31 maggio 2016
di Simone Nardone
Durante le elezioni statunitensi, si tratta di una vera e propria strategia, quella di screditare l’avversario politico a qualsiasi costo. Questo in genere accade nelle ultime settimane della campagna elettorale, spesso proprio nell’ultima.
La domanda è se i contendenti alla carica di primo cittadino a Terracina, non abbiamo visto qualche puntata della celebre fiction targata Kevin Spacey di “House of Card”. È di oggi la notizia cheGianluca Corradini, uno dei sette in corsa per vestire la fascia tricolore ha deciso di querelare lo sfidante, ed ex sindaco Nicola Procaccini, colpevole secondo il primo, di diffamazione nei suoi confronti durante un incontro pubblico in cui, secondo le accuse di Corradini, Procaccini avrebbe fatto riferimento al voto di scambio.
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Siamo appena entrati nell’ultima settimana di campagna elettorale e mentre i sette candidati a sindaco continuano a incontrare gruppi e a girare per i quartieri è normale, che a farla da padrone siano le accuse politiche. È altrettanto vero però, che queste forse non si sono esaurite qualche settimana fa, prima ancora che iniziasse la campagna elettorale.
Basta pensare che l’ex sindaco Stefano Nardiaveva iniziato la campagna elettorale accusando proprio Procaccini e Corradini per la gestione della cosa pubblica essendo stati amministratori dopo la fine del suo mandato.
Accuse via social, sempre a ritmo di “rispetto delle regole” da parte di alcuni dirigenti del Partito Democratico che sostengono la candidatura a sindaco diAlessandro Di Tommaso. Nella fattispecie ad essere denunciate presunte affissioni abusive dei manifesti elettorali.
Più pacata del previsto, senza mai fare voce grossa per le denunce pubbliche, e dunque meno in stile Cinque Stelle la campagna elettorale di Fabrizio Ferraiuolo.
Più in senso civico, e dunque basate su accusa politica e proposta quella dei due esponenti civici Salvatore Cerbo e Agostino Pernarella.