30 Novembre 2016
di Simone Nardone
Finita la campagna elettorale, iniziato un nuovo mandato amministrativo a Terracina, è sparito nuovamente dai media il tema caldo dei trasporti, che lascia al primo posto la questione irrisolta della stazione chiusa e abbandonata e del treno, che non arriva più in città dal 2012.
Le richieste sono indirizzate principalmente agli organismi sovra comunali, perché obiettivamente l’Ente territoriale può poco e nulla. Dunque, si torna a pensare a un tavolo tecnico, o una riunione in Regione, che permetta di convincere l’amministrazione Zingaretti ad investire insieme a Trenitalia per rimuovere il masso dai binari, e soprattutto mettere in sicurezza l’intera collina sovrastante che continua a rimanere a rischio ulteriori smottamenti.
Per leggere l'articolo originale cliccare al seguente link: http://www.h24notizie.com/2016/11/4-anni-che-a-terracina-non-arriva-il-treno-polemiche-e-richieste/ Eppure se ne è già parlato. In consiglio regionale a gennaio scorso erano stati i grillini capeggiati dalla consigliera Pernarella a proporre e vedersi approvare un ordine del giorno che impegnasse la Regione ad accollarsi questa messa in sicurezza, dal costo di 10 milioni di euro. Ma per ora non è stato approvato nulla informa definitiva e la situazione sembra essere entrata in fase di stallo. La questione era arrivata addirittura in Parlamento lo scorso maggio attraverso l’interrogazione a Palazzo Madama del senatore Giuseppe Vacciano, eletto tra i Cinque Stelle e ora nel gruppo misto.Archiviata dunque la pratica delle proposte politiche, che comunque si erano rincorse la scorsa primavera, e avevano visto i vari aspiranti alla carica di sindaco, chi pronto a chiedere la sistemazione del tratto ferroviario e chi invece a pensare una riconversione dell’area. Adesso è l’ora delle associazioni. Nel mese di settembre era stato il Wwf a tornare a pensare a quel masso enorme che giace tra Priverno e Terracina da settembre 2012 a causa di uno smottamento. Ultimamente, invece, è intervenuto anche Marco Senesi dell’associazione “A.La Sociale”.
I Terracinesi forse si sono anche abituati ormai a recarsi, tra molte scomodità, alle vicine stazioni di Priverno-Fossanova o Monte San Biagio, ma quel che è certo è che al di là della questione servizi per i cittadini, è che fa strano che in una località turistica come lo è il Comune rivierasco, nessuno si preoccupi di ripristinare l’unico collegamento esistente oltre alla funzionante rete stradale che la pone a metà strada tra Roma, Napoli e la Ciociaria.La realtà è che quel tratto di ferrovia serve solo Terracina essendo questa fuori dalla linea diretta Roma-Napoli, e che sembra nessuno abbia la concreta intenzione di valutare un impegno di spesa così oneroso per un servizio importante ma specifico e non generale. Nel frattempo però, da un disservizio si rischia di passare all’abbandono, come dimostrano le condizioni della stazione locale e la manutenzione assente in tutta l’area chiusa al pubblico dal 2012 ma al contempo divenuta ricovero per clochard.