09/09/11 - La decisione del comitato di gestione. La rabbia degli iscritti
Il comitato di gestione martedì ha deliberato che il centro anziani Domenico Purificato di Fondi rimarrà chiuso fino a data da destinarsi. “Inconcepibile” il commento del presidente Giovanni Spirito che garantisce di voler seguire ogni strada possibile per far sì che in centro riapra al più presto. “Il sindaco De Meo e l’amministrazione comunale – ha spiegato Spirito – sanno bene che gli iscritti hanno sempre cercato un’intesa e una vera collaborazione con l’amministrazione comunale. Dunque parlano i fatti. Non si può penalizzare – conclude il presidente – i tanti anziani, che ora il pomeriggio non sanno dove riunirsi per colpa di singoli elementi che vanno puniti in modo esemplare”. Un antefatto, in effetti c’è e si tratta della “mini rissa” tra due anziani avvenuta durante una riunione del comitato di gestione di agosto che aveva portato alla chiusura per un mese del luogo di ritrovo e di svago per i meno giovani fondani. Il problema, però, è che la chiusura temporanea di un mese è stata prolungata senza fissare una data di riapertura. La cosa ha mandato su tutte le furie i frequentatori abituali dei locali della Giudea, che il pomeriggio non hanno più un luogo in cui incontrarsi. Ma anche l’opinione pubblica guarda con attenzione alla faccenda, poiché Fondi è un Comune con quasi quarantamila abitanti e quasi ottocento iscritti al centro. Un centro che però rimane chiuso. Proprio premendo sui grossi numeri degli iscritti e sul fatto che “chi ha sbagliato deve pagare” il presidente Spirito ha ammesso di essere anche intenzionato a scavalcare – qualora il Comune non collabori – l’ente presieduto da De Meo, cercando un incontro con l’assessore regionale Aldo Forte per risolvere la faccenda e far riaprire le porte del centro. Nel frattempo, mentre Spirito si muove negli ambienti istituzionali e burocratici per trovare una soluzione al caso del Purificato, i semplici iscritti che ormai usano le panchine della Piazza fondana come luogo di aggregazione si dicono battaglieri. “Adesso fa ancora caldo e possiamo stare qua in piazza – spiega uno di loro – ma quando inizia a piovere e a fare freddo che dobbiamo fare, restare soli in casa?”. “Il centro anziani va riaperto punto e basta – accusa un altro che prosegue – se non lo riaprono andremo con tavoli e sedie in Comune e faremo della casa comunale il nostro luogo di aggregazione”.
Simone Nardone