17 giugno 2022
Ieri mattina si è svolta a Fondi la seduta del consiglio comunale senza momenti particolarmente entusiasmanti. All’ordine del giorno spiccavano principalmente delle variazioni di bilancio che non hanno scosso più di tanto i banchi dei consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. Come spesso accade, però, il momento delle interpellanze e delle interrogazioni ha regalato qualche contenuto non solo politico, ma anche di interesse sociale. In una specifica interpellanza da parte del consigliere comunale di minoranza Salvatore Venditti in merito allo stato di degrado del teatro all’aperto di piazza De Gasperi, il sindaco Beniamino Maschietto, variando su altra tematica ha spiegato che il parcheggio al piano interrato di piazza Municipio aprirà. Nessuna data è stata specificata dal primo cittadino di Fondi, il quale ha spiegato che gli uffici stanno lavorando per risolvere il problema del parcheggio che è chiuso addirittura da oltre un anno, ovvero dal 1 aprile 2021 per questioni di sicurezza. «Ieri (mercoledì, ndr) – ha spiegato Maschietto in consiglio comunale – è stata inviata la bozza finale e penso che nei prossimi giorni verrà firmata una convenzione». Una convenzione che, stando a quanto emerso nella massima assise civica di Fondi, dovrebbe essere stipulata dal Comune con l’ATI Ciotola che aveva in gestione l’area del parcheggio e la propria manutenzione. La situazione si era complicata quando a fine maggio il consigliere comunale Venditti aveva denunciato lo stato di degrado, tanto che il Comune aveva deciso di chiudere il parcheggio per fare manutenzione e adeguamento alle normative antincendio. Lavori definiti all’epoca dallo stesso ente “improcrastinabili” e “urgenti”. Dopo oltre un anno, fatto anche di disagi, perché in questo modo mancano all’appello diverse decine di stalli in pieno centro, la situazione potrebbe avviarsi ad una fase di definizione. Una definizione che, secondo quanto reso noto dal sindaco Maschietto, potrebbe avere una risoluzione duratura. Infatti la nuova convenzione, nella quale la gestione finirebbe nelle mani del Comune, dovrebbe avere durata di dieci anni.
