14/01/12 - Fondi, Il capogruppo Pd fa eco all'ex sindaco Parisella su usi civici e sviluppo turistico del litorale
La Marina di Fondi si farà? Non si farà? E’ effettivamente
stato snaturato il progetto iniziale? Difficile rispondere a queste domande, ma
continuano a moltiplicarsi gli interrogativi in città, dopo l’approvazione del
famoso atto di indirizzo politico sugli usi civici e dopo le osservazioni
dell’ex sindaco Luigi Parisella che giovedì mattina durante la trasmissione radiofonica
“20 Risposte” aveva criticato apertamente la linea dell’amministrazione De Meo.
Adesso, in supporto arriva anche una nuova presa di posizione del circolo
locale del Pd che con Bruno Fiore rilancia sulla questione. “C’era una volta la
Marina di Fondi” esordisce nella nota il capogruppo democratico. L’accusa mossa
dall’esponente del Pd è rivolta direttamente al “silenzio assordante” del sindaco
De Meo sulle questioni poste da un gruppo di cittadini sull’argomento. “Nel
lontano 1967 una’avveduta classe dirigente, assolutamente trasversale fra le
forze politiche, e con la sola opposizione degli occupatori abusivi delle aree
– ricorda Fiore facendo una cronostoria della vicenda – chiese ed ottenne
dall’allora sottosegretario al Ministero dell’agricoltura, con delega agli Usi
Civici, Dante Schietroma di certificare con apposito decreto l’avvenuto,
incontestabile, mutamento di destinazione delle aree ricadenti nella zona a
mare del demanio civico, aree che erano ormai, e sono tuttora, destinate e
destinabili con profitto unicamente ad attività di tipo turistico. Il Comune di
Fondi aveva, ed ha ancora, la possibilità di programmare la realizzazione di
strutture finalizzate all’utilizzo a fini turistici della fascia costiera,
un’area di ben 90 ettari. Dopo quarantacinque anni quando le potenzialità
turistiche, e non certo agricole, dell’area
a mare sono ancora più evidenti – rilancia Fiore – l’amministrazione comunale
ha votato in consiglio comunale un ordine del giorno con il quale propone alla
Regione Lazio di dimezzare l’area a mare soggetta al cambio di destinazione del
Decreto Schietroma, limitandola alla sola fascia di 300 metri che, va dalla
battigia alla Flacca”. Sulla base di questa lunga riflessione l’esponente di
spicco del Pd fondano pone ulteriori quesiti sulla faccenda invitando il primo
cittadino a spiegare quale “Marina di Fondi” vuole realizzare e a quale
sviluppo turistico sta pensando. In un solo e più semplice interrogativo, Fiore
pone una domanda che in città si pongono tutti: è ancora in piedi il progetto
della Marina di Fondi?
Simone Nardone