Con la delibera di giunta del Comune di Monte San Biagio n.6 del 18
gennaio 2012, l’amministrazione monticellana ha dato il via libera all’iter dei
lavori di sistemazione del primo piano dell’ex scuola Maria Pia di Savoia al
fine di ospitare temporaneamente la caserma dei Carabinieri. Il termine
temporaneo prevede un periodo minimo che è di almeno cinque anni, e che
permetterà ai Militari di rientrare quanto prima a Monte San Biagio. Infatti,
al momento gli uomini della Benemerita sono dislocati a Terracina, per via dei
lavori di ristrutturazione della precedente sede. La notizia di per sé non è
una novità assoluta in quanto già in uno degli ultimi consigli comunali era
emersa la volontà della maggioranza di centrodestra di riportare la stazione
dei Carabinieri nel piccolo centro. Volontà appoggiata in pieno dalla minoranza
di centrosinistra che adesso rilancia anche il successo del così detto “risultato
finale”. “Se riusciremo a riportare la caserma dei carabinieri in paese – ha
rilanciato Pino Casale del Bene Comune – sarà anche merito della minoranza, che
ha responsabilmente appoggiato la decisione e spinto affinché in consiglio
comunale si dibattesse la questione e si spronasse il comando provinciale ad accettare la
proposta”. Sulla questione, dunque, si riaccende la polemica politica, sul
fatto soprattutto che a questo punto la Maria Pia di Savoia non era da buttare
come più volte, invece, era stato affermato al momento della decisione sul dove
programmare l’accorpamento delle scuole. “La delibera dice infatti – ha
ribattuto Casale – che l'amministrazione intende usare il primo piano per farne
degli uffici pubblici il che significa che si garantisce l'incolumità dei
cittadini che vi si recheranno. Infine – ha confermato l’esponente
dell’opposizione – l'accelerazione della decisione conferma che la situazione
microcriminalità in paese non è secondaria, come dimostrato anche dalla recente rapina ai danni della Popolare di Fondi”.
Simone Nardone