mercoledì 7 febbraio 2018

Cusani lascia Forza Italia, si sposta sotto l’ala di Parisi

da www.h24notizie.com

6 febbraio 2018

di Simone Nardone


Dopo più di vent’anni di impegno politico ho deciso di lasciare Forza Italia”, inizia così la nota a firma del sindaco di Sperlonga Armando Cusani. Una posizione netta e sferzante, che si può leggere sotto diversi punti di vista dell’analisi politica, ma che non può che tenere conto di alcuni passaggi fondamentali nella nota a firma dell’ex presidente della Provincia di Latina: “Ho realizzato che la mia squadra sono stato e sono solo io. Restare in Forza Italia significherebbe dunque continuare a combattere per un partito fatto di persone che hanno sostenuto molti proclami (nemmeno tutti, a dire il vero) ma che ostacolano di fatto la realizzazione dei progetti che servono davvero a questo Paese”.

Se da una parte, può apparentemente essere osservata come una scelta di parte, in sostegno del suo assessore Lorena Cogodda, che correrà alle regionali con la lista “Energie per l’Italia” di Stefano Parisi, dall’altra segna una rottura con una linea politica.


“La mia, dunque – ribadisce Cusani nella nota – è oggi come vent’anni fa, una scelta di libertà”. Posizione poi ribadita in modo ancor più dirompente quando afferma “È una scelta di libertà, dalle catene della schiavitù, contro la quale sempre ho combattuto. Quella dei cittadini nei confronti di pochi eletti, quella della buona politica nei confronti di rappresentanti incapaci e despoti”. Scelta che solo un passaggio dopo spiega essere “senza padroni”.

Passaggi al veleno, nei quali non mette mai sotto accusa qualcuno in particolare. Ovviamente che si tratti di qualche suo ex collega di partito è ovvio, il punto sarebbe capire se le frasi al vetriolo siano rivolte al senatore Claudio Fazzone – che meno di dieci giorni fa aveva elogiato “l’amico Cusani” nella convention forzista – o qualche dirigente nazionale. Qualcuno “colpevole”, ai suoi occhi, forse di non aver remato con lui durante le elezioni Europee che lo videro primo non eletto nella circoscrizione centro nel 2014. O forse entrambi, per via del fatto che quel seggio conquistato all’epoca dalla Mussolini non si è liberato neppure a questa tornata elettorale, dove l’esponente forzista ha preferito rimanere al Parlamento europeo al posto che optare per uno scranno a Montecitorio. Ipotesi paventata fino a qualche giorno prima della chiusura delle liste.

Difficile sapere se questo, o altro, siano parte di una decisione che parzialmente scuote, un’egemonia politica di centrodestra nel sud pontino. Sicuramente Forza Italia perde dei voti, con il leader sperlongano che tirerà per la Cogodda. Quello che è vero, però, è che entrambi, sia Energie per l’Italia che Forza Italia, sono parte integranti della coalizione per Stefano Parisi presidente. Dunque non è da escludere neppure che si tratti di una strategia di differenziazione dell’offerta politica, o di conta interna. Ma se così fosse perché allora quelle accuse? Difficile dirlo. Ma in questo, già la tornata elettorale del prossimo 4 marzo, potrebbe dirci cosa è cambiato negli assetti politici tra Fondi, Sperlonga e non solo.