Oggi parliamo continuamente di Covid-19, di crisi economica, sanitaria e sociale, non considerando che la pandemia sta suonando un campanello d'allarme importante per le emergenze del futuro.
Ieri ha piovuto con una veemenza incredibile e domani probabilmente non sarà da meno. Questa volta i problemi principali si sono concentrati nel sud della provincia di Latina, altre volte nel centro o a nord, ma poco conta, perché è un problema generalizzato che tocca tantissime aree del nostro Paese e del mondo intero.
Ormai non si tratta più neppure di un problema idrogeologico (che c'è, ed è sotto gli occhi di tutti), infatti, è sempre maggiormente una più complessa questione ambientale che esiste ed è da affrontare.
In tutto ciò dove sono le amministrazioni a tutti i livelli? Quelle locali che devono garantire la sicurezza dei territori, quelle sovracomunali che devono rivederne lo sviluppo e quelle nazionali che devono affrontare con coraggio il problema.
Una questione che anche nella politica torna e se ne va con la stessa velocità con cui cambia al meteo. Come se l'imprevedibilità di ciò che ci circonda faccia dimenticare - quasi sempre - in campagna elettorale e nei palazzi dei "governi" come incidere sul principale tema dei prossimi anni.
Troppo facile limitarsi all'ordinaria amministrazione e dire che si è "bravi". Le amministrazioni meritano il plauso quando sono in grado di fare la straordinaria amministrazione. Ecco, la questione ambientale fa parte di quella straordinaria amministrazione che se non affrontata con urgenza, diventa ordinaria emergenza.