da www.h24notizie.com
25 maggio 2018
di Simone Nardone
Potrebbe sintetizzarsi così la questione che negli scorsi giorni aveva portato la dirigenza della formazione di calcio del patron Pezone ad affermare che non avrebbe mandato la squadra nel ritorno della trasferta dei paly out. Dopo l’annuncio con una nota stampa, a poco più di ventiquattro ore dal match che vale una stagione, ne arriva un altro che segna un incredibile passo indietro:
“Dopo una profondissima riflessione, il comitato interno della Racing Fondi, in rappresentanza della squadra e dello staff tecnico, pur restando solidale con la volontà espressa dalla proprietà e rispettando il principio morale che ha indotto la stessa ad intraprendere una decisione sofferta ma legittima, ha deciso in piena autonomia di scendere in campo per la finale play out di ritorno a Pagani, in programma domani 26 maggio. La decisione di rispettare questo ultimo impegno stagionale, intrapresa autonomamente (i calciatori e lo staff tecnico al seguito faranno fronte in prima persona alle spese per la gestione della trasferta) è nata dalla volontà del gruppo di riscattarsi dopo una stagione decisamente negativa, nella speranza che questo epilogo possa regalare alla proprietà l’ultima soddisfazione che merita, per riparare in parte, e solo in parte, un campionato dì amarezze e delusioni.”
L'articolo originale: http://www.h24notizie.com/2018/05/fondi-serie-c-non-e-successo-nulla-la-racing-va-a-pagani-per-i-play-out/
Un fatto, l’orgoglio di giocatori e staff tecnico che impatta con la questione che a Fondi, pochi si sono interessati della questione. Se ne è parlato poco, non ha neppure fatto notizia la possibilità che la squadra non si giocasse l’ultima chance per rimanere in serie C. Molti tifosi – ovviamente non tutti – già pensano a cosa potrà accadere la prossima stagione: se Pezone e la Racing rimarranno, cosa improbabile; se arriverà qualche altro imprenditore da fuori, tutto da vedere; o ancora se si ripartirà – in caso di retrocessione – ancora da più indietro della serie D, puntando sui giovani. A quanto pare, infatti, giusto o sbagliato che sia, al fondano non interessa né il blasone né la serie, vuole che in campo ci siano i ragazzi del posto. Una pretesa che neppure il determinante e spesso titolare Simone Addessi, è riuscito a far dimenticare
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