lunedì 11 aprile 2011

Trillini: "Loro squadra forte, la prossima stagione si vedrà""


11/04/2011 - Stadio semi vuoto, mancanza di motivazioni e i risultati che continuano a non arrivare. E’ questa la solita scena che si trova a commentare l’allenatore del Fondi Sauro Trillini, che a fine partita precisa subito: “Le contestazioni fanno parte del calcio, le accetto e vado avanti. Meno bello è per i diversi giovani oggi presenti in campo, che si sono sentiti fischiati in casa dai loro tifosi”. Proprio sui giovani e sulla valorizzazione del vivaio, l’allenatore del Fondi ha spiegato come “la società ha scelto questa linea, ma molti non lo riescono a capire. Oggi in campo c’erano diversi ragazzi del ’93 e del ’94. Ragazzi che possono portare giovamento alla squadra. Senza considerare che allo stadio erano presenti diversi osservatori di società importanti”. Sulla gara, invece, l’allenatore rossoblù ha esordito mettendo in evidenza come “su 5 occasioni hanno messo a segno 3 gol. Sono stati bravi, ma non dimentichiamoci che senza le penalizzazioni sarebbero stati in zona play-off. Stiamo parlando di una squadra di ottimo livello”. Incalzato dalle domande dei cronisti sportivi sulla prossima stagione, Trillini precisa “io ho un contratto con il Fondi fino a fine stagione, dopo si vedrà. Dipende quali saranno le proposte della società. Ma non dimenticatevi che io sono uno ‘zingaro’ del calcio”. Più secco nelle dichiarazioni Massimiliano Farris, il mister del Pomezia: “Sicuramente oggi il Fondi, e la sua condizione, senza stimoli, ci ha aiutato nel fare la partita. Rimane comunque un successo importante a termine di una settimana travagliata”. Farris infatti ha spiegato come “dopo questa vittoria e senza le penalizzazioni saremmo tra le prime cinque e quindi in zona play-off. Rimane il fatto che io ho chiesto comunque ai ragazzi di fare 15 punti nelle ultime 5 partite e dopo di oggi ne rimangono da fare ancora 12”. Riguardo la sfida casalinga della prossima settimana il tecnico ha spiegato “col Matera non abbiamo nulla da perdere, potrebbe essere la nostra arma in più”.
Simone Nardone