16 giugno 2016
di Simone Nardone
Pensavamo che gli slogan provocatori e le querele erano cose archiviate con il primo turno, invece a Terracina si continua sulla linea di accuse incrociate e minacce di denunce.
È vero, sono gli ultimi giorni di campagna elettorale ed in palio c’è la vittoria alle urne ma ciò difficilmente può giustificare questo clima teso.Nicola Procaccini e Gianluca Corradini, fermi ai nastri di partenza per il ballottaggio, dopo ilconfronto pubblico di domenica in cui se le sono cantate e che hanno costretto all’intervento della Polizia per convincere i sostenitori delle due fazioni a placare toni e animi, tornano sul ring.
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Questa volta lo fanno a distanza. In vero stile da campagna elettorale d’oltreoceano, Corradini ha prima annunciato sui social e poi pubblicato un video che nelle intenzioni dell’esponente forzista, avrebbe lasciato in campo un solo candidato a Sindaco. Le accuse contenute nel video e in una nota stampa sono state di quelle pesanti: l’accusa rivolta a Procaccini riguarda un presunto atto a sua firma quando era sindaco riguardante la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. La denuncia dell’esponente azzurro è in merito ad un’ordinanza del sindaco (a firma Procaccini), secondo la quale spostava il conferimento di rifiuti alla società Ri.da Ambiente di Aprilia per un aggravio di spese rispetto al bando. Ma non solo. Perché secondo Corradini, questo atto era indirettamente collegato ai rapporti che intercorrono tra la Ri.da e il Centro di studi politici, società dell’ex sindaco che secondo le ricostruzioni di chi accusa, in quel periodo curava la comunicazione della Ri.da
Accuse pesanti alle quali non è mancata l’immediata replica di Procaccini il quale ci ha tenuto a precisare che la sua società non ha mai avuto rapporti con la Ri.da, accusando: “Corradini consigliato male”. Nella risposta l’ex primo cittadino afferma che nella delibera a cui Corradini fa riferimento non è l’amministrazione comunale ad aver deciso dove spostare il conferimento dei rifiuti, bensì la Servizi Industriali ad aver optato prima per la Saf di Colfelice, poi per Ri.da di Aprilia chiedendo l’autorizzazione all’amministrazione, che l’ha concessa. Ma la contro accusa più pesante è quella sulla questione dei rapporti tra la Ri.da e il Centro studi politici, sulla quale Procaccini si pronuncia in modo secco, parlando di diffamazione e annunciando azioni legali contro il suo sfidante.
Verrebbe da dire uno a uno palla al centro, visto che durante la prima parte della campagna elettorale ad annunciare la querela era stato Corradini verso Procaccini. Tutto questo mentre i cittadini di Terracina continuano a seguire gli ultimi giorni di questa campagna elettorale infuocata non potendo attendere la giustizia a chi darà ragione.
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