venerdì 31 dicembre 2010
Nove mesi di "normalità" politica, il bilancio
31/12/2010 - E’ tempo di bilanci per la politica fondana. A distanza di nove mesi dalle amministrative è opportuno sottolineare che le opposizioni non godono di un’ottima salute. C’è comunque del dinamismo all’interno di entrambi gli schieramenti di minoranza, sia quello rappresentato da Maria Civita Paparello che quello con a capo Franco Cardinale. Allo stesso tempo è altrettanto vero che ognuno sembra fare opposizione a modo proprio, anche al di fuori di ideologie politiche e di rapporti di alleanze all’interno delle coalizioni. Dinamiche queste che hanno creato più di qualche problema a entrambi gli schieramenti di minoranza. Ma è ovvio che la grande attesa era per la giunta De Meo, che si è ritrovata ad analizzare e a far fronte a diversi problemi, impegnandosi quasi su ogni campo. Impegni, che spesso però, non hanno mostrato i frutti sperati. Esempio lampante rimane il grande cantiere di Piazza De Gasperi che doveva essere liquidato per la fine di luglio, come annunciato dalla stessa amministrazione, e che invece regna ancora sovrano al centro di Fondi senza sapere quando avverrà l’inaugurazione. Rimane al centro del dibattito anche l’annoso problema degli usi civici con un costante scontro frontale con le opposizioni. Irrisolti sono i problemi delle periferie, delle contrade e di alcuni quartieri, fra tutti quello de Le Spinete. Più di qualche dubbio rimane ancora in merito ai conti pubblici, anche malgrado l’obiettivo ancora una volta centrato del patto di stabilità. Situazione economica non rosea per il comune di Fondi, anche se come più volte sottolineato dall’amministrazione, è molto migliore di quella di comuni limitrofi. Per non parlare poi del grande problema della viabilità. Accuse di immobilismo politico dalle opposizioni e risposte dettagliate della maggioranza, e tante questioni che rimangono ancora irrisolte o lontano dal dibattito politico, anche nove mesi dopo le elezioni amministrative.
Simone Nardone
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lunedì 27 dicembre 2010
Sfregio alla Madonnina di San Paolo
26/12/2010 - La notte di Natale per i credenti è uno dei momenti più importanti dell’anno liturgico, poiché torna a nascere Gesù bambino. Purtroppo, però, per i parrocchiani di San Paolo a Fondi, la sveglia della mattina di Natale è stata tutt’altro che felice. Nella notte tra il 24 e il 25, alcuni vandali sono entrati in azione, prendendosela con la statua della Madonna della medaglia miracolosa posta nel piazzale antistante la chiesa. Nello specifico, all’immagine della vergine è stata mozzata la mano destra e lesionato tutto il braccio. Non contenti i teppisti hanno anche provveduto a rompere un altro pezzo di marmo posto di fronte alla statua, all’interno della piccola area verde che la circonda. Il vice parroco padre Luigi Lo Stocco commenta l’accaduto con un detto popolare: “Scherza con i fanti, ma non scherzare con i santi; – continuando – ella ha già perdonato questi malfattori, che si son serviti proprio della notte di Natale per mettere in atto il folle gesto”. I fedeli, invece, insieme al parroco don Mariano Parisella non possono far altro che denunciare l’accaduto come un atto ignobile che getta solamente del discredito su tutta la zona. Quel che è certo è che lo sfregio, tocca la sensibilità di tantissimi cristiani che si sentono attaccati nei loro più intimi sentimenti di fede. “L’atto vandalico ai danni della Madonnina è uno sgarbo che ha bisogno necessariamente di una riparazione, da parte di chi l’ha commesso” commenta padre Luigi Lo Stocco. Tra l’altro, già alcuni giorni fa l’edificio della parrocchia di San Paolo era stato preso di mira dal gruppo che viene chiamato nella zona comunemente come “la banda del rame”. Alcune condotte realizzate con il prezioso metallo, infatti, sono state staccate e portate via nella notte. Ma siccome i furti non sono bastati, ecco anche l'ignobile atto vandalico alla statua della madonnina, che ora rimane lì con una mano mozzata, segno inequivocabile dello scarso rispetto altrui e dell'accaduto della notte di Natale.
Simone Nardone
sabato 4 dicembre 2010
Stazione al buio
04/12/2010 - La stazione ferroviaria di Fondi continua a non avere pace. Dopo le macchinette automatiche non funzionanti, le obliteratrici che funzionano a intermittenza, gli ascensori del soprapassaggio che spesso sono in manutenzione e gli infiniti disagi che Trenitalia inserisce gratuitamente nel biglietto dei pendolari, da qualche giorno alla stazione di Fondi regna sovrano il buio. Naturalmente le tenebre occupano tutta la parte esterna della stazione e quindi tutta la zona del parcheggio e della strada che collega la ferrovia alla via Fondi-Sperlonga. All'interno della recinzione, sulle banchine e nei pressi dei binari la luce c'è per fortuna, anche perché sennò non potrebbero neppure camminare i treni. In questo modo, però, è più facile mettere in evidenza tutti i limiti di una stazione che è molto frequentata da tantissimi pendolari soprattutto nelle ore notturne. E' da sottolineare, infatti, che da Fondi partono numerosi corrieri per Roma, prima ancora che faccia giorno, con i treni delle 4,30 e delle 5, e molti lavoratori e studenti che si recano a Roma, Napoli e Latina che prendono il treno delle 6, quando ancora deve fare giorno. Se poi si considera che nei periodi invernali la notte scende intorno alle 17 è facilmente intuibile che la maggior parte di coloro che rientrano a casa dopo il lavoro o dopo una giornata di studi universitari arrivino a Fondi con il buio trovando i lampioni spenti e il parcheggio della stazione avvolto nelle tenebre, spesso con gravissime difficoltà anche visive per individuare la posizione dell'autobus o della propria autovettura. Il tutto senza considerare il problema della sicurezza che viene amplificato in assenza di luci e nel parcheggio della stazione. Non è il caso di sorprendesi se molti pendolari continuano ad abbandonare la stazione di Fondi, optando per quella poco distante di Monte San Biagio.
Simone Nardone
Fiore e De Meo, polemiche sull'assestamento di bilancio
02/12/2010 - “L'assestamento di bilancio è scandaloso! Non si trova un centesimo per la cultura e l'istruzione, ma si pensa di spendere 44.000 euro per uno sportello di rappresentanza a Bruxelles”. Questo è ciò che denuncia il capogruppo del Pd Bruno Fiore dopo l'approvazione del punto lo scorso lunedì in consiglio comunale. “Ciò che è stato approvato nella riunione del 29 novembre – ha attaccato Fiore – è da considerare un’altra dimostrazione di mancanza di qualsiasi idea di programmazione della giunta De Meo che ha ridotto da 15.000 a 500 euro le risorse per le attività culturali e che ora su proposta del consigliere Biagio Coppa vuole destinare i 44.000 euro stanziati per i “servizi vari per il turismo” all’apertura di uno sportello comunale a Bruxelles”. Pronta la replica a difesa del proprio operato del primo cittadino fondano, Salvatore De Meo, il quale ha precisato: “Nell’approvazione dell’assestamento di bilancio abbiamo fatto rilevare anche alcuni elementi di novità destinando diverse risorse nel sociale e nella cultura a differenza di coloro che non vogliono vedere queste cose”. Nello specifico il sindaco ha spiegato come questi soldi andranno agli anziani, ai disabili, agli arredi scolastici nonché nell’ambito della cultura e del turismo. “Sinceramente – spiega De Meo – non capisco a cosa si faccia riferimento quando si è frainteso completamente le spiegazioni che io stesso ho dato in merito alle richieste di un altro consigliere comunale che sollecitava l’amministrazione a dotarsi di consulenti per avere finanziamenti comunitari. Solo in questo caso ho parlato di Bruxelles, spiegando che il comune di Fondi ha aderito ad un progetto della Provincia di Latina che si chiama Ufficio Europa che punta a coordinare tutti i comuni per avere un maggiore contatto con l’Unione Europea e che di conseguenza cercherà di veicolare le informazioni soprattutto per quanto riguarda i finanziamenti”. Il comune di Fondi, quindi, non avrà uno sportello a Bruxelles, come conferma il primo cittadino e al contrario di come aveva denunciato il consigliere Fiore. “Tutta questa questione non corrisponde al vero – conclude De Meo – penso sia stato opera di un fraintendimento, dovuto al fatto che qualcuno non ha voluto ascoltare la manovra di bilancio che comincia a dare i primi frutti di questa amministrazione”.
Simone Nardone
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martedì 23 novembre 2010
Caso Fondi: la Caponnetto bacchetta Maroni, botta e risposta Pedica-Fazzone
23/11/2010 - “Il Ministro dell’Interno Maroni non creda di essersi autoassolto recitando il ruolo di Ponzio Pilato. Con le sue dichiarazioni a Lucia Annunziata nella sua trasmissione a Rai 3 sull’esito del “caso Fondi” egli non si è affatto scrollato di dosso le sue pesanti responsabilità. Anzi le ha aggravate”. Sono queste, le parole pesanti che ha usato l’associazione antimafia Caponnetto, dopo le dichiarazioni di domenica pomeriggio del responsabile del Viminale sul “caso Fondi”. “In un altro Paese, - si legge nella nota ufficiale dell’associazione - un Ministro dell’Interno, sconfessato oggettivamente dall’intero Consiglio dei Ministri,compresi quelli del suo stesso partito, si sarebbe subito dimesso. Ma siamo in Italia. Maroni – sempre secondo l’associazione antimafia – è censurabile anche perché, pur conoscendo benissimo la situazione esistente a Fondi e sull’intero territorio circostante e ragioni e condizioni che hanno determinato quella situazione, al di là delle dichiarazioni, di concreto non ha fatto e non fa assolutamente niente per eliminarla”. Di conseguenza, gli esponenti della Caponnetto consigliano al Ministro che su questo punto, “Farebbe meglio a tacere”. Ma l’associazione antimafia non è l’unica a tornare a parlare del così detto “caso Fondi”. Infatti il senatore dell’Idv Stefano Pedica ha chiesto allo stesso ministro di dire pubblicamente chi votò contro lo scioglimento del Comune di Fondi in Consiglio dei Ministri, “così da fugare i dubbi sulla volontà della Lega di combattere le mafie”. Puntuale la replica del senatore del Pdl di Fondi Claudio Fazzone che risponde al collega del partito di Di Pietro affermando “se realmente Pedica vuole come me che si accerti la verità sul cosiddetto “caso Fondi” chieda alla commissione antimafia di tirare fuori dai cassetti la relazione inviata dal presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, l'unico che ha potuto leggere l'intera documentazione e dunque ha potuto mettere nero su bianco circostanze e dati di fatto. La commissione antimafia – ha concluso Fazzone - esamini i documenti e poi si rechi sul posto per accertare se ciò che è stato detto e scritto in questi mesi per demonizzare un'intera comunità corrisponde al vero oppure no”.
S.N.
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Maroni a "in mezz'ora" parla di Fondi
21/11/2010 - Si torna a parlare di quello che è stato agli onori della cronaca per mesi e mesi il “Caso Fondi”. A riportare d’attualità l’argomento è stato il ministro dell’Interno Roberto Maroni, che ha risposto ad alcune domande al programma di Rai 3 “In mezz’ora” condotto da Lucia Annunziata. Il titolare del Viminale, incastrato tra le domande della nota giornalista Rai ha ribadito: “Io ero d’accordo allo scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose, ma a decidere in merito è l’intero Consiglio dei Ministri”. Lo stesso ministro ha ricordato l’evolversi della questione, ricordando che pochi giorni prima della decisioni finale del Governo, il sindaco, la giunta e la maggioranza dei consiglieri comunali si siano dimessi, anticipando di fatto, quello che molto probabilmente sarebbe stato comunque uno scioglimento. Maroni ha anche precisato “la questione Fondi è stata molto particolare, poiché per chi non lo sapesse è rimasta sul tavolo del Consiglio dei Ministri per ben 8 mesi e come ho più volte detto, la mia posizione era per confermare la richiesta del Prefetto, ovvero per sciogliere il Comune”. Chissà se le parole del titolare del Viminale sono bastate ai tanti, che come ha spiegato l’Annunziata hanno scritto alla redazione di “in mezz’ora”, imputando al ministro dell’Interno, che usa come cavallo di battaglia la sicurezza e la lotta alle mafie, il non scioglimento del Comune di Fondi.
S. N.
Faiola pronto ad inviare esposti in Procura
19/11/2010 - Alle minacce del consigliere Arnaldo Faiola, martedì sera in consiglio comunale, seguiranno in modo imminente i fatti. Lo stesso consigliere del gruppo misto fa sapere, infatti, di essere pronto a presentare un esposto alla Procura della Repubblica. A far sbottare Faiola, l’altra sera in consiglio comunale, era stata la proposta di ampliamento del campo sportivo di Madonna degli Angeli, la quale, secondo i consiglieri di opposizione è illegale. “Non si può votare, e neppure presentare una proposta di ampliamento di una struttura abusiva”, aveva commentato il consigliere Faiola in consiglio comunale. Ora fa sapere di essere pronto a presentare l’esposto, che verrà fatto recapitare alla Procura della Repubblica già nelle prossime ore. Infatti, il consigliere comunale eletto nelle file del Pd e poi sganciatosi per aderire al gruppo misto, pare stia solo aspettando se gli altri colleghi dell’opposizione, sia di centro sinistra che di centro destra, vogliano firmare il documento. Va ricordato che tutti i membri dell’opposizione, lo scorso lunedì, in consiglio comunale, al momento dell’approvazione del punto 3, si sono fatti dichiarare assenti uscendo dall’aula, dopo vivacissime polemiche con la maggioranza e l’amministrazione comunale. L’intera opposizione aveva spiegato come “la struttura di Madonna degli Angeli insiste su terreni a destinazione agricola, di cui non è stato mai approvato il cambio di destinazione d’uso e come nel progetto preliminare non venivano elencate le particelle fondiarie su cui deve sorgere la nuova struttura”. Detto ciò, Faiola andrà avanti come anticipato in consiglio comunale. Nell’esposto, menzionerà anche i soldi che il comune di Fondi deve ancora ricevere dalla società che gestisce i parcheggi a pagamento “sul quale - secondo il consigliere di opposizione - l’amministrazione non ha mai riferito in modo soddisfacente”. Nel frattempo dal comune, il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici ribadiscono la regolarità delle procedure riguardanti il progetto di ampliamento della struttura sportiva, accusando le opposizioni di “confondere l’edilizia pubblica con quella privata”.
Simone Nardone
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Ampliamento campo di Madonna degli Angeli, polemiche in consiglio comunale
17/11/2010 - Accesa discussione soprattutto sul punto per i lavori di ampliamento del campo di calcio in località Madonna degli Angeli. La maggioranza, infatti ha portato in consiglio comunale un progetto approvato in commissione sul quale, però, si è acceso un grandissimo dibattito. L'opposizione capitanata dal consigliere Claudio Padula di Uniti per Fondi, ha accusato la maggioranza di approvare un progetto illegale, in quanto la struttura è del tutto abusiva perché insiste su terreni a destinazione agricola, di cui non è stato mai approvato il cambio di destinazione d’uso. Di qui la discussione è stato un continuo botta e risposta tra i banchi della maggioranza e dell'opposizione. Continui momenti di tensione che hanno visto come protagonisti principali il capogruppo del Partito Democratico Bruno Fiore e il consigliere di maggioranza Piero Parisella, che dopo essersele dette di tutti i colori nel foro cittadino, sono stati addirittura separati da alcuni colleghi mentre uscendo dall'aula continuavano animosamente la discussione. Anche il consigliere di opposizione di Progetto Fondi Giorgio Fiore e la presidente del consiglio comunale Maria Luigia Marino, hanno avuto almeno due secchi scambi di battute. Momenti di tensione anche e soprattutto verbali, con il consigliere del gruppo misto Arnaldo Faiola, che ha minacciato di trasferire alla Procura della Repubblica i verbali relativi l'approvazione di tale progetto e i consiglieri di maggioranza che si sono apertamente schierati in difesa del proprio operato votando da soli l'approvazione del punto tre. Infatti tutta l'opposizione, al momento del voto si è alzata e ha lasciato l'aula, non partecipando alla votazione.
Simone Nardone
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Consiglio comunale, si discutono solo 3 punti all'odg
18/11/2010 - Altra riunione fiume del consiglio comunale a Fondi. Alla fine dei 7 punti all'ordine del giorno si è discusso solo dei primi 3, che hanno assorbito praticamente tutte e cinque le ore della riunione dell’ultimo consiglio comunale di Fondi, andato in scena martedì sera. Si è infatti relazionato moltissimo in merito alla rinegoziazione dei mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti. L'assessore al Bilancio Capasso ha spiegato che al momento sono accesi ben 141 mutui dal comune di Fondi che paga totalmente due rate semestrali l'anno di circa 1 milione e 300 mila euro per un totale annuo di oltre 2 milioni e 600 mila euro. Con la rinegoziazione il comune spalmando per più anni alcuni mutui risparmierà annualmente quasi 500 mila euro l'anno, i quali saranno utilizzati per investimenti a favore del territorio. Al termine del dibattito la minoranza di centro-sinistra, su proposta del consigliere di opposizione Luigi De Luca ha richiesto che nel verbale venisse inserita nella delibera l’impossibilità che questi risparmi vengano usati per accendere altri mutui. Proposta che però non è stata accettata. Alla fine il punto in questione è stato approvato con i voti a favore della maggioranza, mentre l'opposizione di centro-destra ha votato contro e quella di centro-sinistra si è astenuta. Sul terzo punto all'ordine del giorno, quello in merito ai lavori di ampliamento del campo di calcio di Madonna degli Angeli, la discussione si è dilungata oltremodo. Alla fine il punto è stato approvato con 17 voti favorevoli e l’abbandono dell’aula da parte della minoranza. Anche sulla votazione, c’è stata qualche velata polemica, poiché la presidente Marino ha fatto ripetere due volte il voto. La seduta del consiglio comunale si è chiusa appena dopo il punto tre all’o.d.g. Tutti gli altri punti, inerenti la pianificazione urbanistica commerciale e le varie alienazioni di terreni di uso civico, non sono stati discussi, rinviando la seduta del consiglio comunale a data da destinarsi. Da sottolineare che la riunione dell'assise si è aperta con un sentito omaggio al Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, leader dell’opposizione democratica in Birmania che ha recentemente riacquistato la libertà dopo oltre 15 anni trascorsi in detenzione.
Simone Nardone
sabato 13 novembre 2010
Rifiuti abusivi vicino il cimitero, inchiodato dal telefonino
11/11/2010 - Un uomo abbandona un cumulo di rifiuti nei pressi del cimitero di Itri, ma viene tradito da una scheda telefonica che ha permesso agli investigatori di rintracciarlo e multarlo. Protagonista della singolare vicenda è un anziano milanese, residente a Itri da qualche tempo. Una pattuglia della Polizia locale, dopo aver visto il cumulo di rifiuti, è voluta andare a fondo, cercando qualche elemento riconducibile al colpevole. In questo modo sono venuti in possesso di un vecchio cellulare che sbucava dall’immondizia dal quale è stata recuperata una scheda che ha permesso ai responsabili comunali di chiamare il gestore che è stato costretto a fornire i dati del colpevole, che ha confessato. Ore contate, anche per altri furbi che gettano rifiuti dove non è consentito. L'assessore all'ambiente, Anna Maria Ialongo, infatti, ha sollecitato controlli meticolosi da parte di Vigili Urbani.
Elettrosmog, Consiglio dei Ministri scrive al comune
11/11/2010 - Il comitato di Fondi “No all'Elettrosmog” continua la sua battaglia contro l'antenna di via Ponte Tavolato. Questa volta, però, Santo Novelli in qualità di presidente, ha preso carta e penna e ha scritto, ai piani alti, inviando una lettera fin’anche al dipartimento della funzione pubblica della presidenza del consiglio dei ministri, il quale si è già adoperato, tramite una missiva indirizzata al segretario generale del comune di Fondi, e al comando locale della polizia municipale per constatare se tutto è stato fatto a norma di legge. Soprattutto, i membri del comitato “No all'Elettrosmog”, non vogliono che il problema rischi di essere fatto passare come un qualcosa di competenza dell'Arpa Lazio, che ricordano, si esprime solo in merito ai valori di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Anche su questo, però, Novelli e compagni ricordano che la stazione radio aveva delle emissioni che erano al limite di quanto previsto dalla normativa già prima che il ripetitore venisse acceso. Oltre a ciò, e al fatto che comunque l'Arpa Lazio aveva indicato precise prescrizioni al gestore telefonico qualora avesse messo in funzione l'antenna, i rappresentanti del comitato attaccano puntualizzando che il problema è solo ed esclusivamente di carattere urbanistico. Infatti, i rappresentanti di “No all'Elettrosmog”, continuano a far presente il fatto che l'antenna è stata accesa solo qualche mese fa con un anno di ritardo rispetto ai vincoli temporali imposti dalla delibera. Ciò, secondo Novelli, impone al dirigente del settore urbanistico del comune di Fondi di far decadere la pratica di concessione. Cosa che però non è avvenuta, motivo per cui la stazione radio continua a funzionare. Riguardo al funzionamento, poi, ci sono anche altre problematiche, infatti, la concessione prevedeva che l'antenna funzionasse grazie all'allaccio all'Enel, mentre al momento l'unica fonte di energia che permette alla stazione radio di funzionare è un grosso gruppo elettrogeno che tra l'altro da anche problemi di tipo acustico.
Simone Nardone
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martedì 9 novembre 2010
Tagliava legna nel Parco degli Aurunci, denunciato
07/11/2010 - In una piacevole domenica mattina tra qualche raggio di sole e diverse nuvole minacciose, i Carabinieri si sono imbattuti in un 51enne della provincia di Frosinone, il quale stava tranquillamente abbattendo alberi allo scopo di ricavarne legname da ardere all’interno del Parco Regionale Naturale dei Monti Aurunci. Il tutto è accaduto ieri nel territorio di Lenola e ad intervenire sono stati i militari della locale stazione. Dopo aver sorpreso tale F.M., i Carabinieri hanno fatto scattare la denuncia lasciando comunque l’uomo in stato di libertà. Difficile pensare che il 51enne non si fosse accorto di trovarsi all’interno di un’area protetta, ancor più, perché in tutte le zone del parco ci sono diversi cartelli che evidenziano il fatto che ci si trovi dentro un’area coperta dal vincolo ambientale. Fatto sta, che secondo la quantità di legna che l’uomo stava accumulando, pare che fosse solo per uso personale e non per uso commerciale e quindi per rivenderla. Ciò comunque non gli ha evitato la denuncia a piede libero. Denuncia ovvia, per aver infranto i vincoli ambientali. Pare comunque che non sia la prima volta che qualcuno decida di andare a procurarsi della legna nel territorio del Parco degli Aurunci, abbattendo o storpiando alberi del Parco Naturale, anche se è la prima volta che qualcuno viene denunciato per questo. Gli stessi militari, nel corso dei servizi predisposti per il controllo del territorio, si sono imbattuti anche in M.G. 36enne del luogo, il quale tranquillamente viaggiava a bordo della propria autovettura essendo in possesso di un modello di coltello a serramanico vietato. L’uomo aveva l’arma in vista, non preoccupandosi neppure del fatto che il possesso di tale arma fosse illegale. Anche il 36enne del luogo è stato denunciato come il 51enne di Frosinone. Entrambi, dopo essere stati deferiti all’autorità giudiziaria rimangono comunque in stato di libertà.
Simone Nardone
Prime mareggiate, la spiaggia si ritira
07/11/2010 - Come sempre, come finisce l’estate e iniziano le mareggiate, autunnali prima e invernali poi, iniziano i problemi per la spiaggia fondana. Il mare, infatti, mangia metri preziosi, avvicinandosi o colpendo direttamente anche la duna. Proprio il problema dell’erosione, è di vitale importanza per il litorale fondano e per numerosi attività commerciali che d’estate vivono di turismo. Molti lamentano che le amministrazioni comunali non si occupino del problema da tempo o che non lo affrontino con le dovute priorità. Effettivamente è da ammettere che il problema si protrae da diversi anni e che nel corso del tempo non è stato fatto quasi nulla per risolvere il problema. Problema, che spesso è anche accompagnato dalla sporcizia delle spiagge fondane che nei periodi invernali non vengono mai pulite. Le prime mareggiate non fanno altro che restituire la tanta sporcizia che viene spesso scaricata in mare o nei canali che finiscono il loro naturale corso in esso. E di conseguenza il degrado del litorale fondano nei periodi autunnali e invernali è raccapricciante. Tutto questo mentre l’amministrazione comunale pare stia muovendo i primi passi per mettere a punto il tanto ambito “piano spiaggia”. Molti infatti, se la prendono indirettamente con l’assessore al turismo Maschietto, considerando anche il fatto che è espressione del gruppo di Litorale e Sviluppo fondano, anche se forse le competenze sul litorale, dove spesso si provvede a fare da scarica barili, non coinvolgono solo l’assessorato al turismo, ma anche quello all’ambiente e quello ai lavori pubblici. Ancor più se si considera che forse, per riqualificare e salvare il litorale fondano c’è bisogno di qualcosa di più complesso del “piano spiaggia” o della “Marina di Fondi”. Cose che devono tener conto anche dei problemi economici e della difficoltà di recuperare fondi. Ma è altrettanto vero che continua a mancare un progetto esecutivo per poter usufruire del finanziamento di oltre un milione di euro della Regione Lazio deliberato della vecchia giunta Marrazzo per salvaguardare e mantenere le scogliere.
Simone Nardone
martedì 2 novembre 2010
Superenalotto a Sperlonga, caccia ai vincitori
01/11/2010 - “So perfettamente a chi ho venduto le 25 quote del sistema – ha dichiarato il titolare della ricevitoria – ma garantirò il segreto”. Ma anche in questo ci sono delle novità sul super 6 da 178 milioni di euro. A Sperlonga, infatti, molti non ci tengono a mantenere l’anonimato e sono già diversi coloro che si sono dichiarati come nuovi paperoni. A rivelare pubblicamente di aver vinto sono stati Erasmo Chinappi, albergatore da decenni nella cittadina balneare, e Vincenzo Rocco Pezzuco, 60enne del luogo e proprietario di un maneggio. Proprio quest'ultimo sembra che abbia un ottimo rapporto con la dea bendata, visto che già nel marzo scorso aveva vinto, il concorso “Turista per caso”, aggiudicandosi i 200 mila euro iniziali, più la rendita dei 6 mila euro al mese per 20 anni e i 100 mila euro alla fine della vincita. Sugli altri 23 vincitori si mantiene il riserbo, anche se le voci che girano nel piccolo centro sono tante e la caccia ai nuovi milionari è ancora in corso. Il proprietario della tabaccheria, però, fa sapere che le quote sono state vendute tutte a gente del posto, di varia estrazione sociale. Secondo le voci, pare che tra i vincitori ci siano alcuni studenti, dei commercianti, pescatori e agricoltori e operai. Molti dubbi, comunque, rimangono anche attorno al titolare della tabaccheria. Francesco Ilario afferma di non aver acquistato quote, anche se molti gliene accreditano almeno un paio.
Simone Nardone
Superenalotto, 6 a Sperlonga
01/11/2010 - La lunga notte del super enalotto sperlongano è iniziata alle 20,15 di sabato, quando uno dei fortunati si è recato alla tabaccheria Ilario di Via Cristoforo Colombo affermando di aver centrato il 6 con una quota del sistema Sisal da 24 euro. Il proprietario Francesco Ilario, al momento è rimasto incredulo, non essendo ancora a conoscenza della sestina vincente, ma nel giro di pochissimo ha capito che nel suo tabaccaio era stata centrata la combinazione del jackpot più alto di sempre in Italia. 4, 26, 40, 54, 55, 67, hanno così permesso a 25 sperlongani di festeggiare per la maxi vincita insieme agli altri 45 fortunati sparsi per tutt’Italia. Nel piccolo centro balneare arriveranno così quasi 64 milioni di euro, con almeno 25 nuovi paperoni. Nel giro di meno di mezz’ora, infatti, la notizia si è sparsa in tutto il centro cittadino facendo iniziare i festeggiamenti a base di spumante e pasticcini che si sono protratti quasi fino all’alba. La tabaccheria Ilario ha chiuso quasi alle 5, riaprendo a prima mattina tra la curiosità dei tanti che si sono apprestati a giocare nuove schedine nella fortunata tabaccheria. Per tutta la mattinata sono continuate foto, festeggiamenti e interviste delle televisioni nazionali che hanno invaso il piccolo tabaccaio. Il centro di Sperlonga, malgrado la non bellissima giornata è stato affollato da molti curiosi dei comuni limitrofi che in continuazione sono voluti andare a vedere il luogo dove sono state acquistate le 25 quote ognuna valsa una vincita di 2,5 milioni di euro. Dopo il presidente della provincia Armando Cusani, anche il sindaco di Sperlonga Rocco Scalingi ha voluto esprimere la sua felicità: “Sono soddisfatto, la dea bendata ha baciato la mia bomboniera, Sperlonga. A tutti i vincitori vanno i miei auguri, soprattutto perché la maggior parte sono operai e giovani. Inoltre sono convinto che la vincita farà bene anche all'economia della città e sapranno ben gestire i soldi vinti”.
Simone Nardone
venerdì 29 ottobre 2010
Fondi Calcio cerca il successo in trasferta
29/10/2010 - Superata la sconfitta del derby casalingo con il Latina rimangono i dati di fatto. La squadra del capoluogo è riuscita a portare via da Fondi tre punti importantissimi che le permettono di restare in testa alla classifica a quota 18. Il Fondi, invece resta fermo a 9 punti anche se il distacco dalle ultime della classe resta quasi immutato. Una situazione che anche se non vede la squadra rossoblù navigare in acque pericolose, di certo i soli 9 punti e i pochi successi casalinghi non possono gratificarla. Adesso sulla strada del Fondi c’è un’altra partita d’alta quota. La squadra allenata da mister Liquidato, domenica infatti va fuori casa sul campo del Neapolis che mantiene la testa della classifica pari merito con il Latina. Partita esterna per la quale la rosa del Fondi continua a vedere come indisponibili Rossini e Galasso. Merlonghi, invece è sulla via del recupero, ma non è ancora al meglio. Un Fondi con un calendario non troppo semplice, dunque, che dopo un avvio di stagione tutt’altro che facile incontra consecutivamente le due prime della classe. Ricordiamo infatti, che con il Latina era solo la seconda partita che i rossoblù giocavano dinanzi al proprio pubblico nell’Arnale Rosso, dopo i lavori di restyling e di messa a norma per il campionato professionistico. Ciò ha fatto sicuramente montare l’entusiasmo che al momento non è stato ancora ripagato dalla squadra che malgrado le due buone prestazioni ha entrambe le volte mancato il successo, portando a casa solo 1 punto. Al di là di questo, c’è da dire che lo stadio fondano comincia davvero ad assomigliare a quello di una squadra di alto livello. L’ultimazione dei lavori e la costruzione della curva ne fanno davvero un bell’impianto sportivo. Se a tutto questo ci si aggiunge la tempestività della sistemazione della tribuna stampa e della sala conferenze in sole due settimane, dopo le polemiche della prima casalinga, tutto può far ben sperare i tifosi che dopo aver superato queste prime difficoltà iniziali, il Fondi potrà finalmente spiccare il volo anche in seconda divisione.
Simone Nardone
giovedì 28 ottobre 2010
Campo sportivo a Madonna degli Angeli, spogliatoi nel degrado
28/10/2010 - Il campo sportivo di Madonna degli Angeli a Fondi versa in condizioni di degrado estremo. La cosa peggiore è che a farne le spese sono tutte le squadre amatoriali e dilettantistiche di giovani, adulti e bambini che ogni giorno si recano nella struttura calcistica per allenarsi e il fine settimana, per giocare le gare casalinghe. Il degrado degli spogliatoi è tristemente unico. L’anno scorso, molte società calcistiche hanno lamentato dei disservizi primari come ad esempio l’acqua delle docce sempre fredda. Problema che è stato solo parzialmente migliorato quest’anno. I grandi problemi, però riguardano i pavimenti e le mura degli spogliatori che sono in uno stato pietoso. I primi riscontrano delle buche tra le mattonelle e nel pavimento che sono sempre più simili a delle voragini, mentre le mura non conoscono più il colore iniziale che era molto vicino al bianco, per via della muffa che ormai regna sovrana. Ma c’è anche un altro aspetto molto importante che diverse squadre che si allenano in questa struttura continuano a mettere in evidenza, ovvero la scarsità di sicurezza, dovuta a diversi interruttori della luce rotti vicini alle docce, con il rischio concreto che ci vada a finire dentro l’acqua. Rischio che comporta un’alta probabilità di un corto circuito. Tutte cose che molti calciatori dilettanti e amatoriali continuano a mettere in evidenza al custode del campo che però a quanto pare non ha mai fatto partire delle segnalazioni al comune. Una situazione di degrado indescrivibile che per forza di cose continua a far crescere lo scontento delle varie società che usufruiscono delle struttura sportiva, probabilmente in molti casi sottovalutando il problema.
Simone Nardone
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mercoledì 20 ottobre 2010
Itri, a rischio il numero degli scranni in consiglio comunale
19/10/2010 - Cresce l’attesa a Itri per il ritorno alle urne per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del primo cittadino. Il tutto previsto per il prossimo maggio, già fa crescere la tensione e gli animi, ma non solo del dibattito politico. Uno dei nodi di maggiore attualità al momento, non è infatti quello del programma politico, dei candidati a sindaco o delle alleanze, ma bensì di come cambieranno i numeri dei consiglieri e degli amministratori comunali. Più precisamente, come previsto dall’ultima normativa riguardante gli enti locali, i comuni con popolazione al di sotto dei 10 mila e 500 abitanti avranno un consiglio comunale composto da soli 13 consiglieri, mentre gli amministratori e componenti della giunta comunale dovrebbero essere solo 4. Il nodo è proprio nel fatto che dai dati relativi dall’ultimo censimento il comune di Itri si trova al di sotto della fatidica soglia dei 10.500 abitanti, ma secondo molti cittadini e addetti ai lavori ora ne conterebbe di più rispetto a dieci anni fa. Ciò che però è da mettere in evidenza è che non c’è il tempo per aspettare un nuovo censimento. Allo stesso tempo il Comune si è messo in moto per fare una verifica attendibile del numero degli abitanti trasferendola al più presto al ministero dell’Interno, con la speranza che si possa scongiurare questo taglio alla politica itrana che conta. Infatti, si tratterebbe di un notevole ridimensionamento dei membri del consiglio comunale che passerebbero da 17 a 13 con la nuova normativa, dove alla maggioranza né spetterebbero 8 e all’opposizione solo 4. Numeri ai quali va aggiunto il primo cittadino che andrà ad affiancare gli 8 della maggioranza. Taglio ancora più netto forse in giunta, dove il futuro sindaco non potrà contare più su 6 assessori, ma dovrà accontentarsi di nominarne solo 4. Effettivamente, in molti sono consapevoli del fatto che questa misura è davvero molto restrittiva per il comune di Itri, che al di là del numero effettivo di abitanti ha una notevole importanza e una discreta grandezza sia a livello territoriale che per quanto riguarda la popolazione. Comunque va osservato che con ogni probabilità, l’effettiva popolazione del comune itrano al giorno d’oggi viaggia proprio sul filo della soglia dei 10 mila e 500 abitanti. Una cosa è certa che se alla fine verrà preso in considerazione l’ultimo censimento, come del resto prevede la legge, il comune di Itri verrà messo agli stessi livelli di realà locali effettivamente molto più piccole, come possono essere ad esempio quelle di Ponza, Ventotene o Campodimele. Tutto questo, non può che condizionare anche il piano politico in vista delle elezioni di maggio, dove molte liste minori sanno di rischiare, molto più che in passato, di non trovare posto in consiglio comunale, e dove vincere le elezioni significa comunque scontrarsi nella coalizione di maggioranza per far bilanciare i pesi dei partiti nei soli 4 posti disponibili nella giunta comunale.
Simone Nardone
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lunedì 18 ottobre 2010
Crisi agricola, le associazioni degli agricoltori si mobilitano
16/10/2010 - Se in alcuni settori produttivi la crisi economica sembra essere ormai alle spalle, nel campo dell'agricoltura non è così. Per questo gli operatori locali della piana di Fondi si mobilitano affinché qualcosa possa migliorare. Le aziende continuano ad essere in ginocchio, e ogni giorno in molti devono fare i salti mortali per evitare la chiusura. Nel frattempo, le richieste sono sempre le stesse: l’accorciamento della filiera e soprattutto mettere in moto una riflessione che porti ad una riforma del sistema. Per far fronte al primo dei due problemi, l’idea più facilmente praticabile è quella di costituire dei consorzi che permettano facilmente la vendita dal produttore al consumatore, mentre per il secondo, la situazione è naturalmente più complicata. A quanto pare non bastano crisi agricole che si ripetono con una frequenza ormai scientifica, ad una distanza fissa di meno di due anni l’una dall’altra per mettere in moto una riflessione che si tramuti in una riforma strutturale. Ma il malessere degli agricoltori è tanto e per questo ogni associazione di settore si organizza come ritiene più opportuno, nel tentativo di riuscire a smuovere le acque. La Coldiretti fondana, ha infatti deciso di scendere in piazza partecipando il prossimo 26 ottobre a Latina per discutere sulle ragioni della grande manifestazione di protesta, organizzata dall'associazione degli agricoltori che si svolgerà a livello nazionale. Per questo giovedì 21 ottobre, alle ore 18,30, è prevista l'assemblea dei soci presso la Cooperativa Copla, alla quale tutti i coltivatori della Coldiretti sono invitati a partecipare. Nel frattempo anche Altragricoltura si sta mobilitando. Nei giorni scorsi, infatti è stato istituito un coordinamento della provincia di Latina. Tale coordinamento è costituito da un direttivo composto da agricoltori e alcuni tecnici, mentre Antonio De Simone, agricoltore di Fondi, è stato nominato alla presidenza del coordinamento Provinciale. Tra le questioni urgenti da risolvere ci sono la battaglia contro gli effetti dell’indebitamento delle aziende, la democratizzazione del mercato ortofrutticolo di Fondi,la questione degli usi civici e la garanzia di accesso all’uso agricolo della terra. Tanti problemi che sono collegati direttamente e indirettamente con la crisi agricola. Nel frattempo, Altragricoltura fa sapere che sarà presente a Fondi anche con una sede, che è situata in Via Ponte Gagliardo 33, presso quella dell’associazione Murales, che da tempo collabora con gli agricoltori. Molti si chiedono se le tante iniziative e proteste messe in campo dalle associazioni e dagli agricoltori in prima persona possano effettivamente servire a superare questa crisi agricola che ormai permane in questo limbo da troppo tempo.
Simone Nardone
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sabato 16 ottobre 2010
Biblioteca comunale in balia di pioggia e teppisti
15/10/2010 - Siamo alle solite, al primo temporale si allaga la biblioteca. Il punto è che malgrado sia una cosa a cui sono ormai abituati sia gli addetti che gli studenti che abitualmente si recano nella biblioteca comunale non è una cosa normale. Ancor più
se si considera che l’intera struttura che comprende anche il centro multimediale e la sala conferenze è stata ultimata solo nel 2005. Eppure è già uno stabile massacrato dalle intemperie e dai teppisti. Al suo ingresso, proprio dinanzi alla porta principale il controsoffitto fatto di pannelli in cartongesso è completamente andato distrutto dall’umidità e dalle infiltrazioni, mentre all’ingresso, è facile scorgere una pozzanghera. Se poi si entra all’interno della struttura, all’indomani di un temporale la scena che ci si trova avanti è davvero allucinante con l’acqua che si trova praticamente ovunque e i secchi posizionati nel bel mezzo della sala per cercare di ovviare alla pioggia che penetra dal soffitto. I funzionari della biblioteca dicono di aver più volte messo in evidenza il problema senza avere alcun tipo di risposta. Nel frattempo i lavori al tetto sono già cominciati, ma non comprendono l’isolamento e l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua, o l’eliminazione dei rumori assordanti che provoca la pioggia che si infrange sui pannelli del soffitto, perché paradossalmente per ora si sta pensando ad eliminare i disagi e i problemi dovuti ai raggi del sole, non prendendo in considerazione quelli dovuti alla pioggia.
Eppure è stata l’acqua dovuta alle infiltrazioni a far bagnare, e, rovinare una parte dei libri donati da Dan Danino Di Sarra e non il sole. Ma ancora non è tutto, perché oltre a tutti questi disagi strutturali ci si mettono anche i teppisti, che nel corso degli anni hanno massacrato l’esterno dell’intera struttura, tappezzandola di scritte di ogni genere e prendendo a sassate e distruggendo le videocamere che erano posizionate all’esterno.
Simone Nardone
giovedì 14 ottobre 2010
Ascensori in piazza Municipio mai entrati in funzione
14/10/2010 - Tutto come un anno e mezzo fa, e gli ascensori in piazza Municipio a Fondi continuano a non funzionare. E' passato infatti circa un anno e mezzo dall'inaugurazione della nuova casa comunale, ma le polemiche continuano a rincorrersi. Questa volta ad essere sotto accusa sono gli ascensori inattivi presenti in piazza Municipio, che recano non pochi disagi alle persone portatrici di handicap. Il nuovo parcheggio sotterraneo infatti prevede al suo interno dei posti riservati ai disabili, con tanto di apposite segnaletiche e posti auto in posizioni strategiche, ma una volta scesi dall'auto queste persone per poter raggiungere il piano superiore dovrebbero tentare di risalire la rampa destinata al transito delle autovetture. Infatti, ad ascensori spenti e non funzionanti l’unico modo per poter riemergere dal piano interrato del parcheggio sono le scale o la rampa destinata ai veicoli, con persone disabili, anziane o mamme con passeggini che non possono facilmente raggiungere l’esterno. Rimane difficile, immaginare un disabile, magari in carrozzina, o una persona anziana con problemi di deambulazione che improvvisi una risalita tramite la rampa, o ancor peggio per le scale. Problema non di poco conto, soprattutto se si considera che l’intero complesso è stato realizzato circa un anno e mezzo fa e che gli ascensori in questione non sono mai entrati in funzione. Una pecca non di poco conto che continua a gravare su piazza Municipio e sul parcheggio San Francesco. Parcheggio, che, nonostante la centralità e la prima ora di sosta gratuita, continua a riscontrare più di qualche lamentela tra i cittadini. Tra queste, c’è sicuramente l’orario della chiusura del parcheggio. Molti lamentano il fatto che questo comporta che un cittadino che ha intenzione di trattenersi in centro è costretto a spostare la sua autovettura in un altro posteggio nelle ore notturne. Una scelta singolare se si considera che il tutto dovrebbe essere automatizzato e che non c’è nessun addetto a dover chiudere i cancelli. Ma la questione principale è sicuramente quella degli ascensori, che purtroppo non è l’unica sul territorio fondano. Infatti, ci sono anche altri campanelli d'allarme, come ad esempio quello di Sant'Anastasia, dove è presente una situazione analoga, con l’intera piazza inaugurata da circa quattro anni e l'ascensore situato sul nuovo ponte, che non è mai entrato in funzione. Anzi, con il passare del tempo è divenuto deposito di rifiuti di ogni genere, con i disabili che tutt'oggi hanno diversi problemi a raggiungere la spiaggia. Insomma, le barriere architettoniche e l’incapacità di portare completamente a termine i lavori di restauro o di ultimazione non fanno altro che mettere in seria difficoltà la posizione dei più deboli e di coloro che hanno problemi di deambulazione.
Simone Nardone
mercoledì 13 ottobre 2010
"Organismo Interno di Valutazione nomine illegittime", intervento di Bruno Fiore
13/10/2010 - Il consigliere comunale del Partito Democratico Bruno Fiore lancia accuse contro l’amministrazione comunale e contro il primo cittadino Salvatore De Meo dopo le nomine dei componenti dell’Organismo Interno di Valutazione. “Non sarebbe il caso di fare un passo indietro e rivedere questo decreto sindacale?” si domanda il capogruppo democratico, ritenendo che nella nomina dell’organo collegiale non siano stati rispettati alcuni requisiti. Fiore mette in evidenza che la delibera della Commissione per la valutazione la trasparenza e l’integrità della amministrazioni pubbliche, che regola la nomina dell’Oiv, prevede che l’età media non debba superare i cinquant’anni d’età e che nessun componente deve aver superato l’età della pensione. Detto ciò, lo stesso consigliere del Pd rende noto che l’età media dell’organo collegiale è di cinquantacinque anni e che il presidente, il professo Vincenzo Papadia ne abbia addirittura sessantanove. Inoltre, pare che non sia stato rispettato neppure il punto che impone che dell’organo facciano parte sia persone interne all’amministrazione interessata che persone esterne, poiché tutti e tre, sia Papadia, che Bevilacqua che Grottola sono da considerarsi esterni. Ma c’è un altro punto che Fiore ci tiene a precisare, ed è quello sul titolo del presidente dell’organismo che a quanto pare sembra non sia stato rispettato. A norma di legge, infatti, questa figura dovrebbe avere nel proprio curriculum un titolo universitario o post universitario inerente ai rami di ingegnera o economia. Ambiti che sembrano non siano richiamati nel curriculum di Papadia, che secondo le fonti del consigliere democratico, vanta un titolo di laurea in giurisprudenza con indirizzo in scienze dell’amministrazione. Infine Fiore ci tiene a mettere in evidenza che Papadia è molto legato a Fazzone e Cusani e che per questo non garantisce neppure i requisiti di autonomia previsti dalla legge.
Simone Nardone
Mercato domenicale, problemi e disagi
13/10/2010 - Nel piazzale adiacente al cantiere del nuovo teatro comunale e vicino al marcato domenicale di via Mola Santa Maria continuano i disagi. Se in piena estate il problema deriva interamente dalla polvere che alzano le automobili che transitano per cercare parcheggio, nel periodo autunnale e in pieno inverno i disagi comprendono le voragini nel terreno che diventano delle immense pozzanghere. E' questo infatti lo scenario con cui devono fare i conti coloro che si recano ogni domenica al mercato fondano. Quello del piazzale sterrato, di fronte alle scuole Garibaldi e Purificato è il più ampio parcheggio della zona che permette facilmente di raggiungere a piedi l'area mercato. Peccato, però, che le buche e il fondo dissestato recano non pochi problemi agli acquirenti. In piena estate, ad esempio, è consigliabile di non parcheggiare in zona se si è allergici alla polvere, mentre in caso abbia piovuto nei giorni precedenti è consigliabile indossare una mantellina che impedisca di colorare i propri abiti color fango. C'è anche da dire che la scelta non è poi molta, perché per trovare posto in zona e recarsi al mercato domenicale, o si parcheggia nel piazzale o si deve sperare di trovare posto lungo le vie secondarie. In più, oltre a questo problema, c'è quello dei posteggiatori abusivi che spesso si appostano nel parcheggio richiedendo un'offerta o un acquisto della propria merce. Più di una volta è capitato che questi soggetti abbiano dato vita a risse. L'ultimo episodio si è registrato domenica mattina all'apertura della fiera di Sant'Onorato, quando sei di questi sono arrivati alle mani e hanno dato vita ad una violenta rissa che è stata sedata solo con l'intervento degli uomini della Polizia di Fondi guidati dal vice Questore Massimo Mazio. I sei uomini sono stati condotti al commissariato di Fondi e tre di loro sono stati anche denunciati. In realtà, questo è solo uno degli ultimi episodi del disagio domenicale, che va ad aggiungersi ai vari problemi di parcheggio e viabilità del mercato fondano.
Simone Nardone
martedì 12 ottobre 2010
Ripulito Fosso Calabrese
12/10/2010 - Fosso Calabrese è stato finalmente ripulito. Dopo le tante segnalazioni da parte dei cittadini, si è provveduto a ripulire gli argini del canale fondalo dalle erbacce di ogni genere e dai canneti che ne impedivano addirittura di vedere l’acqua. Il degrado e l’abbandono sembrano essere finalmente stati allontanati, anche se forse è presto per poterlo dire con certezza. Per ora è stato compiuto un passo importante che ha portato ad una pulizia a dovere della vegetazione che avvolgeva il fosso. Ora, con le piogge autunnali, si spera che anche gli odori nauseabondi possano terminare una volta per tutte. Anche se forse per questo ci vorrebbe un miracolo. Infatti, la puzza è riconducibile alla stagnazione delle acque solo nei periodi estivi. Molti nutrono un sospetto che è quasi una certezza, che nel canale possano arrivare alcuni scarichi di abitazioni non in regola. Alcuni ritengono che bisognerebbe controllare tutto il percorso del canale per verificare se effettivamente ci sono questi presunti scarichi. Intanto, un primo passo, quello della pulizia è stato fatto, per il resto i cittadini rimangono in attesa.
Simone Nardone
Spinete, variante a rischio
12/10/2010 - Egidio Turchetta, consigliere comunale di Progetto Fondi torna ad accusare l’amministrazione cittadina sul problema della zona Spinete. Questa volta, però, l’ex amministratore, mette in evidenza come la precedente giunta Parisella aveva approvato una variazione al Prg con un annesso un progetto per via Spinete I con relativi espropri e le recinzioni da dove arretrare, per permettere di rendere più vivibile un quartiere che spesso sembra abbandonato a se stesso. “L’amministrazione De Meo – accusa Turchetta – rischia di far decadere i vincoli quinquennali apposti, rimandando a tempi biblici l’opera che invece non è più procrastinabile”. In più il consigliere di opposizione torna ad accusare il primo cittadino in merito al problema di messa in sicurezza del ponte sul Fiume Marangio, che funge da raccordo tra via della Torre e via Diversivo Acquachiara. “A seguito di una mia interrogazione scritta del 7 Giugno scorso – continua Turchetta – il sindaco De Meo, nella doppia veste di primo cittadino e di consigliere provinciale, si impegnò affinché la Provincia mettesse in sicurezza il ponte, ma a distanza di più di 4 mesi tutto ciò è caduto nel dimenticatoio”. C’è poi da aggiungere che nel popoloso quartiere Spinete non ci sono, e forse non ci sono mai stati, i requisiti minimi di sicurezza e di incolumità per i cittadini, per la mancanza di illuminazione e per la carreggiata stretta e pericolosa, nonché per i numerosi pali che ne limitano il passaggio. Di conseguenza è facile comprendere come lo stato dei cittadini è di allarme e di forte preoccupazione per un quartiere che continua a vivere di polemiche e non di proposte concrete. “Dopo oltre sei mesi dal suo insediamento – ribatte il consigliere di Progetto Fondi – nessuna programmazione trapela dalle stanze del comune di Fondi per migliorare l’assetto viario ed infrastrutturale delle zone periferiche della nostra città. Questa amministrazione è sempre incline ai proclami e a curare la propria immagine, dimenticandosi che dovrebbe dedicarsi di più ai problemi della gente perché nessuno crede più all’alibi della precaria situazione finanziaria del Comune e all’azione frenante dell’apparato dirigenziale”. Una cosa è certa, che al di là delle polemiche, dopo diversi i incidenti stradali succedutisi di recente, forse è davvero giunta l’ora di intervenire.
Simone Nardone
domenica 10 ottobre 2010
Parco scuola del traffico, lavori ancora fermi
10/10/2010 - I lavori al parco scuola del traffico nel quartiere Portone della Corte continuano a rimanere fermi. Eppure pochi mesi fa l'amministrazione comunale aveva fatto sapere che era in arrivo un finanziamento regionale che avrebbe permesso di terminare i lavori, che comunque dovevano vedere la fine già alla metà del 2009. Intanto le aiuole e tutto il cantiere rimangono in uno stato di completo abbandono e i cittadini residenti nella zona continuano a lamentarsi del fatto che anche quello del parco scuola del traffico sta diventando l'ennesima cattedrale nel deserto della 167 fondana. Un altro eterno cantiere che ormai caratterizza la zona di Portone della Corte a due passi dalle scuole medie ed elementari e dalla biblioteca comunale. Nel frattempo l’erba continua inesorabilmente a crescere e lo stato di abbandono ad intensificarsi giorno dopo giorno. La situazione è abbastanza triste, ma la cosa è ancora più grave, se si considera che per la realizzazione di questo progetto sono stati stanziati oltre 1 milione e 922 mila euro. Quasi 4 miliardi delle vecchie lire, che a quanto pare sono andati in fumo, per un lavoro, che al di là delle promesse, non si riesce a capire quando verrà ultimato. Le strade interne, infatti, non sono state mai asfaltate, la gradinata non è stata mai completata. I cittadini della zona si dicono stanchi di ascoltare promesse a vanvera. In molti ora, vogliono solo sapere con certezza quando questo cantiere verrà definitivamente ultimato o almeno quando riprenderanno i lavori. Intanto nel silenzio della zona, in quello che dovrebbe diventare il parco scuola del traffico cittadino, continua a non sentirsi battere un chiodo.
Simone Nardone
"Commissione Parlamentare Antimafia a Fondi", la richiesta di Bruno Fiore
10/10/2010 - Il consigliere comunale del Pd Bruno Fiore torna a parlare della lotta alle mafie e della responsabilità della politica, dopo le intimidazioni dei giorni scorsi al Questore di Latina e al capo della squadra mobile, chiedendo una convocazione di una seduta straordinaria della commissione parlamentare antimafia a Fondi. “Non è sufficiente esprimere solidarietà e vicinanza – afferma Fiore – è necessario chiedere impegni concreti”. Lo stesso capogruppo democratico torna sul “caso Fondi”, evidenziando il fatto che molti lo ritengono un argomento superato e avanzando nuovamente la richiesta di far riunire la commissione bicamerale antimafia proprio a Fondi. La proposta del consigliere Fiore arriva a seguito dei proiettili arrivati in Questura, ma non solo. A far determinare questa richiesta fatta da Fiore c’è anche quello che lui stesso definisce “un comportamento elusivo e colpevole da parte della regione a guida di Renata Polverini”, per quanto riguarda il voto disertato in consiglio regionale della scorsa settimana. Ma ci sono anche le accuse al primo cittadino di Fondi e all’amministrazione targata centro destra “Non basta che il sindaco di Fondi Salvatore De Meo, dietro nostro invito, accetti di partecipare con il gonfalone, ai funerali del sindaco di Pollica Salvatore Vassallo, per dimostrare che la sua amministrazione è libera da qualsiasi contaminazione e che un certo passato è ormai alle spalle”. Un Bruno Fiore che ricorda quello dell’inizio dell’esperienza del Comitato Permanente Antimafia e che precisa “sono questi i fatti che contano, non le espressioni di solidarietà”. Per questo lo stesso ex segretario cittadino dei democratici si fa portavoce dei tesserati del circolo per chiedere a tutta la commissione parlamentare antimafia di venire a Fondi a fare una seduta pubblica che possa far sentire la presenza dello stato.
Simone Nardone
Antenne, pericolo elettrosmog
09/10/10 - "Le antenne selvagge stanno sbucando da tutte le parti, e, con quella di via ponte Tavolato sarà come fare i raggi gratuitamente tutti i giorni. Ho tre figlie adolescenti e questa situazione mi fa impazzire, anche alcuni medici me ne hanno confermato la pericolosità". Questo è il grido disperato di una signora che abita vicino ad una delle ultime antenne impiantate sul territorio fondano. Questa volta, però, oltre all’eterna disputa su presunti effetti nocivi delle onde elettromagnetiche c’è anche una novità a livello legislativo: la società, infatti ha avuto un anno per completare i lavori, dunque non avrebbe più diritto ad accendere la stazione. Secondo quanto contestato dai cittadini, che si sono organizzati in vari comitati contro l’elettrosmog o che vivono nella zona, questa società avrebbe iniziato la realizzazione nell’ottobre del 2008 ed entro un anno avrebbe dovuto mettere in funzione la sua antenna, cosa che ancora non ha fatto, o per meglio dire ha fatto solo in parte. Più precisamente bisogna spiegare che nel cartello dei lavori, posto alla base della grandissima antenna mancano diversi dettagli, soprattutto in merito alle date. Ma i documenti e le leggi parlano chiaro, l’autorizzazione data dalla regione è datata agosto 2008 e l’inizio dei lavori da parte della società portano la data di ottobre dello stesso anno. Di conseguenza, ad oggi siamo un anno fuori dal tempo massimo e la concessione sarebbe dovuta decadere, ma non è stato così. Infatti l’antenna intanto funziona anche se non c’è un allaccio della corrente elettrica, infatti funziona grazie ad un grande gruppo elettrogeno collocato alla base dell’antenna. Allaccio della corrente che non arriva anche per le vicinanze di alcuni corsi d’acqua, tra i quali fosso Calabrese. Ma non è tutto, infatti a distanza di cinquanta metri dalla grande antenna, che è alta all’incirca come il castello baronale, ci sono numerose case popolari e alle loro spalle un intero quartiere che si chiama Portone della Corte. A pochissima distanza ci sono svariate case che appaiono nelle campagne fondane e a poco più di cento metri la chiesa di San Paolo, senza considerare che poco più avanti c’è anche una scuola materna. Alla fine, però, nello stesso campo della scienza, ci sono diverse teorie in merito che spesso vanno in contrasto tra di loro. Alcuni ritengono che queste onde provochino danni alla salute con la possibilità di un aumento delle possibilità di poter imbattersi in qualche forma tumorale, ma sono in tanti anche coloro i quali affermano che le onde elettromagnetiche non hanno alcun effetto negativo sul corpo umano. Nel frattempo, in attesa di capire chi abbia ragione, in molti, con queste antenne ci devono convivere.
Simone Nardone
venerdì 8 ottobre 2010
Monte San Biagio, consiglio comunale tra "appalti pilotati" e problemi parco degli Ausoni
07/10/2010 Si è svolta nei giorni scorsi anche a Monte San Biagio la prima seduta del consiglio comunale dopo la pausa estiva. All’ordine del giorno c’erano punti riguardanti equilibri di bilancio, sul regolamento dei servizi cimiteriali ed un altro su delle alienazioni; nonché una variante del Prg per l'accessibilità e la riqualificazione della località Castello. La discussione, però, è stata particolarmente incentrata su alcune interrogazioni poste dal gruppo di opposizione Monte San Biagio in Comune. Quella più accesa e dai tratti più colorita è stata sicuramente in merito ai presunti appalti pilotati. La denuncia era arrivata proprio nelle settimane scorse dal gruppo di minoranza che aveva fortemente insistito sulla necessità di provvedere con un regolamento per una rotazione. Alla base di queste polemiche c’era la volontà dei consiglieri di oppoizione di dare la possibilità a tutte le imprese locali di poter lavorare con il comune. Inoltre i consiglieri Massimo Basile, Biagio Rizzi, Nicola Grossi e Rosario Masiello hanno evidenziato durante la riunione dell’assise civica che la stessa ditta in questione - quella che secondo la loro tesi è l’unica che lavora nel territorio monticellano - ha anche una litependente con il Comune proprio per abusi edilizi. La contestazione fatta dai quattro membri della minoranza rimane dunque sempre la stessa, ovvero, chiedono che sia permesso a tutte le ditte presenti nel territorio di poter lavorare. Un'altra interrogazione ha riguardato la vicenda riguardante il Parco degli Ausoni. “Siamo onorati come cittadini di Monte San Biagio che un incarico importante è stato attribuito al ex vice sindaco Carnevale – hanno commentato i membri di Monte San Biagio in Comune – ma non possiamo tacere sul fatto che all'interno della stessa maggioranza ci siano voci discordanti, con addirittura delle manifestazioni contro il parco a cui partecipano autorevoli esponenti della Pdl”. Un altro problema sollevato dei banchi dell’opposizione è stato quello del trasferimento della prima elementare dalla scuola di Maria Pia di Savoia a quella di Campo Marinello.
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L'Azione Cattolica a Fondi per la festa unitaria
05/10/2010 Grande successo per la manifestazione di inizio anno associativo che l’Azione Cattolica diocesana ha tenuto a Fondi domenica pomeriggio. Nella tensostruttura di via Gobetti, sono giunti da ogni parte della diocesi, ben oltre mille aderenti dell’importante associazione, i quali divisi negli storici tre settori di ragazzi, giovani ed adulti hanno iniziato il nuovo anno associativo sul tema “Voi siete luce del mondo”. “Un tema – come ha spiegato il presidente diocesano Ugo Tomassi – che ci ricorda l’importanza del senso della responsabilità. Ma soprattutto – come ha sottolineato il primo tesserato della diocesi di Gaeta – che ci rammenta il fatto che siamo chiamati ad una vita scomoda, sempre in prima linea e sempre a fare gli straordinari, perché questo è il senso dell’Azione Cattolica”.
Simone Nardone
venerdì 2 luglio 2010
Tensioni al cimitero
02/07/10 - Passaggio di consegne molto movimentato e caratterizzato dalle polemiche, quello di ieri mattina al cimitero di Fondi al cambio della cooperativa incaricata della manutenzione e della pulizia cimiteriale. Si sono infatti venuti a creare dei piccoli momenti di tensione e accenni di protesta che hanno fatto intervenire precauzionalmente anche le forze dell’ordine. In un secondo momento sono intervenuti direttamente sulla questione anche l’assessore competente Silvio Pietricola e il dirigente comunale, nonché responsabile della gara d’appalto Martino Di Marco. Il tutto, perché alla cooperativa Giovani e Lavoro, il quale contratto è scaduto il 30 giugno dopo un’ulteriore proroga di 6 mesi, è succeduta quella di Luna Nera. La cooperativa uscente, però, lamenta delle irregolarità sia nella gara, che soprattutto nei certificati camerali della cooperativa vincitrice. Infatti, secondo Amedeo Criscuolo, presidente di Giovani e Lavoro, nella ragione sociale della cooperativa Luna Nera non sarebbero specificate delle competenze indispensabili per una cooperativa che deve svolgere delle attività cimiteriali, come ad esempio la sepoltura o la tumulazione. "Per questo – annuncia Criscuolo – stiamo preparando il ricorso al Tar e alcuni esposti alla Procura della Repubblica". C’è poi da sottolineare che la cooperativa entrante ha mandato su tutte le furie i suoi predecessori, poiché dei 5 operai che lavoravano con Giovani e Lavoro sono stati confermati, con la nuova cooperativa solo in 2. Ciò ha fatto sì di far scendere in campo anche i sindacati di settore, che dopo una piccola protesta mattutina al cimitero, nel pomeriggio di ieri hanno anche incontrato il sindaco Salvatore De Meo. Il sindacalista Gianfranco Cartisano, responsabile di UTCS-UIL, ha addirittura ribadito all’amministrazione che in caso la situazione non venga risolta per tutti gli operai, quelli non assunti occuperanno in modo pacifico nei prossimi giorni la parte antistante il cimitero in segno di protesta.
Simone Nardone
Campeggi regolari? non si sa...
26/06/10 - Il consigliere comunale di centro-sinistra Maria Civita Paparello fa sapere che ha richiesto lo scorso 21 giugno 2010 copia di tutte le concessioni rilasciate dal Comune di Fondi ai titolari di campeggi del territorio, con le relative perimetrazioni al settore di pianificazione urbanistica e territoriale. L’ingegner Giuanfranco Mariorenzi, però, dirigente dell’ufficio comunale competente, ha comunicato di non poter fornire le informazioni richieste perché in mancanza di dati catastali. Situazione curiosa per non dire allarmante, poiché come è facile reperire i nomi di tutte le attività campeggistiche sul territorio fondano così dovrebbe essere altrettanto semplice sapere se queste attività sono in regola sia con le concessioni che con i lotti di terreno che occupano. Pertanto Maria Civita Paparello, rivolgendosi direttamente al dirigente Mariorenzi ribadisce: “La invito a dare disposizioni perché la richiesta fattale venga al più presto evasa. Poiché suscita notevoli perplessità e timori la mancata conoscenza da parte sua dell’esatta situazione riguardante le strutture turistiche regolarmente autorizzate, operanti sul nostro territorio”. Secondo problema messo in luce dai consiglieri di opposizione dopo quello delle interrogazioni presentate da Vincenzo Trani de Il Lido di Fondi la settimana scorsa, nella quale chiedeva se erano mai stati fatti controlli su alcune zone del litorale fondano e se esistessero delle autorizzazioni per determinate strutture fisse e precarie nei pressi di Sant’Anastasia e tra l’Hotel Martino e la Esso. Quesiti ai quali il consigliere Trani ancora non ha avuto risposta poiché sono stati richiesti dettagli più tecnici.
Simone Nardone
Strisce blu, atti in procura
24/06/10 - Gli atti della questione dei parcheggi a pagamento di Fondi finiscono in procura. E’ questa la richiesta che è stata fatta del consigliere Arnaldo Faiola del gruppo misto, al segretario generale Francesco Loricchio, al termine dell’interrogazione durante il consiglio comunale di lunedì scorso. I consiglieri di centro-sinistra, infatti sono tornati sulla questione delle strisce blu denunciando: “I proventi dei parcheggi a pagamento non sono mai stati incassati dall’amministrazione comunale di Fondi dall’anno 2006”. Il concetto viene ribadito, dopo che il sindaco De Meo, in sede di consiglio ha “eluso le domande essenziali” stando a quanto affermato dall’opposizione. I consiglieri ritengono assurdo che fino a prima dell’interrogazione posta all’amministrazione comunale nessuno si fosse accorto della mancanza di questi soldi che il comune non ha mai richiesto alla società che gestisce i parcheggi. I 6 consiglieri di opposizione si chiedono “come mai il commissario prefettizio Nardone, nella predisposizione del bilancio di previsione non si sia preoccupato di esigere dai debitori del Comune le somme dovute, anziché aumentare servizi e tasse ai cittadini di Fondi”. Dal canto suo, però, il primo cittadino, durante il consiglio comunale, ha voluto precisare che prima dell’interrogazione, l’amministrazione si era già mossa per esigere le cifre dovute dalla ditta appaltatrice. Ma gli uomini dell’opposizione, oltre ad essere rimasti insoddisfatti della risposta del primo cittadino, non hanno neppure creduto a queste parole, ritenendo probabile che ogni atto sia partito, a seguito delle pressanti richieste dei 2 consiglieri. Ciò verrebbe dimostrato - stando alla tesi di Maria Civita Paparello e di Bruno Fiore - che per diversi giorni i 2 si sono recati al comune per chiedere delucidazioni in merito ai dirigenti dell’urbanistica, dei lavori pubblici e del bilancio, i quali pare si siano limitati a rinviarli dall’uno all’altro senza dare alcun tipo di risposta. Insomma, come accaduto anche per il comune di Sperlonga, anche a Fondi la questione dei parcheggi approda in procura. Infatti, in entrambe le vicende, alla base delle polemiche vi sono le cifre dei ricavi che non tornano, o più precisamente, i soldi che non vengono incassati dall’ente comunale. Cifre anche abbastanza elevate per il comune di Sperlonga che si attestano attorno a milioni di euro e più modeste per quello di Fondi, che comunque sono di 258.400 euro.
Simone Nardone
Vandali in piazza municipio
25/06/10 - Presi altri 5 vandali che stavano danneggiando e deturpando l’ambiente attorno al nuovo palazzo comunale. Ragazzi, tutti minorenni che sono stati aspramente redarguiti dagli uomini della Polizia Municipale. Pare che i giovani, quando sono stati sorpresi, erano intenti a danneggiare le aiuole e la facciata del comune e per questo sono stati anche condotti in caserma accompagnati dai loro genitori. Altri, sono stati ammoniti e fatti allontanare da piazza Municipio, perché sostavano nella zona tra schiamazzi e urli vari, anche nel primo pomeriggio e ad ora tarda, lanciando frisbee e palloni, con il rischio di poter danneggiare gravemente sia le vetrate che i lampioni. L’amministrazione comunale, ci tiene a precisare che questo è il frutto di un’opera di prevenzione contro gli atti vandalici inaugurata dopo i danni al parcheggio sotterraneo nelle settimane scorse. Opera di prevenzione, che a quanto pare non si limiterà a semplici ammonimenti. "I responsabili di azioni deprecabili - recita il comunicato emesso dal comune - saranno denunciati alle autorità competenti, multati ed assegnati per un periodo ad attività di servizi sociali, lavori socialmente utili e prestazioni di servizio alle fasce disagiate della popolazione". Insomma, gli avvertimenti sono stati lanciati, dalla prossima volta si farà sul serio e i ragazzi sorpresi in questa deviata forma di divertimento, saranno costretti a recuperare il senso civico essendo destinati per un periodo ai lavori socialmente utili. Quel che è certo è che la nuova casa comunale, aperta da poco più di un anno è stata già diverse volte
Simone Nardone
Consiglio comunale straordinario 21 giugno 2010
23/06/10 - Si è svolta nella serata di lunedì sera una seduta straordinaria del consiglio comunale di Fondi. All’ordine del giorno la ratifica di 2 variazioni di bilancio, la n.12 del 29/04/2010 e la n.59 del 25/05/2010 adottate in via d’urgenza con deliberazione di giunta municipale. Dopo alcune discussioni, in merito soprattutto alla prima delle 2 variazioni di bilancio si è passati alle votazioni. La prima, relativa alla prosecuzione dell’incarico del dirigente Attardi e alla composizione dello staff del sindaco, è stata approvata a maggioranza, con sette voti contrari della minoranza e l’astensione dei consiglieri di opposizione Franco Cardinale, GIorgio Fiore, Antonio Forte ed Egidio Turchetta. La successiva, riguardante il lavoro svolto dal personale dell’amministrazione comunale nel periodo elettorale, ha raccolto 26 voti favorevoli, mentre i consiglieri G. Fiore, Forte, Padula e Turchetta hanno lasciato l’aula al momento della votazione. Dopo il dibattito sulle variazioni di bilancio si è potuti passare alle diverse interrogazioni. In evidenza quelle sull’innalzamento delle tariffe dei passi carrabili voluta dal consigliere Vincenzo Trani e quella sui parcheggi a pagamento presentata dai capogruppo di Civita per Fondi e Partito Democratico. In merito alle tariffe ha risposto l’assessore al bilancio Vincenzo Capasso il quale ha ribadito che trattandosi di previsioni tariffarie non è possibile intervenire immediatamente. Anche se l’amministrazione ha allo stesso tempo precisato che sta lavorando ad una rateizzazione di queste tariffe per l’anno corrente per poi diminuirle nel 2011. Sulla questione dei parcheggi, invece, ha risposto direttamente il sindaco De Meo il quale ha affermato di aver attivato personalmente un controllo sugli atti e la verifica degli importi spettanti al comune. Dal canto loro i consiglieri Maria Civita Paparello e Bruno Fiore si sono dichiarati non soddisfatti della risposta del primo cittadino. Oltre a tutto ciò si è parlato anche del quartiere Le Spinete, mentre il centro-sinistra ha presentato una mozione sull’acqua pubblica che dovrebbe andare discussione nella commissione di revisione dello statuto comunale.
Simone Nardone
venerdì 11 giugno 2010
Spinete nel degrado, scatta l'interrogazione
10/06/10 - La zona le Spinete versa in un totale stato di degrado ed abbandono nonostante sia uno dei quartieri di più recente realizzazione. Quando e come si potrà riportare il quartiere ad un livello accettabile di civiltà? Un poco tutti a Fondi, residenti e non, si pongono questo interrogativo. Un interrogativo che però va avanti da anni senza trovare alcuna risposta da parte delle istituzioni e della amministrazioni che si sono succedute. Un interrogativo che pone anche il consigliere comunale di Progetto Fondi ed ex assessore nelle precedenti giunte di centro-destra Egidio Turchetta. In un comunicato aperto indirizzato alla presidente del consiglio Maria Luigia Marino, al sindaco Salvatore De Meo e all'assessore ai lavori pubblici Onorato Di Manno, propone anche tutta una serie di interventi. Interveti che vanno a richiamare tutti i disagi che i residenti delle Spinete vivono giorno per giorno da sempre. Disagi che partono sicuramente dalla viabilità, con un fondo stradale del tutto dissestato e dalla carreggiata che spesso va a restringersi tra le recinzioni delle costruzioni adiacenti, quasi fosse la strada a passare attorno le case e non le case ad essere costruite vicino la strada. Ma i servizi che mancano in questa zona sono davvero tanti, come ad esempio l’illuminazione che è una grave mancanza per un’area che non gode neppure di marciapiedi o di semplici passaggi pedonali. Ma c’è anche di peggio, come la mancanza di altri servizi primari, come la rete fognaria che in alcuni tratti manca totalmente e che non sembra sia un problema risolvibile a breve. Infatti Turchetta, nell'incipit dell'interrogazione, spiega innanzitutto le motivazioni del suo intervento: “Perché si tratta di una zona ad espansione residenziale, perché mancano anche le minime infrastrutture pubbliche, perché la strada in diversi punti si restringe per il mancato tombinamento dei fossi, perché sono presenti pali laterali sulla carreggiata e soprattutto perché manca anche la minima traccia di segnaletica orizzontale”.
Lo stesso consigliere evidenzia il fatto che lo scorso 28 ottobre si è costituito il Comitato Spinete che nell'ultima campagna elettorale ha esposto le problematiche della zona a tutti i candidati a sindaco tra cui Salvatore De Meo. Per poi concludere precisando: “Rendere civile il quartiere Spinete non è un'utopia dal momento che esistono tutta una serie di progetti cantierabili”.
Simone Nardone
Niente matrimoni civili nel palazzo comunale
04/06/10 - Niente matrimoni all’interno del palazzo comunale di Fondi. Le coppie sono costrette a sposarsi al castello baronale pagando una quota di affitto della struttura. La notizia arriva attraverso una lettera aperta ai cittadini fondani e ai politici locali firmata dall’avvocato Francesco Fusco. Tema centrale del singolare documento diffuso a mezzo stampa, è la difficoltà delle coppie fondane che prediligono il rito civile, di trovare spazio all’interno della nuova grande struttura comunale. “Prima della costruzione del palazzo comunale - sottolinea Fusco - spesso vedevamo gli sposi che erano costretti a prenotare la sala del castello baronale, a quanto pare anche a pagamento, ma adesso con questa nuova struttura perché manca una stanza destinata ai matrimoni civili?”. Domanda lecita, indirizzata direttamente all’amministrazione comunale. Anche perché a quanto pare la situazione è immutata, con la sala del castello baronale come unica struttura rimasta idonea. Inoltre, precedentemente, per chi voleva era possibile celebrare il matrimonio anche nel chiostro di palazzo San Francesco, essendo sede del comune. Oggi invece non si trova uno spazio analogo all’interno della nuova grande sede del comune. La cosa, in attesa che venga ben definita dalla nuova amministrazione, è al quanto singolare, poiché di solito nei comuni dove non c’è una sala specifica per la celebrazione civile, viene messa a disposizione quella per il consiglio comunale, ma a Fondi, evidentemente non funziona così. Inoltre l’avvocato Fusco ricorda che come prevede l’articolo 110 del codice civile, che detta le condizioni per poter celebrare il matrimonio fuori dalla casa comunale, il matrimonio può celebrarsi fuori dalla sede comunale e dall’ufficio dello stato civile solo per infermità di uno dei due coniugi o per un altro impedimento giustificato e no per altri motivi. Al di là di ciò c’è da constatare che se questa situazione dovesse essere confermata in pieno, la nuova amministrazione dovrà intervenire al più presto per permettere a chiunque di sposarsi all’interno di quella che è la sede civile per eccellenza, ovvero la sede del comune.
Simone Nardone
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