21 marzo 2017
di Simone Nardone
Abbiamo incontrato Antonio Raimondi, che il sindaco di Gaeta l’ha già fatto prima del mandato di Mitrano e che ora, dopo un’esperienza tra i banchi dell’opposizione, torna a puntare allo scranno più alto quello di sindaco.
Raimondi, 53 anni, è il capogruppo consiliare del Movimento Progressista di cui è coordinatore e uno dei fondatori. Nel 2007 è diventato sindaco di Gaeta, vincendo al ballottaggio contro il candidato di centrodestra. In questi anni, si è distinto per una ferma opposizione all’attuale amministrazione Mitrano. Professionalmente lavora nel campo della cooperazione internazionale e svolge attività di consulenza in diversi Paesi europei ed Africani nell’ambito della progettazione allo sviluppo. Viste le competenze è anche docente universitario e fondatore del Master in Cooperazione Internazionale all’Università di Pavia.
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Se le parlo dei primi cento giorni di governo, qual è il primo provvedimento che pensa possa mettere in atto la sua amministrazione qualora venga eletto primo cittadino?
“Il nostro programma è stato studiato per un’azione di governo da realizzare in cinque anni e che, quindi, sfugge alla logica dei cosiddetti “primi cento giorni”. Fin dall’insediamento porteremo avanti quello che stiamo proponendo ai cittadini: diminuzione delle tasse, investimento nelle politiche sociali, trasparenza ed onestà. Naturalmente, visto il periodo nel quale si svolgeranno le elezioni amministrative, sarà inevitabile avere una maggiore attenzione alle attività e alle esigenze della stagione estiva.”Se le parlo dei primi cento giorni di governo, qual è il primo provvedimento che pensa possa mettere in atto la sua amministrazione qualora venga eletto primo cittadino?
Welfare e abbassamento della tassazione comunale tra i suoi punti programmatici. Si riesce realmente ad investire e contenere i tributi in un periodo in cui i finanziamenti verso i Comuni sono sempre minori?
“Nei nostri cinque anni di governo della città (2007 – 2012) non abbiamo aumentato le tasse e abbiamo messo in campo una efficace azione di recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale recuperando risorse importanti. Allo stato attuale, il Movimento Progressista ha analizzato il bilancio comunale e ha un’idea molto chiara e preciso su come agire. Per esempio, la realizzazione delle opere pubbliche con maggiore criterio comporterebbe un risparmio di centinaia di migliaia di euro che saranno destinate alla riduzione della pressione fiscale e alle politiche sociali.”
Quando si parla di Gaeta non si può che pensare al turismo. Qualora dovesse essere eletto, cosa e come cambierebbe l’approccio dell’amministrazione comunale alle politiche per il turismo?
“Nel 2007, uno dei nostri primi provvedimenti fu quello di aumentare la stagione balneare portandola dal 1 aprile al 31 ottobre: abbiamo dato la possibilità concreta agli operatori balneari di lavorare in tranquillità su un periodo più lungo. Il tema del Turismo abbraccia tanti aspetti amministrativi come mobilità, parcheggi, sicurezza, portualità turistica: lavorando in maniera concreta e coordinata su tutto ciò potremo fare veramente un salto di qualità.”
Quali sono altre politiche di sviluppo per il territorio che sono presenti nel suo programma elettorale?
“Sviluppo economico e Lavoro è la sintesi perfetta del nostro programma. Possiamo raggiungere questo obiettivo con una visione di insieme del territorio che non va pensato come tante zone autonome ma collegate l’una con l’altra. Per esempio, la nostra idea di portualità turistica prevede l’insediamento di un molo crocieristico per grandi navi nella zona Peschiera dove adesso c’è il Pontile Petroli: in questo modo i passeggeri potranno visitare il borgo di Porto Salvo e Via Indipendenza con ricadute positive sul commercio. Mentre per le navi medio-piccole prevediamo l’attracco alla banchina Caboto, dopo alcuni lavori di adeguamento da parte dell’Autorità Portuale, così da portare visitatori direttamente nel cuore del centro storico Sant’Erasmo.”
La politica si dice sia in crisi, secondo lei lo è anche a Gaeta? Al momento siete otto a concorrere per la carica di primo cittadino: un numero elevato di pretendenti che lei pensa sia definitivo o potrebbe diminuire o addirittura aumentare?
“Gaeta è lo specchio fedele di quello che accade a livello nazionale. Anche qui il Partito Democratico è spaccato ed una parte appoggia l’attuale sindaco, espressione di Forza Italia. L’alto numero di candidati, che spero non aumentino ancora, è dovuto, a mio parere, a una crisi profonda della politica che non riesce più a produrre punti di riferimento ideologici ma solo cerchie di potere e sistemi di spartizione oppure dal voler risolvere conflitti interni dimostrando il proprio peso elettorale. Il Movimento Progressista è nato nel 2008 da una lista civica pura e continua ad essere una forza politica cittadina libera da qualsiasi ingerenza dei partiti provinciali, regionali e nazionali. Noi siamo veramente liberi.”
Lei è stato a capo dell’amministrazione comunale fino a cinque anni fa. Perché pensa i cittadini dovrebbero votare lei?
“In questi dieci anni abbiamo acquisito una grande esperienza amministrativa che ci permette di affrontare le questioni in maniera molto concreta. Riteniamo l’amministrazione Mitrano abbia fallito impoverendo la città con l’aumento spropositato di tutte le tasse e sprecando milioni di euro in opere costose e senza rispetto dell’estetica complessiva e della bellezza di Gaeta. I cittadini dovrebbero scegliere il Movimento Progressista, e il suo candidato Sindaco, perché ha dimostrato di saper gestire molto bene i soldi dei cittadini e soprattutto perché formato da persone oneste con la capacità di leggere in profondità gli atti amministrativi e di interpretare le situazioni avendo come riferimento lo sviluppo del nostro territorio e il miglioramento delle condizioni di vita dei gaeani. Infine, le nostre proposte sono molto concrete e realizzabili nei prossimi cinque anni.”