Iniziata appena dopo le 15.30 la conferenza stampa telematica dell’Asl sulle novità dalla provincia di Latina in merito all’emergenza sanitaria da Covid-19.
“Situazione di grande attenzione ma non di estrema preoccupazione”, potrebbe essere riassunta con queste parole del direttore provinciale Asl Giorgio Casati, il cui intervento si è concentrato su tre questioni principali: la questione numerica, quella delle strutture e l’assistenza, anche domiciliare.
I numeri, inviati poco prima dell’inizio della conferenza, sono stati oggetto di relazione da parte di Casati e delle domande da parte della stampa. Numeri che hanno portato il numero uno dell’Asl provinciale a parlare di una “terza fase” in cui si attende il picco. “Noi ci stiamo preparando al picco con una situazione di grande attenzione ma non di estrema preoccupazione. Forse la curva si sta ingobbendo”. Ovviamente lo stesso Casati ha precisato come quando si parla di picco, si ragiona a livello d’insieme e non di singola azienda territoriale.
In merito sempre alla questione dei numeri, ma collegati ai tamponi, è stato spiegato come rispetto alla prima fase, adesso si incontrano casi di persone che possono essere trattate a domicilio e non solo di coloro che necessitano di un ricovero, molti casi tra l’altro tra coloro che sono già in isolamento e dove quindi si va chiudere il cosiddetto link epidemiologico. Esistono, però, alcuni casi “esterni” ai contagi in essere, tant’è che ci sarebbero – secondo quanto accennato da Casati – “due o tre situazioni ‘preoccupanti‘” ma sui quali non ha voluto neppure accennare alla territorialità per non alimentare inutili allarmismi, spiegando che, qualora dovesse essere confermato qualcosa relazionerà in merito.
Sui numeri, ancora, è stato spiegato come si procede a fare circa 130 tamponi al giorno e di come questo sia ad oggi l’unico strumento per riscontrare la presenza del virus.
Sulla nuova tecnologia utilizzata a Fondi tramite tac e intelligenza artificiale, sembrerebbe esserci qualche incongruenza dovuta a responsi dove differiscono le diagnosi rispetto al tampone e quindi si procede in punta di piedi.
Intanto, proprio in funzione dell’arrivo della fase più acuta, altri numeri molto importanti rimangono quelli dei posti letto negli ospedali. Casati ha precisato come il Goretti di Latina rimane l’ospedale Covid provinciale, con numeri che continuano ad aumentare anche grazie ai 14 posti attivati di sub-intensiva e 22 complessivi di rianimazione; altri 68, invece, quelli dedicati per media e bassa intensità di cura. A questi si sommano i posti di malattie infettive di Gaeta, che funziona come ospedale “satellite” di Latina ma che prevede di accogliere soprattutto i “casi” della zona di Formia e del comprensorio.
Infine, ma non ultimo le novità di “telemedicina“. “Quello che emerge è che il controllo del territorio sta tenendo bene – ha spiegato Casati – dal ricostruire i contatti al mettere in isolamento fiduciario le persone. Altra cosa che è importante è il programma di telemedicina: a tutti i pazienti positivi in isolamento sarà consegnato un dispositivo che controlla i parametri che vengono trasmessi a una centrale operativa che controlla 24 ore su 24 i parametri trasmessi attraverso un’equipe di infermieri”. Si tratta di uno strumento molto simile a uno smartphone dove i pazienti assistiti a casa, registrano alcuni parametri importanti per permettere di essere seguiti a distanza e rimanere tranquilli sul proprio stato di salute.