giovedì 12 maggio 2011
Speciale Elezioni Sperlonga, intervista a Benito Di Fazio
12/05/2011 - L’ingegnere Benito Di Fazio, classe 1933, è il candidato a sindaco che sfida l’attuale primo cittadino Rocco Scalingi. Consigliere comunale uscente nelle fila delle opposizioni, Di Fazio è supportato dalla lista civica Libera Sperlonga. Nel corso della sua vita per diversi anni ha insegnato presso l’istituto tecnico per geometri di Formia e attualmente continua ad esercitare la professione di ingegnere. Esponente dell’Udc a livello locale è riuscito ad assemblare sotto la lista civica Libera Sperlonga, esponenti politici di sinistra e coloro che si rifanno alla tradizione di destra ora Futuro e Libertà, nonché i centristi del partito di Casini di cui Di Fazio è il massimo esponente a Sperlonga.
Siamo con Benito Di Fazio, il candidato a sindaco della lista Libera Sperlonga
Lei stesso afferma che parte come sfavorito in questa corsa alla poltrona di sindaco di Sperlonga, perché?
Ho affermato questa cosa tempo fa, basandomi semplicemente sui dati elettorali di cinque anni fa, quando il mio sfidante Scalingi ottenne il 69% delle preferenze. A campagna elettorale in corso, però, penso di poter finalmente correggere questa mia affermazione di oltre un mese fa. Ora sono convinto che stiamo recuperando. Ce li abbiamo in pugno.
Quali sono le politiche di sviluppo che cercherà di realizzare qual’ora dovesse essere eletto?
Il problema maggiore è quello della casa. Costantemente siamo costretti a vedere sperlongani che non potendosi permettere l’acquisto o l’affitto per gli eccessivi costi delle abitazioni sono costretti ad andare ad Itri o a Fondi. Inoltre il problema della casa si poteva già risolvere con il piano integrato che era nato sotto buoni auspici, creando case per gli sperlongani e lavoro per le imprese del posto, ma purtroppo è stato tutto il contrario. Pertanto noi prevediamo una variante al Prg individuando nuove aree su cui poter far costruire.
Particolare attenzione è rivolta alle politiche giovanili, anche per via del grosso divario di età che lei e il suo sfidante avete con le fasce più giovani della popolazione. Vuole dircene qualcuna?
Per i giovani io prevedo di creare delle opportunità così come è previsto nel programma elettorale. Inoltre io ho un grandissimo rapporto con i giovani, soprattutto perché ho insegnato per tanti anni. Non mi sembra che la differenza d’età possa segnare una distanza tra me e le fasce più giovani della popolazione sperlongana. Al contrario, penso che siano le politiche destinate ai giovani a fare la differenza.
Come pensa si possa mettere un freno alla criminalità organizzata, che come apprendiamo dalla cronaca predilige investire nei comuni turistici del sud pontino?
Per poter combattere la criminalità organizzata bisogna ammetterne l’esistenza. La mafia e la camorra nelle nostre zone ci sono, ma purtroppo qualcuno nega queste cose, come ad esempio Cusani. Non è possibile continuare a negare tutto questo quando ci sono i processi Damasco 1 e 2 e tutte le notizie di cronaca che vengono dai comuni limitrofi e anche da Sperlonga dove sono state sequestrate delle ville ai camorristi. Tutto questo senza considerare che basta guardare il piano integrato del nostro comune per notare che ci sono tanti cognomi che assomigliano a quelli della cronaca nera.
All’ultimo punto del suo programma troviamo il “ripristino di uguaglianza tra tutti i cittadini”, perché avete deciso di inserire questo punto?
Perché in questo paese ad alcuni viene concesso tutto, anche l’illecito, e ad altri nulla. Inoltre noi dobbiamo combattere la “mordacchia” che la Lista Cusani ha messo a tutti i cittadini di Sperlonga. In questo comune non è possibile avere una bacheca, perché vogliono che la trasparenza non ci sia. Quando proviamo a chiedere dei documenti in comune ci fanno attendere oltre un mese e a volte neppure ce li danno, malgrado li chiediamo in qualità di consiglieri comunali.
Cosa pensa del suo sfidante Rocco Scalingi e per quale motivo gli sperlongani dovrebbero votare per lei il prossimo 15 e 16 maggio?
Rocco Scalingi è una brava persona, ma secondo me non può fare il sindaco, perché il sindaco si fa direttamente e non telecomandato. Agli elettori vorrei far capire, che se verrò eletto io, sarò io a fare il sindaco e a prendere le decisioni che spettano al primo cittadino. Se invece continuerà Scalingi a ricoprire la carica di primo cittadino, a decidere saranno sempre gli altri per lui.
Simone Nardone