sabato 28 marzo 2020

Aiuti e solidarietà in tempo di Coronavirus

 Avvenire - Lazio Sette

In questi giorni continuano a cambiare le nostre abitudini e a risentirne di più sono soprattutto le persone anziane, a cui si ricorda è sconsigliato anche uscire di casa per fare la spesa. Ma le raccomandazioni valgono per tutti. Spesso viene ricordato come è richiesto solo di stare a casa, mentre ci sono tante persone che, soprattutto per via delle professioni che svolgono sono costrette a dover uscire di casa e recarsi sul posto di lavoro. 
In particolar modo tutti coloro che lavorano nell’ambito sanitario, ma non solo. Basti pensare anche alle istituzioni che in questi giorni drammatici sono costrette a dover coordinare un’emergenza che, come ha affermato lo stesso presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte: <È l’emergenza più grave affrontata dal nostro Paese dal secondo dopoguerra>. Per questo, spesso sembra non bastino le misure messe in campo. Tra l’impegno dello Stato nel cercare di affrontare la situazione con il rifinanziare la sanità e aumentare l’assistenza ai tanti malati di Covid-19 o Sars-cov-2 e i tanti dai territori che cercano di issare un muro di solidarietà per arginare la diffusione del virus; o ancora alle modalità di sostegno all’emergenza di carattere economico. Partendo proprio da due delle più belle iniziative di sostegno di carattere economico arrivano da Formia e da Fondi due esempi. Nel primo caso, i soldi vengono raccolti per essere da supporto all’acquisto di materiale e attrezzature necessarie all’ospedale Dono Svizzero. Una campagna di solidarietà che nel giro di sole ventiquattro ore aveva visto il conto corrente dedicato raccogliere oltre 20 mila euro, come ha spiegato il sindaco di Formia Paola Villa (IBAN  IT05 L053 7273 9800 0001 1022 898 con causale: “Donazione per DPI e ventilatori polmonari per l’Ospedale Dono Svizzero di Formia”). 
Altra città, altro conto corrente, altre donazioni: parliamo di Fondi, che ormai da qualche giorno è “zona rossa” per arginare il contagio da Covid-19. Qui a rendere noto della possibilità di fare donazioni è stato il Comune (causale “Sostegno emergenza coronavirus”, IBAN: IT69 N052 9673 979C C005 0025 661) che ha spiegato come la Banca Popolare di Fondi ha già fatto una donazione iniziale da 20 mila euro a cui si sono aggiunte le indennità di autorevoli esponenti istituzionali della zona. <Il ricavato – spiegano dal Comune – sarà utilizzato per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per personale, sanitario e non, impegnato nell’espletamento dei servizi essenziali e forze di Protezione civile locale. Se al termine dell’emergenza risulteranno somme residue – concludono – queste saranno utilizzate per azioni di potenziamento dell’offerta sanitaria dell’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi>. 
Ma non solo raccolte fondi, perché sono diverse le iniziative in essere in diversi comuni del comprensorio del Lazio sud che si stanno organizzando con diversi progetti solidali, che cambiano nel nome ma non nei contenuti. A fare notizia sono soprattutto il servizio dedicato alle persone anziane, a coloro che sono chiuse in casa per via o dell’età o perché in quarantena obbligatoria e impossibilitate a fare la spesa. Sono partiti così i progetti “Noi 100 ci siamo” a Gaeta, “Itri Solidale”, “Alla tua spesa ci pensiamo noi” a Fondi, o due progetti di Formia e Minturno, il primo in collaborazione con il Ver Sud pontino, il secondo con la Confcommercio Lazio Sud. In diversi centri, infatti, anche le associazioni impegnate nel sociale si stanno prodigando per aiutare proprio quelle fasce di popolazione più in difficoltà per portare direttamente presso le proprie abitazioni farmaci e beni di prima necessità. È la dimostrazione, che la solidarietà va oltre la paura, che il voler fare del bene riesce a superare anche le barriere del contagio. Qualcosa che fa onore alle tante persone che si stanno spendendo per cercare di alleviare, in tanti modi, anche attraverso il semplice supporto morale, uno dei periodi più difficili della storia del nostro Paese.