martedì 9 marzo 2010
Fondi e i suoi "non" trasporti pubblici
Che a Fondi manchi un vero servizio di trasporto pubblico è cosa nota. Ora in tempo di campagna elettorale la voce si fa più insistente e ancor più assillante la richiesta di un servizio che possa realmente essere un modo per collegare le varie contrade al centro. Anche se all’atto pratico nei programmi dei vari candidati la voce inerente a questo tema è difficilmente rintracciabile. Eppure sono infiniti i disagi che la mancanza di un servizio di navette pubbliche crea alla comunità. Per cominciare l’impossibilità degli abitanti delle contrade di potersi recare in paese in modo autonomo. La difficoltà per le persone più anziane di poter essere indipendenti nel recarsi al cimitero. Ma anche come semplice elemento per poter abbattere quello che da molti è considerato come il muro che divide la città dalle contrade e dalle periferie. Anche perché l’unico vero sistema di trasporti presente a Fondi è privato e collega solo una parte della città, con la stazione ferroviaria e con il Salto Covino. Anche su queste due linee c’è molto da ridire, poiché il tragitto che compie l’autobus copre solo una parte di Fondi passano solo attraverso via Appia e via Stazione. Inoltre per quanto riguarda i problemi legati alla stazione, c’è da dire che la risorsa del trasporto pubblico sarebbe molto preziosa in quanto nei pressi della ferrovia mancano i parcheggi comunali e quelli privati sono molto dispendiosi, come lo è la singola corsa con l’autobus del costo di 1 euro. Una spesa costante troppo alta per chi è obbligato ad usufruirne per lavoro quasi tutti i giorni. Eppure nonostante la gravità del problema, mancano progetti concreti e valide alternative, visto che l’unico venuto fuori negli ultimi tempi è quello difficilmente realizzabile di: “Una metro leggera che possa unire centro e periferia” proposta da De Meo durante il confronto con gli altri candidati, organizzato dall’associazione geometri alcuni giorni addietro.
Simone Nardone