03/02/12 - Questo e molto altro nella puntata di ieri di "20 Risposte"
“Ero convinto che con questa amministrazione si potessero
trovare soluzioni sul problema degli usi civici, ma forse il tema andrebbe
affrontato in modo più serio anche dalla maggioranza”. Questa l’accusa mossa
dal consigliere comunale d’opposizione e capogruppo del Lido di Fondi Vincenzo
Trani che dai microfoni della trasmissione ‘20 Risposte’ in onda su Radio
Antenna Musica e Fondi WebTv.com ha spiegato come “più volte io, il consigliere
Maria Civita Paparello e il collega Claudio Padula ci siamo dovuti interessare
personalmente recandoci anche agli uffici competenti della Regione per capire
l’effettivo stato della questione e cosa il tavolo tecnico stava facendo.
Purtroppo, non veniamo messi a conoscenza dall’amministrazione – ha accusato
Trani – né nelle commissioni, né tanto meno in consiglio comunale di cosa questo
tavolo tecnico sta producendo”. L’esponente della minoranza ci ha anche tenuto
a precisare la posizione in merito all’ultimo atto approvato nella massima
assise civica sul tema, atto che sta creando numerose accuse bipartisan all’operato
della giunta De Meo “La soluzione che ci stanno prospettando – ha poi
rilanciato Trani – non è una soluzione, ma una proposta di atto di indirizzo
che già pensato come atto di indirizzo ci fa capire che forse non sarà
completamente applicabile. Di fatto stiamo facendo il solito minestrone, per
dire alle persone interessate all’uso civico che ci stiamo interessando senza
di fatto portare nulla di concreto a casa”. Un passaggio importante
dell’intervento di Trani che fa notizia è anche quello in merito alla Marina di
Fondi, in quanto il consigliere del centrosinistra ha affermato di trovarsi
d’accordo con la posizione dell’ex sindaco di centrodestra Luigi Parisella che
qualche settimana prima aveva tuonato contro la giunta De Meo affermando che
con quell’atto di indirizzo si snaturava il progetto della Marina. “Quel
progetto era irrealizzabile – ha concluso Trani - perché è vero che sarebbe bello vedere l’arretramento
dei campeggi rispetto alla situazione attuale anche perché vorrebbe dire vedere
la capacità di un’amministrazione di mettere in moto delle pale meccaniche e
spianare tutto ciò che è stato costruito, ma di fatto è utopistico”.
Simone Nardone
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