Si è svolta mercoledì 23 agosto, presso lo stabilimento balneare lo “Chalet” di Rio Claro a Fondi, la presentazione del romanzo “Elisir” di Simone Nardone.
Il primo dei due eventi sul litorale di Fondi voluti fortemente dall’autore del volume che ci tiene a far conoscere storia, miti e leggende anche a chi non è del luogo.
La presentazione del romanzo pubblicato a maggio 2017, era inserita all’interno di una serata con annessa proiezione cinematografica in spiaggia al chiaro di luna. A prendere la parola anche la presidente della cooperativa Marina di Rio Claro I, la dottoressa Maria Annunziata e Giorgio di Perna che ha intervistato l’autore del romanzo.
Durante le domande, Nardone ha avuto la possibilità di spiegare perché ha scelto Fondi come teatro di un thriller sui miti alchemici. Ma ha anche parlato di storia locale come dell’antipapa Clemente VII e di Giulia Gonzaga. Ha raccontato di luoghi visitabili tutt’ora e di alcuni rilegati alle leggende locali come il passaggio sotterraneo che avrebbe dovuto collegare il castello di Fondi alle pendici di Monte Vago.
“Ho letto il libro – ha spiegato la presidente Annunziata – e devo dire che è molto interessante. Sono felice che ci siano giovani che abbiano voglia di scrivere, di mettersi in gioco e di promuovere un territorio. E noi siamo felici di ospitare un evento culturale come la presentazione di un romanzo”.
“In una parte di ‘Elisir’ c’è la fotografia quotidiana della piazza: un gruppo di anziani, su una panchina, che raccontano pillole di storia, leggenda e tradizione del territorio. Mi ha colpito molto l’importanza data alla storia, alle leggende ed alle tradizioni tramandate di padre in figlio o, addirittura, di nonno in nipote” l’intervento di Giorgio di Perna.
Nardone invece ponendo l’accento su un aspetto più commerciale del volume, ha spiegato il perché a suo dire è un romanzo da leggere sotto l’ombrellone: “Elisir ha dei ritmi veloci e una storia intrigante che ti invogliano ad arrivare all’ultima pagina per vedere quale sia il finale. Ma oltre a questo c’è l’aspetto storico da una parte e turistico dall’altro, quello di promuovere e far conoscere un territorio”.