sabato 27 febbraio 2021

Vaccinazioni, numeri troppo bassi


Guardavo i 
numeri dei vaccinati in Italia: sono poco più di 1 milione coloro che hanno ottenuto la doppia dose e quindi hanno scarse possibilità di contrarre la malattia. Ma corrispondono appena più del 2% della popolazione totale. Sono 4 milioni, invece, coloro a cui è stata somministrata la prima dose e che sono in attesa della seconda, pari a meno del 7% della popolazione italiana.

I numeri sono troppo bassi. Con queste cifre, anche se pensiamo che tra due mesi triplichiamo mediamente la somministrazione di dosi (cosa che ad oggi sembra impossibile sia per mancanza di #vaccini sia per mancanza di organizzazione) non riusciremmo ad arrivare a superare le cifre stimate per l'immunità di gregge prima di fine anno. E parliamo di ipotesi della somministrazione di una sola dose, sapendo che la maggior parte dei vaccini necessitano di un richiamo per migliorare la copertura.

Dovremmo probabilmente arrivare a moltiplicare mediamente la velocità di vaccinazione della popolazione di circa 7-8 volte quello che stiamo facendo ora a partire da maggio se vogliamo arrivare a percentuali da immunità di gregge entro fine anno con le coperture complete dovute alla doppia dose.

Insomma, parlare di normalità in questo 2021 sembra abbastanza complesso, soprattutto se nel mentre si torna a parlare di #miniriaperture che rischiano nel giro di non troppo tempo di tornare a farci ipotizzatare #chiusure più severe.

La gente è stanca, ha voglia di normalità è vero. Il problema è: a quale prezzo e per quanto tempo possiamo continuare a vivere di stop and go senza che i vaccini ci regalino una stabilità alla normalità che sottovoce ci farà dire che forse, ne saremo fuori? Ognuno di noi può pensarla diversamente, ma il rischio serio con le nuove impennate degli ultimi giorni è che rimpiangeremo il lockdown dell'anno scorso e gli effetti di cui abbiamo goduto nei mesi successivi.