venerdì 28 febbraio 2020

Fondi Vera, M5S e FdI-ex Lega: in arrivo altri candidati sindaco



Fondi Vera, M5S e FdI-ex Lega: in arrivo altri candidati sindaco

Fine settimana caldo per la politica fondana in vista delle elezioni di primavera. Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, infatti, la corsa a sei sembra certa. A Luigi Parisella, Beniamino Maschietto e Raniero De Filippis – ognuno a loro modo già in campagna elettorale – nei prossimi due giorni dovrebbero aggiungersi, salvo eclatanti colpi di scena, altri tre candidati a sindaco.
Mai come in questa tornata elettorale, infatti, la macchina politica sembra essere un grande puzzle che si sta componendo un tassello alla volta. Così, mentre i tre candidati già scesi in campo sono alle prese con composizione delle liste e definizione delle coalizioni, chi con riunioni dell’ultimo momento chi rispettando delle scadenze imposte del cronoprogramma elettorale, sono pronti a lanciarsi nella mischia.

La cosa certa, perché annunciato ormai da tempo, è che la civica Fondi Vera domani alle 12 svelerà il nome del candidato sindaco. Si sono fatti molti nomi negli ultimi mesi attorno alla creatura civica che ha provato ad aggregare trasversalità e under 40, ma nessuno ha la certezza di chi sia colei o colui che guiderà lo schieramento al voto. Quel che pare concreto, però, è che sia tramontata da qualche settimana la possibilità che a guidare Fondi Vera fosse qualcuno di esterno al movimento, un professionista conosciuto a garanzia della pluralità. È dunque molto probabile, ma ormai l’attesa è davvero poca, che la soluzione interna sia la più plausibile, con uno di coloro che hanno dato il via al movimento, ovvero Francesco Ciccone e Paolo De Arcangelis in pole. Ma voci di piazza vedrebbero proprio Francesco Ciccone come favorito numero uno.
Diversa, è la situazione in casa Movimento Cinque Stelle, dove tra voci e ipotesi di rottura, più di qualcuno aveva paventato che i grillini rischiassero di non presentare la lista. Nelle ultime settimane, però, più di qualcosa è cambiato: quelli che sembravano ostacoli insormontabili sembrano essere stati superati e si chiacchierano diversi nomi come quelli papabili per la corsa a primo cittadino. Salvo rinvii dell’ultimo minuto, questa sera dovrebbe esserci la riunione della definitiva fumata bianca. Primo passo per presentare la lista al nazionale e ottenere il simbolo in vista delle elezioni. Fino a qualche settimana fa il nome favorito sembrava quello di Luca Mastromattei, ma negli ultimi giorni si parla insistentemente di Giuseppe Manzo che proprio questa sera potrebbe essere – il condizionale è d’obbligo – investito del ruolo di candidato sindaco. Un altro nome è molto chiacchierato attorno al Movimento Cinque Stelle, ma per lui dovrebbe esserci più un ruolo tipo quello di capolista, è Antonio Forte.
Infine, in ordine temporale, c’è la questione della destra con Fratelli d’Italia e gli ex Lega, che a questo punto dovrebbe essere definita nella conferenza stampa denominata “Liberi di essere…” e convocata per domenica mattina alle 11.30 presso l’albergo dei Fiori. Una conferenza congiunta, stando ai nominativi di chi dovrebbe intervenire, del partito di Giorgia Meloni e degli ex dirigenti della Lega che hanno abbandonato il partito di Salvini per non subire – a detta loro – la linea “imposta” dal regionale di un’alleanza non digerita con Forza Italia. Al tavolo dei relatori lo stato generale di Fratelli d’Italia con tanto di rappresentanti istituzionali parlamentari ed eurodeputati. In questo caso, il nome del candidato sindaco, dovrebbe ricadere comunque su una delle persone sedute al tavolo dei relatori. Tra questi spiccano sicuramente quello dell’avvocato Giulio Mastrobattista, il quale però sembra punti più a coordinare la campagna più che a condurla, e quello dell’ex vice coordinatore Lega più volte indicato come possibile candidato sindaco, ovvero Marco D’Ettorre, che a questo punto sembra il favorito.
Giorni intensi a quanto pare, ma da lunedì forse, il quadro dei candidati a sindaco potrebbe essere completo e a quel punto dovrebbe mancare solo – si fa per dire – l’altro quadro, quello delle liste, dove spesso si gioca la vera partita.