Ricordo abbastanza distintamente quando nei tg si parlava di questa polmonite atipica che stava mettendo in ginocchio la Cina. Ricordo il loro lockdown quasi con una narrazione che oggi mi pare somigli alla storia degli anni '50, quella dei confini invalicabili e delle chiusure cultuali, ideali, politiche.
Un anno fa iniziavamo a conoscere un ospite indesiderato di nome Sars-Cov2 che produce la malattia che accompagnerà le nostre menti e i libri di scuola: Covid-19.
Un anno fa quel virus ci dava come una sberla, facendoci rendere conto di cosa vuol dire un mondo globale, di cosa significa non avere strumenti per far fronte a una crisi che stava cambiando il mondo.
Un anno fa, anche le nostre vite tornavano alla realtà, quella che non è l'illusione del controllo sfrenato delle nostre quotidianità.
Oggi è un anno che ci siamo svegliati in un incubo. È un anno che conviviamo non solo con #COVID19, ma con le paura e la realtà di un giorno peggiore di quello precedente. È un anno che siamo stanchi, è un anno che con tenacia #resistiamo.