sabato 14 gennaio 2012

"Verso quale Marina di Fondi?" Fiore pungola De Meo

14/01/12 - Fondi, Il capogruppo Pd fa eco all'ex sindaco Parisella su usi civici e sviluppo turistico del litorale


La Marina di Fondi si farà? Non si farà? E’ effettivamente stato snaturato il progetto iniziale? Difficile rispondere a queste domande, ma continuano a moltiplicarsi gli interrogativi in città, dopo l’approvazione del famoso atto di indirizzo politico sugli usi civici e dopo le osservazioni dell’ex sindaco Luigi Parisella che giovedì mattina durante la trasmissione radiofonica “20 Risposte” aveva criticato apertamente la linea dell’amministrazione De Meo. Adesso, in supporto arriva anche una nuova presa di posizione del circolo locale del Pd che con Bruno Fiore rilancia sulla questione. “C’era una volta la Marina di Fondi” esordisce nella nota il capogruppo democratico. L’accusa mossa dall’esponente del Pd è rivolta direttamente al “silenzio assordante” del sindaco De Meo sulle questioni poste da un gruppo di cittadini sull’argomento. “Nel lontano 1967 una’avveduta classe dirigente, assolutamente trasversale fra le forze politiche, e con la sola opposizione degli occupatori abusivi delle aree – ricorda Fiore facendo una cronostoria della vicenda – chiese ed ottenne dall’allora sottosegretario al Ministero dell’agricoltura, con delega agli Usi Civici, Dante Schietroma di certificare con apposito decreto l’avvenuto, incontestabile, mutamento di destinazione delle aree ricadenti nella zona a mare del demanio civico, aree che erano ormai, e sono tuttora, destinate e destinabili con profitto unicamente ad attività di tipo turistico. Il Comune di Fondi aveva, ed ha ancora, la possibilità di programmare la realizzazione di strutture finalizzate all’utilizzo a fini turistici della fascia costiera, un’area di ben 90 ettari. Dopo quarantacinque anni quando le potenzialità turistiche, e non certo agricole, dell’area  a mare sono ancora più evidenti – rilancia Fiore – l’amministrazione comunale ha votato in consiglio comunale un ordine del giorno con il quale propone alla Regione Lazio di dimezzare l’area a mare soggetta al cambio di destinazione del Decreto Schietroma, limitandola alla sola fascia di 300 metri che, va dalla battigia alla Flacca”. Sulla base di questa lunga riflessione l’esponente di spicco del Pd fondano pone ulteriori quesiti sulla faccenda invitando il primo cittadino a spiegare quale “Marina di Fondi” vuole realizzare e a quale sviluppo turistico sta pensando. In un solo e più semplice interrogativo, Fiore pone una domanda che in città si pongono tutti: è ancora in piedi il progetto della Marina di Fondi?
Simone Nardone