11 aprile 2016
di Simone Nardone
No che non si potesse immaginare, ma i tanti cavalli di razza in campo per vincere le elezioni a Terracina ed occupare dunque lo scranno più alto del Consiglio comunale, stanno portando ad una campagna elettorale abbastanza anomala. Tanti accenni a temi caldi, ma ancora pochi dettagli sulle proposte concrete per rilanciare la città. Anche se è vero che manca ancora molto al voto del 5 giugno prossimo e che per la campagna elettorale clou, quella dell’ultimo mese, ci vogliono ancora tre settimane.
Il maggior attivismo continua a vedersi a destra, dove la compagine che alle scorse elezioni amministrative aveva visto presentare due grossi schieramenti finiti al ballottaggio l’uno contro l’altro, trionfo di Nicola Procaccini controGianfranco Sciscione, salvo poi finire ad amministrare insieme controForza Italia, e ripresentarsi uniti contro una folta pattuglia di contendenti. Ricordiamo che al momento, anche se ancora non sono state presentate le liste, sarebbero dieci coloro che avrebbero avanzato la proposta di candidarsi a primo cittadino. Gli screzi politici più eclatanti, per ora sono proprio tra Forza Italia e l’ex sindaco che punta ad essere rieletto.
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SCAMBI DI ACCUSE NEL CENTRODESTRA – Un’accusa indiretta in realtà, che non arriva dall’ex vice sindaco ora con l’ambizione di vestire la fascia tricolore Gianluca Corradini, ma dal collega di partito e consigliere regionale Pino Simeone, che con una nota, nei giorni scorsi aveva accusato Procaccini, di ospitare in un proprio point elettorale dei professionisti di un Ente di Formazione per promuovere attività di inserimento nel mondo lavorativo come il programma di Garanzia Giovani. Un’accusa da campagna elettorale, ma anche una lettera, che stando a quanto dichiarato da Simeone, sarebbe arrivata dritta sul tavolo del presidente del Lazio Nicola Zingaretti. La risposta è arrivata dopo qualche ora dall’entourage di Procaccini, per voce di Danilo Zomparelli, che non si è solo limitato a smorzare le accuse mosse, rivendicando alcuni successi politici come il citato ufficio all’interno della Casa del Lavoro e dell’Impresa, nato proprio sotto il mandato di Procaccini. Accuse politiche che sono andate oltre, rimbalzando addirittura verso quella parte, Forza Italia, che alle scorse elezioni aveva sostenuto la candidatura di Procaccini e che poi era passata all’opposizione.
CERTIFICAZIONE A 5 STELLE (?)– Fermento anche in casa Cinque Stelle dove si attende l’eventuale certificazione del simbolo per almeno una delle liste che ne hanno fatto richiesta e che rappresentano i due meet-up presenti in città. Liste che sono capitanate da Fabrizio Ferraiuolo e Paolo Cesaretti. Al momento, però, sul blog di Beppe Grillo figurano solo sei comuni nel Lazio in cui sono state certificate le liste e in provincia il solo Comune di Minturno. Una spada di Damocle che rischia di abbattersi sui penta stellati terracinesi, che per colpa di una divisione e una doppia richiesta, ora rischiano di non riuscire a presentare il proprio simbolo alle elezioni del prossimo giugno.
CONVOCATI I COMIZI ELETTORALI – Nel frattempo il prefetto di Latina Pierluigi Faloni, sulla base della comunicazione da parte del Ministero dell’Interno della data per la tornata delle elezioni amministrative per il 5 giugno, con l’eventuale turno di ballottaggio per il 19 dello stesso mese, ha emesso il decreto di convocazione dei comizi elettorali. La presentazione delle liste, che mai come a Terracina potrebbe essere interessante per via dell’alto numero di sfidanti, potranno essere certificate dalle ore 8 alle ore 20 di venerdì 6 maggio e il giorno successivo dalle ore 8 alle ore 12. Il 7 maggio, dunque, tra tre settimane, avremo il quadro completo e definitivo di chi saranno coloro che vorranno prendere il posto di primo cittadino momentaneamente retto dal commissario prefettizio Erminia Ocello.