13 maggio 2019
di Simone Nardone
Un successo continuo quello che regala il Ponte Real Ferdinando al Comitato Luigi Giura. Anche in questi tre giorni per i festeggiamenti dei 187 anni dall’inaugurazione, nonostante il meteo variabile e le temperature ancora temperate.
Una festa che ha coinvolto sia i rappresentanti del Comitato che coloro che per caso o per volere si sono ritrovati a visitare lo storico ponte borbonico, incantati da una storia affascinante che ancor oggi rimane per lo più rinchiusa dietro lo specchio di ciò che accadde prima dell’unità d’Italia. In pochi sanno chi è stato Luigi Giura, Ispettore del Corpo Ponti e Strade del Regno delle Due Sicilie, ma ancor meno sanno quali siano state le sue importanti opere e la storia, di quella che forse è sua opera principe, il Ponte Real Ferdinando sul Garigliano.
Sono pochi coloro che sanno che il ponte inaugurano nel 1832, è tutt’oggi visitabile, anche perché a dispetto delle dimenticanze di alcuni libri di storia, Luigi Giura e il suo Real Ferdinando, hanno segnato un primato non di poco conto, risultando essere il primo ponte sospeso nell’Europa continentale e secondo nell’intero vecchio continente.
Ma non solo, perché, tra i racconti e i dettagli promossi dai volontari del Comitato, passeggiare nell’area adiacente il ponte è quanto meno affascinante e sicuramente emozionante. Il Real Ferdinando, infatti, non è un ponte qualunque. Non solo perché la sua onorata vita volge verso i due secoli, ma anche perché con i suoi occhi ha osservato alcune delle pagine di battaglia vera come quella per l’Unità d’Italia e la seconda guerra mondiale, uscendone praticamente intatto.
Anche se una parte della sua storia ancora viene tramandata in forma orale o attraverso ricostruzioni che non sono presenti nella maggior parte dei manuali di storia, il Real Ferdinando, forte degli anni di onorata carriera e della propria magnificenza, sta sempre lì, a svolgere il ruolo per cui era stato ideato e realizzato: unire le due sponde del Garigliano.