giovedì 20 aprile 2017

Elezioni amministrative, Vallucci: “A Gaeta serve sindaco donna”

da www.h24notizie.com

19 aprile 2017

di Simone Nardone

Laura Vallucci, 42 anni, nata a Cassino ma a Gaeta da oltre 20 anni, è la candidata sindaco designata dal Meetup Gaeta 5 Stelle. Si definisce da sempre “un’ammiratrice di Beppe Grillo”, ma ancora non è ufficialmente la candidata del Movimento in quanto in attesa della certificazione della lista che potrebbe avvenire a breve.

Cosa l’ha spinta a candidarsi a sindaco di Gaeta?

“Non mi sono candidata, sono stata scelta attraverso le ‘comunarie’, una votazione all’interno del Meetup dove sono gli attivisti ad esprimere la candidatura a sindaco. Preciso che al momento siamo ancora in attesa che il m5s certifichi la lista. Ho deciso di accettare questo incarico spinta dalla passione che nutro per l’attività civica e politica, dalla quale nessun cittadino dovrebbe prescindere per far valere i propri diritti, e perché desidero combattere contro abusi e corruzione per ridare un futuro a questo paese, fuori da logiche affaristiche o di partito. La ‘politica tradizionale’ ha fallito e tradito il suo mandato e solo un duro lavoro e tanta passione possono riportarla al suo vero ruolo, cioè quello di essere al servizio del cittadino”.

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Se le parlo dei primi cento giorni di amministrazione, qual è il primo provvedimento che pensa possa mettere in atto la sua giunta qualora venga eletta prima cittadina?

Premesso che solitamente rifiuto la logica dei cento giorni in quanto la consiliatura dura 5 anni, la prima cosa che va fatta è la due-diligence su tutti gli atti e i procedimenti in essere nel Comune. Se sarò sindaca di Gaeta le autorità competenti saranno informate di ogni eventuale irregolarità dovesse venire fuori da questi controlli. Non possiamo farci carico di situazioni pregresse che non sono dipese da noi. Contestualmente verranno immediatamente e concretamente applicati i principi di trasparenza, legalità e partecipazione che sono nel Dna del Movimento 5 stelle. Riporteremo la macchina amministrativa ad un normale funzionamento e attueremo i punti del nostro programma incominciando dai problemi più urgenti, mettendo al primo posto i bisogni dei cittadini”.

Quando si parla di Gaeta non si può che pensare al turismo. Qualora dovesse essere eletta, cosa e come cambierebbe l’approccio dell’amministrazione comunale alle politiche per il turismo?

“Gli sforzi di questa amministrazione per la destagionalizzazione dei flussi turistici sono da apprezzare, tuttavia ritengo che ci siano ancora molte carenze organizzative sopratutto per la qualità dei servizi offerti. Per far sì che questi eventi diventino strutturali e sostenibili, molto c’è da fare, bisogna migliorare l’accoglienza e la vivibilità cittadina anche in quei periodi. Penso al trasporto pubblico locale, alla sicurezza, alla salute, alla disponibilità di posti letto, ai parcheggi, o a soluzioni di mobilità collettiva. Stimolante per noi sarà il coinvolgimento dei gaetani sia giovani che meno giovani, delle associazioni e delle organizzazioni sul territorio, al fine di creare eventi che valorizzino le bellezze, le tradizioni, anche quelle religiose, e la storia di Gaeta, per puntare ad un turismo di qualità. Il mio sogno è quello di vedere, attraverso il recupero ed il restauro di siti storici, Gaeta annoverata tra i beni dell’Unesco quale “patrimonio dell’umanità”.

Quali sono altre politiche di sviluppo per il territorio che sono presenti nel suo programma elettorale?

“Faccio una premessa: Gaeta ha sul suo territorio molti enti che gestiscono intere aree del tessuto urbano cittadino: l’autorità portuale, il demanio, il consorzio industriale, l’ente parco, la capitaneria, la Nato, Questi enti non sono controllati direttamente dall’amministrazione comunale. Di fronte a questo difficile reticolato di interessi e competenze diverse, quello che può fare il sindaco è avviare con essi un serio dialogo che miri al superamento dei personalismi e a scelte condivise, lungimiranti e dirette al bene dell’intera comunità, soprattutto per la creazione di nuovi sbocchi lavorativi, per un futuro sostenibile sia in termini ambientali che di qualità della vita. Tanto lavoro ci sarà da fare per risolvere gli annali problemi di viabilità e parcheggi. Puntiamo al potenziamento del trasporto pubblico locale, alla riapertura dell’ex rete ferroviaria Formia-Gaeta e alla realizzazione di una rete organica di piste ciclabili collegate anche ad altri comuni. Trasporto via mare, con metro del mare, sia alla scoperta dei nostri litorali, ma anche all’accoglienza di navi passeggeri e crocieristica. Per il rilancio del lavoro molto importanti sono le nuove politiche di sviluppo nel comparto turistico, ma anche dell’agricoltura e della pesca, incentivate dall’ultima programmazione sui fondi europei. La tutela ambientale delle biodiversità anche marine. Il rilancio dell’area portuale verso nuovi mercati, e nuove prospettive per l’area industriale che possano accogliere nuove start-up innovative, sostenute sempre dal piano 2016-2020 sui fondi europei. Inoltre il M5S da sempre sostiene le piccole e medie imprese grazie al microcredito finanziato con il taglio degli stipendi degli eletti al parlamento e nelle regioni con oltre 20 milioni di euro. Con le mani libere da interessi privatistici, il futuro si può riscrivere.”

Il M5S da sempre fa della “democrazia diretta” un proprio cavallo di battaglia. In che modo pensate di applicarla all’amministrazione di Gaeta qualora riuscirete ad imporvi alle urne? 

“La partecipazione di tutti i cittadini alla vita pubblica è fondamentale, quello che chiediamo loro, infatti, prima dei voti è la partecipazione. Se amministreremo questa città, troveranno applicazione le disposizioni di cui allo Statuto comunale in materia di petizioni, consultazioni e referendum cittadino e faremo sì che questi siano senza quorum, inoltre ci impegneremo regolarmente in “question-time”, incontri pubblici, dirette streaming dei Consigli Comunali consultabili anche terminata la seduta, faremo sondaggi anche attraverso l’uso della rete e attiveremo procedure di “dibattito pubblico” su grandi lavori di interesse collettivo.”

Tanti pretendenti per la fascia tricolore, addirittura otto, ma lei è l’unica donna? Pensa che il genere possa avere un “peso elettorale”, sia in positivo che in negativo?

“Gaeta non ha mai avuto un sindaco donna e si vede. Di solito le donne sono molto pratiche, empatiche, tendono ad occuparsi più delle persone che degli oggetti, sanno intrecciare rapporti sociali proficui e duraturi. Seguendo l’innato istinto materno, tendono a proteggere i più deboli e a fare scelte lungimiranti pensando al futuro dei propri figli, che vada oltre i 5 anni di una consiliatura e oltre l’interesse per una rielezione. Per me sono importanti i particolari, piccole cose che possono migliorare la vita di tutti i giorni, rispetto alla megalomania di grandi progetti che spesso tralasciano praticità e buon senso. Se queste possono essere delle qualità, allora credo che il genere possa contare. Io mi riconosco molto in questi valori.”

Perché gli elettori gaetani dovrebbero votare lei e non uno dei suoi sfidanti?

“Ho sposato la causa del Movimento 5 Stelle perché credo profondamente nei suoi principi e valori, parole queste ultime che nel tempo avevano perso qualsiasi significato. Oggi la società non può più permettersi corruzione, illeciti e abusi. Lotto da anni con il M5S per riportare questo paese alla normalità di un paese civile, gestito dai cittadini per i cittadini e non da delegati che promettono, ma che di fatto pensano solo ad un loro tornaconto personale. Per questo motivo noi vorremmo un elettorato consapevole, informato e che soprattutto partecipi e controlli il nostro operato. Non un voto di delega ma di partecipazione. Credo che siano concetti rivoluzionari anche per una città come Gaeta, spero che i gaetani abbiano il coraggio di incominciare questa rivoluzione culturale insieme a noi.”