lunedì 9 maggio 2011

Speciale Elezioni Itri, intervista a Claudio Cardogna


07/05/2011 - Claudio Cardogna, 61 anni, è il candidato a sindaco della lista di centrodestra "Con voi". Già libero professionista, geometra, ora pensionato. Sposato dal ‘78 ha tre figli, due femmine e un maschio. E’ consigliere comunale da 10 anni con incarichi assessorili nel sociale, nelle politiche ambientali, con incarico di vice sindaco fino a due anni fa. Inoltre, Cardogna è consigliere provinciale al secondo mandato, eletto nella Lista Cusani, ricoprendo la carica di presidente della commissione urbanistica e assetto del territorio nonché attuale capogruppo della Lista Cusani in seno al Consiglio Provinciale. Da sempre attivo ad Itri, nell’ambito dell’associazionismo, in particolar modo nell’organizzazione di attività cinofile-venatorie e sportive.


Siamo con Claudio Cardogna candidato a sindaco del centrodestra itrano, sostenuto da Pdl, Udc e Lega Aurunca.
Non teme che centrosinistra e il restante del centrodestra uniti abbiano più possibilità di vincere alle elezioni?
In politica e in particolar modo in queste elezioni amministrative la somma di forze da sempre contrapposte con riferimento a risultati di cinque anni fa, non è sinonimo di vittoria. Gli elettori itrani sono consapevoli che da una parte, che è quella che io rappresento, trovano un progetto collaudato in linea con quanto esiste qui a Itri da 15 anni, in linea con quanto esiste in Provincia e in Regione che si contrappone a un progetto che, per natura è l’esaltazione delle contraddizioni.
Quali sono le politiche di sviluppo che cercherà realizzare qual’ora dovesse essere eletto sindaco?
Le politiche di sviluppo della mia città non possono non passare per una promozione territoriale complessiva. Il che significa, perseguimento di tutti quegli obiettivi che portano ad un miglioramento generale della qualità della vita dei nostri cittadini. La promozione turistica, nell’insieme, prevede la messa in mostra di tutte le bellezze monumentali, archeologiche, paesaggistiche, e vegetazionali come l’ulivo
Particolare attenzione è rivolta alle politiche urbanistiche, di cui si parla anche nel suo programma. Pensate di approvare anche un nuovo Prg?
Entro sei mesi, massimo un anno, il nuovo Prg deve dettare il volano per lo sviluppo. Lo strumento urbanistico deve evidenziare in modo puntuale le ricchezze del nostro territorio, monumentali, archeologiche, paesaggistiche, vegetazionali in modo che ogni intervento non contrasti con esse ma interagiscono nella creazione di un quadro, di un paesaggio.
Come pensa di mettere un freno alla criminalità organizzata, che come apprendiamo dalla cronaca comincia anche ad infiltrarsi nei comuni più piccoli come Itri?
La comunità itrana ha dimostrato nel tempo di avere nel proprio dna una certa intolleranza ad interferenze esterne di natura criminale. Ciò non significa essere impermeabili alle deviazioni sociali che purtroppo sono sempre possibili in una società complessa come quella nella quale viviamo. Tuttavia la linearità dei processi di formazione delle decisioni e la continua e concreta collaborazione con le Forze dell’Ordine saranno lo scudo per fronteggiare ed evitare qualsivoglia interferenza nella vita pacifica e democratica della nostra comunità
Nel suo programma c’è più volte il richiamo alla partecipazione dei cittadini nelle scelte dell’amministrazione, in questi ultimi anni non è stato così?
Non so se negli anni passati sia stato fatto abbastanza per coinvolgere i cittadini nella partecipazione alle decisioni più significative. Nel nostro programma abbiamo previsto che nell’organigramma vi sia una delega alla in modo tale che la persona che di anno in anno, proveniente dalle più svariate categorie sociali della nostra comunità, si occuperà della materia, avrà il compito specifico di partecipare alla formazione delle decisioni, di seguirne la concretizzazione e rendere pubblico l’iter dell’intero procedimento.
Cosa pensa del suo sfidante Giuseppe De Santis e per quale motivo gli itrani dovrebbero votare per lei il prossimo 15 e 16 maggio?
Dal punto di vista umano e professionale, del dott. De Santis non posso che dire bene. Non penso di avere poteri particolari per fare miracoli, ma il mio attaccamento a questo territorio, l’omogeneità del progetto che rappresento con la lista "Con voi", l’innovazione di personale politico che si è voluto perseguire ad ogni costo, un programma di cose concrete e moderne, sono le credenziali per affrontare sereni il giudizio del 15 e 16 di maggio.

Simone Nardone