28/12/11 - Il sindaco spiega: "I lavori riprenderanno a breve". I ritardi, secondo il primo cittadino, da imputare alla giunta Marrazo
Il teatro di Fondi, continua a rimanere un cantiere aperto.
Anzi chiuso. Infatti i lavori ormai sono fermi da mesi e mesi e ogni volta che
viene sollevata la questione dall’opinione pubblica, nasce un botta e risposta
a distanza tra la maggioranza di centrodestra locale e il centrosinistra
all’opposizione. Il sindaco Salvatore De Meo, più volte nel corso dell’ultimo
anno è stato chiamato a rispondere sul rischio che la grande opera pubblica di
via Mola di Santa Maria diventi una cattedrale nel deserto e ogni volta non ha
esitato ad additare ogni colpa alla precedente amministrazione regionale a
guida Marrazzo. Ogni volta che ciò è avvenuto gli esponenti dell’opposizione
non hanno voluto far passare inosservato come dopo più di un anno e mezzo di
giunta Polverini la situazione è praticamente immutata. Adesso è lo stesso
primo cittadino a tornare sull’argomento. “A mio avviso sulla questione parlano
gli atti amministrativi – ha spiegato De Meo – e ce n’è uno del 2005 a firma
dell’allora giunta Storace, quando Fazzone era presidente di quel consiglio
regionale che aveva stanziato 6 milioni di euro per questa struttura. Fondi –
ha proseguito il sindaco – poi congelati dalla giunta di centrosinistra.
Fortunatamente, il dialogo con la nuova amministrazione regionale targata
Polverini – ha concluso il consigliere provinciale del Pdl – ci ha permesso di
continuare questo discorso, inserendo nel bilancio provinciale del 2011 questo
finanziamento che dovrebbe essere trasferito all’ente comunale fondano quanto
prima”. Nessuna data certa dunque, anche se a quanto pare l’iter burocratico
amministrativo che era entrato in stallo sull’argomento dovrebbe essere
ripartito. La speranza è che già nel corso del 2012 i lavori possano
riprendere, anche perché stando a quanto detto dal sindaco De Meo “i lavori
riprenderanno appena verranno approvati gli ultimi atti”. Alla comunità
cittadina fondana, dunque non rimane che attendere, perché prima riprenderanno
i lavori e prima potranno vedere la fine per vedere ultimata la struttura. Anche
se sul tabellone posto dinanzi al cantiere, sostituito da pochi mesi, continua
a rimanere non specificata la data di ultimazione.
Simone Nardone