lunedì 28 maggio 2018

Fondi, colpo allo sport rossoblù: niente A1 per la pallamano

Annata da dimenticare per lo sport locale dopo la mancata promozione dell’handball e la retrocessione Racing


27 maggio 2018

di Simone Nardone

Si è dimostrato quello che molti temevano. Il Metelli Cologne vince contro l’HC Fondi per 26-23. Per i rossoblù si aprono le porte della serie A2.
Niente massima serie per la formazione pallamanista locale dopo il concentramento del fine settimana. La seconda delusione in solo otto giorni dopo la sconfitta negli spareggi del derby contro il Gaeta. Peccato perché dopo il successo con il Padova e la buona prima frazione di gioco della gara odierna, sembrava che il sogno di tornare nel girone unico di A1 fosse cosa possibile, invece niente.


Ma soprattutto il secondo buco nero nel morale dei tifosi rossoblù dopo la sconfitta della Racing Fondi nei play out di serie C di calcio. La pallamano, rispetto al calcio ad 11 ha avuto una stagione apparentemente positiva fino all’ultima fase. Addirittura i ragazzi del coach De Santis avevano centrato la Poule Promozione, salvo poi arrivare ultimi in questa fase, ricorrere agli spareggi e poi al concentramento di ieri e oggi.
Peccato, è andata così. Ma non basta, non può bastare una frase del genere. Non può bastare perché non è possibile che una città come Fondi, da sempre dedita e innamorata di sport in una stagione perde – seppur per motivi e modalità diverse – il professionismo di calcio, la massima serie di pallamano e la serie B di calcio a 5. Questo per citare solo le principali discipline praticate in città insieme al basket. Non è più possibile e quindi, seppur non è la politica a dover trovar soluzioni, c’è bisogno che qualcosa si muovi. Forse è giunto il momento che nasca un assessorato allo sport, forse c’è bisogno di fare squadra, di avere un progetto comune e d’insieme sullo sport locale.
Perché se da una parte ben vengano tutte le opere che si stanno progettando e realizzando per migliorare la pratica di queste attività, la città, i suoi giovani e il proprio pubblico meritano altro. Meritano altri palcoscenici, altre ambizioni, altre soddisfazioni. Si aprirà un anno zero, l’anno zero dello sport fondano. Il dubbio, è solo che non si aspetti l’anno uno, o che si guardi ancora più in là prima di ripartire, prima di provare a risorgere.