08/09/11 - I dati messi a disposizione dal sito di monitoraggio dei parlamentari Openpolis
Il senatore Claudio Fazzone, fin dalla sua discesa in politica, ha fatto di Fondi il suo “feudo elettorale”. Le maggioranze bulgare emerse nel corso degli anni ad ogni consultazione dove il senatore si è candidato fanno sì che i cittadini fondani, guardino al noto politico di centrodestra come il punto di riferimento dell’intera zona, a maggior ragione dopo l’approdo alla politica nazionale. In effetti, grazie al sito internet openpolis.it oggigiorno non è così difficile monitorare un politico di riferimento. Così si possono anche valutare i numeri che emergono nel profilo del senatore fondano del Pdl. L’ex forzista vanta un’ottima percentuale di presenze, del 94,8% di cui il 3,3% risultano assenze e il restante 1,9% missioni. Ma gli esperti e gli ideatori di questo portale hanno introdotto come novità dell’ultimo periodo anche il così detto “indice di produttività” che per il politico fondano è pari all’89,7. Nella spiegazione di questo nuovo indicatore degli amministratori dello stato si legge che “non prende in considerazione il lavoro, anche rilevante, che alcuni parlamentari svolgono per gli incarichi necessari al funzionamento della macchina politica e amministrativa del Parlamento”, ma cerca di rappresentare una ‘summa’ tra tutte le attività del parlamentare. In questa particolare classifica capitanata da Gianpiero D'Alia dell’Udc-Svp il politico fondano risulta 194° su 322 senatori. Il senatore Claudio Fazzone, sembra comunque decisamente in piena sintonia con il gruppo Pdl al Senato avendo votato solo 28 volte sulle 4991 appelli nominali in modo diverso dal proprio gruppo. Schierandosi in modo uniforme al governo nelle 39 votazioni chiave della legislatura. L’unico aspetto che desta qualche perplessità è l’attuale collocazione nel gruppo Pdl al Senato vista la vicinanza con l’ex ministro dell’Interno Beppe Pisano, con cui Fazzone ha firmato più atti. Bisogna capire quali saranno le posizioni del noto politico fondano, ora che il collega di partito e presidente della commissione bicamerale antimafia ha chiesto esplicitamente al premier di fare un passo indietro, viste le posizioni da sempre molto vicine a quelle del presidente Berlusconi.
Simone Nardone