13 aprile 2017
di Simone Nardone
Mauro Pecchia è il candidato a sindaco di Gaeta espressione di CasaPound. Nella vita ha conseguito la maturità scientifica per poi proseguire con studi in Scienze storiche. Oggi, a 28 anni, è tutor scolastico. Dichiaratamente di destra radicale, o come ci ha spiegato lui stesso, dell’area politica “non conforme”, è sostenuto dalla sola lista di estrema destra, che come la definisce lo stesso Pecchia, sarà composta da “combattenti di CasaPound Italia, lavoratori e disoccupati”.
Cosa l’ha spinta a candidarsi a sindaco di Gaeta?
“Dopo quasi dieci anni di politica di strada, battaglie in difesa del popolo italiano e associazionismo abbiamo deciso di portare le nostre istanze all’interno del dibattito e del confronto elettorale. Vogliamo chiedere al popolo gaetano di optare per una scelta forte e rivoluzionaria."
Qualora venga eletto primo cittadino, quale pensa sia il primo provvedimento o il primo atto che firmerebbe?
“Il primo provvedimento che prenderei come primo cittadino della città di Gaeta sarebbe quello di approvare l’applicazione di una riduzione dell’importo di pagamento della TARSU (tassa sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani), per le famiglie in condizioni economiche disagiate, dell’abitazione principale, individuando tre fasce di reddito calcolato ai fini ISEE, cui corrisponderanno percentuali di sgravio differenti.”
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Qual è la sua idea di turismo per Gaeta?
“La mia idea di turismo per Gaeta è basata sul modello scozzese-irlandese: di qualità, diffuso tutto l’anno e che coinvolga i nostri giovani. Noi vogliamo che ai ragazzi della nostra città vengano affidati spazi per permettere loro di gestirli attraverso la realizzazione di progetti innovativi, vitali e dinamici. Vogliamo riportare al centro della proposta turistica i nostri beni storico-artistici.”
Ci sono altre politiche di sviluppo per il territorio e per il rilancio dell’economia locale che sono presenti nel suo programma?
“La nostra giunta rinuncerà agli indennizzi per creare un fondo che avrà come principale funzione quella di creare un’agenzia per lo sviluppo locale, per il rilancio dell’economia del territorio e combattere l’emigrazione giovanile.”
Siete in otto a concorrere per la carica di sindaco, pensa ci sia un favorito su tutti per la vittoria?
“Sicuramente ci sono favoriti e meno favoriti, in base ai vari sondaggi che infiammano la campagna elettorale, però noi crediamo sia più utile e produttivo concentrarsi sul proprio percorso e non su quello degli altri.”
Sicurezza e proposte anti degrado messe in evidenza con blitz e iniziative shock. Pensate che queste dinamiche paghino in campagna elettorale?
“Quando organizziamo ogni nostra iniziativa non pensiamo se essa paghi o meno in campagna elettorale, se crediamo che sia giusto farla agiamo di conseguenza. Le nostre azioni spesso sono legate a situazioni segnalateci da cittadini delle periferie, nostri sostenitori e compatrioti stanchi del disagio e del degrado che regnano in determinate zone della nostra città. La sicurezza e la lotta al degrado sono per noi delle priorità e lo abbiamo sempre dimostrato, sono anni che ci battiamo per questo, al di là delle elezioni, e continueremo a farlo al di là di ogni risultato elettorale.”
Perché gli elettori gaetani dovrebbero votare lei e non uno dei suoi sfidanti?
“Gli elettori gaetani dovrebbero votare me, e i nostri candidati consiglieri, perché siamo combattenti di CasaPound Italia, dunque patrioti disinteressati che si battono da anni in difesa del popolo italiano. Siamo stati, siamo e saremo in prima linea in sostegno di un popolo abbandonato e martoriato dalla politica del palazzo. C’è sempre più bisogno di rivoluzione in questa città e vogliamo quindi portare la nostra idea rivoluzionaria all’interno del Consiglio Comunale di Gaeta”.