martedì 3 gennaio 2012

Usi civici, Bruno Fiore all'attacco

03/01/12 - L'amministrazione ci dica cosa ne sarà di quei 45 ettari


Il consigliere comunale di Fondi del Partito democratico Bruno Fiore nel corso dell’ultimo consiglio comunale ha preso la parola a lungo per parlare proprio degli usi civici fondani e non, mettendoli in relazione con la tanto sbandierata “Marina di Fondi”. “Ultimo, doloroso capitolo – ritiene il capogruppo democratico - è la proposta di ridurre l’area nella zona a mare del demanio delimitata dal Decreto Schietroma che nel 1967, con il quale, riconoscendo la mutata natura dei terreni a mare che con il passaggio della Flacca avevano assunto una potenzialità spiccatamente turistica, senza conservare peraltro quella originariamente agricola. Oggi si propone, inopinatamente, dopo aver sbandierato da parte del centro destra la realizzazione della Marina di Fondi, di ridimensionare l’area da utilizzare a scopi collettivi, limitandola ai 300 metri che partono dalla battigia per andare verso la statale Flacca, per realizzare la quale si dovrà, inevitabilmente, ricorrere ad una variante al Prg. Il Comune di Fondi – ha concluso l’esponente democratico – che, per quasi cinquanta anni ha sempre rivendicato unanimemente in atti ufficiali, con amministrazioni anche di diverso orientamento politico, la disponibilità di un’area preziosa e delicata per realizzare gli interessi collettivi, oggi vorrebbe dimezzare quest’area portandola da 90 a 45 ettari circa, non tenendo conto dei vincoli già dati dal Piano Territoriale paesaggistico Regionale, senza dirci i motivi di tale sconsiderata scelta”. Come ha fatto nel corso dell’ultimo consiglio comunale Fiore continua a chiedere che ne sarà dei 45 ettari di terreni che con l’atto di indirizzo politico vengono “esclusi” da quella zona istituita dal decreto Schietroma del 1967.