fosse del posto, è da precisare come la sera del 22 si concludono i festeggiamenti della Madonna della Civita con il solito spettacolo pirotecnico del “castello infuocato”. Un evento che segue sempre l’esibizione di un cantante di livello nazionale, nella serata itrana più affollata di tutto l’anno. In pochi, forse, durante quella notte estiva del luglio 2011 si erano resi conto che qualcuno aveva deciso di godersi lo spettacolo dalla balconata dell’ufficio del sindaco, ai piani alti del comune itrano. La gravità della faccenda è che a quanto dichiarato dall’esponente dell’Udc e secondo coloro che hanno notato le persone entrare nella Casa comunale itrana quella sera, non era il primo cittadino Giuseppe De Santis, né tanto meno un esponente della sua giunta, né un funzionario comunale. Stando alle voci di piazza, si trattava di sei persone, tra le quali si celavano esponenti di primo piano di Itri e di Formia. I nomi rimangono un tabù ma nella piazza del piccolo centro aurunco le voci si rincorrono e la gente mormora. Il consigliere Di Mascolo, infatti, nella famosa assise civica nella quale ha posto l’attenzione sulla questione ha chiesto pubblicamente al primo cittadino come sia possibile che qualcun altro abbia le chiavi del Comune e dell’ufficio del sindaco potendovi entrare come e quando vuole anche se non autorizzato. Difficile sapere se De Santis sia stato davvero imbarazzato e all’oscuro di quanto era accaduto tra la mezzanotte e le 00,30 di quel 23 luglio, ma pare che nei giorni immediatamente successivi lo stesso sindaco abbia provveduto a far cambiare le serrature del suo ufficio e di altre stanze, nonché quelle delle porte d’ingresso del Comune. Il mistero sui sei individui, probabilmente non verrà mai svelato e agli itrani rimarrà sempre il dubbio se le tesi della piazza siano vere o meno.
Simone Nardone