07/01/12 - Costruito nella zona Portone della Corte di Fondi, il cantiere è ormai ultimato da tempo ma rimane in totale abbandono
“Il cantiere del parco scuola per l’educazione del traffico
è chiuso ormai da svariati mesi. L’erba continua inesorabilmente a crescere e
lo stato di abbandono ad intensificarsi. La situazione è abbastanza triste, per
quella che continua a sembrare l’ennesima cattedrale nel deserto della 167
fondana”. Queste frasi non sono state scritte nei giorni scorsi né poche
settimane fa, bensì sono apparse su questa testata il 25 maggio del 2010, anche
se la situazione ad oggi non è molto dissimile. A distanza di oltre un anno e
mezzo sono state asfaltate le stradine interne e posizionati i cartelli
stradali, sono stati effettuati gli ultimi ritocchi, ma poi l’erba ha preso il
sopravvento. Il cantiere è ormai ultimato da diverso tempo ma di inaugurazione
di questa opera pubblica non se ne sente neppure parlare. I lavori dovevano
terminare a metà 2009 ma tra ritardi e problemi con finanziamenti sovracomunali
diversi rinvii si sono susseguiti nel corso del tempo. Poi sono arrivate le
rassicurazioni di quella che allora era la nuova giunta De Meo, che dopo
qualche mese dall’insediamento aveva spiegato che i lavori sarebbero ripresi a
breve e che nel giro di pochi mesi si sarebbe arrivati prima alla consegna dei
lavori e poi all’inaugurazione dell’area. A distanza ormai di più di un anno
possiamo constatare come i lavori sono sì stati conclusi, ma che l’area rimane
ancora recintata e in stato di totale abbandono senza che nessuno possa
usufruirne. Eppure per realizzare il parco scuola del traffico che si trova tra
via Lazio e via Liguria sono stati spesi quasi due milioni di euro, e i
cittadini del quartiere Portone della Corte devono continuare a fare i conti
con l’ennesima opera realizzata e mai consegnata alla cittadinanza, come la
piccola struttura adiacente la biblioteca comunale che ormai da diversi lustri si
trova nel Piazzale delle Regioni senza che sia mai stata resa fruibile dalle
varie amministrazioni susseguitesi nel corso degli anni.
Simone Nardone
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