giovedì 30 maggio 2019

Formia, “L’acqua non è potabile” e da un’ordinanza si accende la politica

da www.h24notizie.com

30 maggio 2019

di Simone Nardone

Tutto a mezzo social lo scontro a distanza opposizione-maggioranza, passato per i due leader delle compagini che un anno fa si fronteggiavano in campagna elettorale: da una parte Pasquale Cardillo Cupo che in consiglio comunale siede tra i banchi dell’opposizione dopo la sconfitta al ballottaggio contro l’attuale prima cittadina Paola Villa.
Ma andiamo per ordine: il 28 maggio il sindaco di Formia, vista la comunicazione di Acqualatina sul fenomeno di torbidità delle acque, interviene con un’ordinanza che sancisce il divieto di utilizzo per scopo potabile . Ma Cardillo Cupo non ci sta e sul proprio profilo Facebook pubblica la foto dell’ordinanza suddetta (la numero 32/2019) e con un post irriverente accusa l’ex sindaco Sandro Bartolomeo di aver emesso l’ordinanza, salvo poi “stupirsi” che l’abbia emessa la prima cittadina in carica. Il post, ovviamente ironico ma sferzante verso la maggioranza, si chiude con l’accusa all’Amministrazione Villa di aver promesso l’uscita da Acqualatina e non aver risolto il problema idrico.

Non passa molto tempo e proprio il sindaco Paola Villa, risponde sempre a mezzo social. A differenza del suo antagonista politico non lo fa neppure in modo diretto – nel senso che non lo cita mai nel post, ma il riferimento è ovviamente a chi l’ha chiamata in causa. Sferzate anche in questo caso, con la Villa che accusa le componenti politiche del proprio avversario, di aver avallato decisioni di chi gestisce il servizio idrico e di non aver mai mosso un dito contro di essa, per di più rivendicando l’ordinanza come un atto in difesa dei cittadini.
Il quarto e – momentaneamente – ultimo atto di questa querelle è il post in risposta di Cardillo Cupo, sempre a mezzo social, sempre su Facebook, con il quale risponde con parole molto dure anche verso chi sostiene l’Amministrazione comunale di Formia. Ma non solo, perché l’attuale esponente di Fratelli d’Italia, va oltre, rivendicando quando l’allora componente politica di cui faceva parte “Idea Domani”, propose lo stralcio delle bollette per protestare contro la società che gestisce il servizio idrico.
Si potrebbe quasi dire che si può litigare persino per un bicchiere d’acqua, o – per tornare all’importanza del tema per tutti i formiani – che, quel bicchiere, c’è chi lo vede mezzo pieno e chi mezzo vuoto.