Si è svolta sabato sera nella cornice del Castello Caetani di Fondi la presentazione del primo romanzo di Simone Nardone “Elisir”, organizzata dall’Associazione Amici per la Cultura, con la collaborazione dell’associazione Libero De Libero, di Obiettivo Comune e grazie al patrocinio del Comune di Fondi e del Sistema Bibliotecario del Sud Pontino.
Dopo i saluti istituzionali del vice sindaco con delega alla Cultura e al Turismo Beniamino Maschietto e di Fabrizio Macaro per il Sistema bibliotecario, hanno preso la parola i diversi relatori.
Ad aprire le danze è stato Simone di Biasio, giornalista pubblicista, già poeta e saggista che ha introdotto il lavoro di Nardone parlando di “una trama accattivante, in cui Simone conduce il lettore in una passeggiata per i luoghi simbolo di Fondi. È come se Nardone avesse voluto unire i puntini sparsi di storie e leggende locali per permettere di avere uno sguardo d’insieme”.
Interventi tutti dal taglio diverso, come quello del maestro Gabriele Pezzone, che oltre ai complimenti, ha dichiarato: “Il romanzo offre musicalmente diversi spunti interessanti, alternando momenti descrittivi ad altri decisamente più thriller. Per diversi aspetti ricorda i celebri libri di Dan Brown dove trama accattivante, ricostruzione storica e ritmo incalzante si fondono per creare nel lettore un'immagine viva ed assolutamente coinvolgente”.
Interessante anche lo spunto di riflessione di Gianluca Truglio, che da esperto di cinema ha fatto notare l’aspetto descrittivo e visivo usato dall’autore. Citando un paio di passaggi del romanzo ha sottolineato: “Non è mai facile trascrivere una sceneggiatura cinematografica, ma qualora un giorno si dovesse pensare ad una pellicola ispirata al volume, vista la narrazione, questo lavoro potrebbe risultare meno complicato”.
“È un bel lavoro di marketing territoriale quello messo in atto da Nardone con ‘Elisir’ – ha spiegato Gianmarco di Manno – ricordando un passaggio del prologo del romanzo quando si fa riferimento che ‘è tra le pieghe della storia che si nascondono leggende e verità’. Ma è un buon libro anche per i fondani stessi, per riscoprire le proprie radici”.
Entusiasta anche il vicesindaco Maschietto che ha spiegato come: “Leggendo ‘Elisir’ ti innamori di un territorio, della sua storia e delle sue leggende. Il romanzo di Nardone è una continua lettera d’amore che l’autore scrive alla propria terra”.
Tante volte è stato fatto riferimento alla dedica, volutamente rivolta a due illustri fondani scomparsi da poco, Nino Canale e Gaetano Carnevale, che Simone Nardone ha ricordato nel libro come “uomini di questa terra”.
L’autore ha poi concluso con un auspicio: “Spesso neppure noi conosciamo la nostra storia. Questo lavoro può essere l’occasione per riscoprirla attraverso uno strumento accattivante quale può essere un thriller e l’antica leggenda dell’Elisir di Lunga vita”.
Il volume è in vendita sui principali bookstore on-line sia in edizione digitale che cartacea e nelle librerie di Fondi.