Avvenire - Lazio Sette
In questi giorni
continuano a cambiare le nostre abitudini e a risentirne di più sono
soprattutto le persone anziane, a cui si ricorda è sconsigliato anche uscire di
casa per fare la spesa. Ma le raccomandazioni valgono per tutti. Spesso viene
ricordato come è richiesto solo di stare a casa, mentre ci sono tante persone
che, soprattutto per via delle professioni che svolgono sono costrette a dover
uscire di casa e recarsi sul posto di lavoro.
In particolar modo tutti coloro
che lavorano nell’ambito sanitario, ma non solo. Basti pensare anche alle
istituzioni che in questi giorni drammatici sono costrette a dover coordinare
un’emergenza che, come ha affermato lo stesso presidente del consiglio dei
ministri Giuseppe Conte: <È l’emergenza più grave affrontata dal nostro
Paese dal secondo dopoguerra>. Per questo, spesso sembra non bastino le
misure messe in campo. Tra l’impegno dello Stato nel cercare di affrontare la
situazione con il rifinanziare la sanità e aumentare l’assistenza ai tanti
malati di Covid-19 o Sars-cov-2 e i tanti dai territori che cercano di issare
un muro di solidarietà per arginare la diffusione del virus; o ancora alle
modalità di sostegno all’emergenza di carattere economico. Partendo proprio da
due delle più belle iniziative di sostegno di carattere economico arrivano da
Formia e da Fondi due esempi. Nel primo caso, i soldi vengono raccolti per
essere da supporto all’acquisto di materiale e attrezzature necessarie
all’ospedale Dono Svizzero. Una campagna di solidarietà che nel giro di sole
ventiquattro ore aveva visto il conto corrente dedicato raccogliere oltre 20
mila euro, come ha spiegato il sindaco di Formia Paola Villa (IBAN IT05 L053 7273 9800 0001 1022 898 con
causale: “Donazione per DPI e ventilatori polmonari per l’Ospedale Dono
Svizzero di Formia”).
Altra città, altro conto corrente, altre donazioni:
parliamo di Fondi, che ormai da qualche giorno è “zona rossa” per arginare il
contagio da Covid-19. Qui a rendere noto della possibilità di fare donazioni è
stato il Comune (causale “Sostegno emergenza coronavirus”, IBAN: IT69 N052 9673
979C C005 0025 661) che ha spiegato come la Banca Popolare di Fondi ha già
fatto una donazione iniziale da 20 mila euro a cui si sono aggiunte le
indennità di autorevoli esponenti istituzionali della zona. <Il ricavato –
spiegano dal Comune – sarà utilizzato per l’acquisto di dispositivi di
protezione individuale per personale, sanitario e non, impegnato
nell’espletamento dei servizi essenziali e forze di Protezione civile locale.
Se al termine dell’emergenza risulteranno somme residue – concludono – queste
saranno utilizzate per azioni di potenziamento dell’offerta sanitaria
dell’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi>.
Ma non solo raccolte fondi,
perché sono diverse le iniziative in essere in diversi comuni del comprensorio
del Lazio sud che si stanno organizzando con diversi progetti solidali, che
cambiano nel nome ma non nei contenuti. A fare notizia sono soprattutto il
servizio dedicato alle persone anziane, a coloro che sono chiuse in casa per
via o dell’età o perché in quarantena obbligatoria e impossibilitate a fare la
spesa. Sono partiti così i progetti “Noi 100 ci siamo” a Gaeta, “Itri
Solidale”, “Alla tua spesa ci pensiamo noi” a Fondi, o due progetti di Formia e
Minturno, il primo in collaborazione con il Ver Sud pontino, il secondo con la
Confcommercio Lazio Sud. In diversi centri, infatti, anche le associazioni
impegnate nel sociale si stanno prodigando per aiutare proprio quelle fasce di
popolazione più in difficoltà per portare direttamente presso le proprie
abitazioni farmaci e beni di prima necessità. È la dimostrazione, che la
solidarietà va oltre la paura, che il voler fare del bene riesce a superare
anche le barriere del contagio. Qualcosa che fa onore alle tante persone che si
stanno spendendo per cercare di alleviare, in tanti modi, anche attraverso il
semplice supporto morale, uno dei periodi più difficili della storia del nostro
Paese.