26 aprile 2016
di Simone Nardone
Non più dieci, adesso sono nove i candidati a sindaco di Terracina. Si defila Arcangelo Palmacci che sposa la causa di Alessandro Di Tommaso del Partito Democratico. L’idea è quella di rafforzare il movimento civico e indipendente attorno all’ex capogruppo democratico in consiglio comunale per tentare di tracciare una strada nuova.
L’esponente di “Italia Unica”, il movimento politico che si richiama all’ex ministro Corrado Passera e rappresentante a Terracina della civica “Insieme a Te”, ha spiegato testualmente “Ho fatto un passo indietro per farne due avanti”. Una frase che apparentemente potrebbe anche apparire di circostanza, ma che assume una visione diversa se si prova a contestualizzare le dichiarazioni e il senso del percorso delle ultime settimane.
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Proprio Palmacci aveva precisato più volte che “Insieme a Te” era una lista civica di qualità che puntava a vincere. Una vittoria, sicuramente più afferrabile all’interno di uno dei principali schieramenti in campo, quello di centrosinistra che fa capo a Di Tommaso. Stando alle dichiarazioni, non una decisione a cuor leggero, ma pensata e meditata, scaturita dopo una serie di incontri e riflessioni. Ma dettata, usando le parole di Palmacci per cogliere una grande occasione per ripartire: “Per liberare le tante energie, per ampliare le opportunità. Questo richiede una politica davvero nuova, basata sulla serietà e non sugli slogan”.
Tutto ciò mentre si attende con trepidazione il 7 di maggio data ultima per presentare le liste. In molti continuano a dubitare sulla folta pattuglia di aspiranti primi cittadini, che al momento ancora vede in corsa oltre adAlessandro Di Tommaso, anche Nicola Procaccini, Gianluca Corradini, Stefano Nardi, Agostino Pernarella, Salvatore Cerbo, Gina Cetrone, Fabrizio Ferraiuolo e Gian Paolo Cesaretti tutti che hanno avanzato la propria volontà di correre alla carica di sindaco e che adesso si trovano al varco dell’ufficialità.
Soprattutto gli ultimi due, Ferraiuolo e Cesaretti, espressione dei due meet-up a Cinque Stelle, vedono la scadenza per la presentazione delle liste come un vero conto alla rovescia. Un countdown che si accompagna a quella certificazione che tarda ad arrivare dal blog di Grillo, forse proprio a causa della doppia richiesta arrivata al comitato centrale.